L'EDUCATORE ATTUALMENTE IN CARCERE PER ABUSI SESSUALI
Niente domiciliari per l'educatore accusato di pedofilia
Questa volta - secondo il Gip - potrebbe ripetere gli abusi per telefono. Il giovane trasferito al carcere di Modena .Il giudice per le indagini preliminari Cristina Beretti ha negato gli arresti domiciliari all'educatore e regista reggiano accusato di abusi sessuali su bambine della scuola media di Coreggio. Non tanto il pericolo di fuga, quanto quelli di reiterazione del reato e soprattutto di inquinamento delle prove sono state le motivazioni che hanno spinto il gip alla decisione. L'educatore infatti, prima che per lui scattassero le manette, avrebbe contattato telefonicamente una delle ragazzine che lo hanno denunciato. 'Se fosse ai domiciliari - ha detto il gip - sarebbe impossibile controllare totalmente i suoi movimenti telefonici'. La Monica inoltre da oggi si trova nel carcere di Modena: l'educatore in passato ha curato un progetto teatrale alla Pulce e in virtù dei legami instaurati con i detenuti si è deciso per il suo trasferimento. Il pm Rita Pantani ha annunciato la volontà di effettuare gli incidenti probatori, con l'interrogatorio alle ragazzine che accusano il giovane
Questa volta - secondo il Gip - potrebbe ripetere gli abusi per telefono. Il giovane trasferito al carcere di Modena .Il giudice per le indagini preliminari Cristina Beretti ha negato gli arresti domiciliari all'educatore e regista reggiano accusato di abusi sessuali su bambine della scuola media di Coreggio. Non tanto il pericolo di fuga, quanto quelli di reiterazione del reato e soprattutto di inquinamento delle prove sono state le motivazioni che hanno spinto il gip alla decisione. L'educatore infatti, prima che per lui scattassero le manette, avrebbe contattato telefonicamente una delle ragazzine che lo hanno denunciato. 'Se fosse ai domiciliari - ha detto il gip - sarebbe impossibile controllare totalmente i suoi movimenti telefonici'. La Monica inoltre da oggi si trova nel carcere di Modena: l'educatore in passato ha curato un progetto teatrale alla Pulce e in virtù dei legami instaurati con i detenuti si è deciso per il suo trasferimento. Il pm Rita Pantani ha annunciato la volontà di effettuare gli incidenti probatori, con l'interrogatorio alle ragazzine che accusano il giovane
( Max Frassi)
Pino è innocente.
RispondiEliminasono un suo allievo; lui mi facilitava il lavoro nel ccr e non mi sembrava una persona di quel genere.
PINO è INNOCENTE!!!!!!!!!!!!
pino è un pedofilo che deve marcire in galera lui e tutte le persone come lui...
RispondiEliminaCaro anonimo non hai neanche il coraggio di firmarti, mi fai tanta pena. Hai per caso letto le denunce contro Pino? Sicuramente no, perchè non puoi, avrai letto qualche giornaletto poco serio e nulla di più. Io si, io le ho lette e ti posso assicurare che non c'è un solo episodio per il quale Pino debba essere detenuto, capisci? Non uno!!! Il comitato nato in sua difesa e formato da genitori e insegnanti si sta ancora chiedendo il perchè, come sia possibile in un paese civile finire in galera per il "NIENTE". Neanche un ignorante come te meriterebbe di marcire in galera, anche tu meriteresti un'altra possibilità. Informati, abbi il coraggio di farlo e dai la caccia ai pedofili, quelli veri!!!
RispondiEliminaElena La Monica.
pedo-pino la monica è un pedofilo e si merita il peggio!!!deve starci tutta la vita in galera!!!innocente??e allora perchè delle bambine di 8 anni devono inventarsi quelle cose??'se non aveva fatto niente non sarebbe nella situazione in cui è!deficente!!!e te che te sei sua madre devi vergognarti!io sono si un ignorante,ma voi di più!!!aiutare un pedofilo è una cosa vergognosa!!! i pedofili come lui devono MARCIRE in galera!
RispondiElimina...Coscienza addio!...
RispondiEliminaRiportiamo lettera integrale dell'avvocato Francesco Miraglia indirizzata ai quotidiani locali in merito agli ultimi fatti emersi:
"Nello stesso momento in cui il Tribunale della Libertà conferma gli arresti domiciliari (non poteva essere diversamente data la vecchia linea difensiva) per l’educatore Pino La Monica, nello stesso momento in cui il sost. Proc. Maria Rita Pantani si affretta per chiedere il rinvio a giudizio, dalle stesse indagini ancora in corso emergono fatti nuovi che mettono in discussione la linea accusatoria e che rendono ancora più inconcepibile la misura cautelare dei domiciliari a danno di La Monica.
Il discutibile e criticatissimo quadro indiziario delineato dal PM Pantani e dal GIP Beretti che ne avalla l’operato, ha trovato un grave intoppo che rischia di mettere in discussione tutta l’impalcatura accusatoria già di per sé molto labile.
Infatti, l’ultima denuncia che secondo il GIP ha comportato un aggravamento della posizione processuale di La Monica, tale da giustificare il permanere degli arresti domiciliari, si sta rilevando una vera e propria denuncia bufala.
