ELENCO NOMINATIVI ACCERTATI:
1) AGNEW AGNES GRACE, di Ennio
Boats, nata a Londra il 17/01/1902, residente in Gran Bretagna, benestante,
soppressa da partigiani il 13/08/1944 nei pressi del cimitero di Casteldelfino,
per cause non precisate ma probabilmente, anche se nel dopo guerra i partigiani
parleranno di “errore”, con il solito sospetto di “spionaggio” praticato ai loro
danni. Per anni il corpo rimase sepolto fuori le mura del cimitero. (Vite
Spezzate n. 157)
2) ALBENGA
ANNA, di Clemente, nata a Torino il 23/09/1900, prelevata dalla propria
abitazione a Dronero il 30 Dicembre 1943 e soppressa assieme a Millone Oreste,
Commissario Prefettizio del PFR di Dronero, lei era la Fiduciaria del Fascio
Femminile di Dronero. I funerali si tennero il 2 Gennaio a Torino. (Vite
Spezzate n. 278)
3)
ALLISIARDI ANNA LUIGIA, di Giovanni, n. a Saluzzo il 23/03/1922, residente a
Costigliole Saluzzo, operaia, arrestata dai partigiani della 181° Brigata
Garibaldi e condotta alla loro base per l'interrogatorio, soppressa dagli stessi
durante un attacco tedesco alla base partigiana, cfr. Tesi di Laurea di Milva
Rinaudo "Civili e partigiani nella resistenza in Val Varaita". Nell'elenco
dell'istituto della resistenza di Cuneo è inserita come partigiana della XI
Divisione