Il padre della minore che, alla fine di agosto, ha presentato l’ultima denuncia si è letteralmente rifiutato per tre volte consecutive di confermare quanto aveva dichiarato in nome e per conto della propria figlia, non presentandosi alle convocazioni del CTU prof Nizzoli atte a valutare l’attendibilità della stessa denuncia.
Il fatto che lo stesso padre trovandosi a corto di argomenti validi che potessero sostenere la sua denuncia continua ad addurre per la sua mancata presenza, impegni improrogabili la dice lunga sull’inconsistenza delle accuse nei confronti di La Monica.
Tutte le denunce che vedono coinvolto La Monica in luoghi diversi, hanno tutte un unico denominatore: i genitori, prima di denunciare, si mettono d’accordo tra di loro, c’è una suggestione collettiva, decidono il luogo e i tempi per la stessa azione e si rivolgono tutti allo stesso maresciallo.
Questo modus operandi dei genitori, ha sicuramente portato ad un contagio dichiarativo che si configura come uno scambio di informazioni che ha determinato il formarsi di convincimenti che non corrispondono alla realtà dei fatti. Tutto ciò è stato completamente e gravemente ignorato dal GIP e dal Pubblico Ministero. Ne è la riprova quest’ultimo caso dove, dopo una così grave denuncia per ben tre volte il padre denunciante non si è presentato. Pertanto in nome e per conto del mio assistito sono a sollecitare il Pubblico Ministero nell’apertura di un procedimento per calunnia e diffamazione nei confronti di questo ultimo padre denunciante di presunti abusi ricevuti dalla figlia."
x al signora elena
RispondiEliminaio mi sono informato e non ho dubbi: che vada in galera e buttino via la chiave
marco s. - rolo
p.s. difendedolo così fate solo il suo male. il giorno che capirà che non riesce più a imbrogliarvi quello è capace che si uccide.
ARRIVERA' IL TEMPO DELLA VERITA' SPERANDO CHE LA VERITA' PROCESSUALE SIA QUELLA REALE. MI CHIEDO E VI CHIEDO COME GIUDICATE IL CASO DI RICIGNANO FLAMINO (RM) DOVE BAMBINI "PRESUNTI ABUSATI" STANNO MALE ED I PROF. IMPUTATI SI TROVANO LIBERI SENZA NESSUNA MISURA CAUTELARE?PINO SE E' COLPEVOLE PAGARA' PRIMA DI TUTTO CON LA SUA COSCIENZA E SE FOSSE INNOCENTE INVECE CHI GLI RIDARA' LA DIGNITA'?
RispondiEliminami scoccia mettere anonimo ma non ho nessuna delle opzioni.
RispondiEliminaIO dico una cosa, semplice semplice.
Quando sei tu in un casino che magari non c'entri vorrai anche tu qualcuno che ti prenda e i protegga da quelli che vogliono dilapidarti per le piu o meno vaste ragioni...
Chi sei tu per giudicare? Con i tempi che corrono le dodicenni dopo aver preso un quattro vanno dalle madri e accusano il prof di essere un violentatore, io l'ho conosciuto, ci sono momenti in cui non resta che fidarsi degli altri... sei vergognoso
RispondiEliminaL'11 giugno non è lontano, finirà il primo round (figurati se col gratuito patrocinio non si fa tutti e tre i gradi di giudizio).
RispondiEliminaMa lui non perde tempo e coi suoi amici è andato ad insegnare teatro e cinema a delle minorenni nientemeno che dalle salesiane. E' stato così furbo da pubblicizzarlo pure su facebook. Intanto pensa però al suo futuro molto in grande, vuole acquistare terreno e case per fare una comunità tutta sua.........
l'11 giugno è arrivato: non ci sono questioni, è pedofilo. E' appena stato condannato in primo grado. Nonostante questo, a Elena dico che anche io difenderei una persona a cui voglio bene, perchè sarebbe fuori dalla realtà ritenerla capace di tali accuse. Andrete in appello, giustamente. Ma per ora, il giudizio è grave e pesante. Non infamate gratuitamente sul vostro sito in sua difesa le persone che vogliono difendere i bambini. Diventa una guerra inutile...
RispondiEliminaGrazie a Nico per lo spazio.
Cris
Pino siamo tutti con te!Ti staremo sempre vicini.Per me sei una splendida persona e spero che la vera giustizia si dimostri tale. Solo Dio ci potrà giudicare.
RispondiEliminaUn forte abbraccio a te e a tutti i bambini del mondo. Non smettete mai di sognare.
Alessandro M.
Grande fratellone!!!se c'è una persona da cui dobbiamo prendere esempio può essere solamente lui,PINO LA MONICA E ANCORA PINOOOOO PINOOOOO PINOOOO PINOOOOOO siamo tutti con te sempre e sempre perchè la tua farfalla blu non se ne andrà mai!!!FIERA DI ESSERE AMICA E ALLIEVA DI PINO!!Giulia M.
RispondiEliminahttp://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/pedofilia-educatore-la-monica-1.442809
RispondiElimina28 novembre 2014 condannato anche in Appello!!!
RispondiElimina10 maggio 2016 condannato anche in terzo ed ultimo grado!!!!
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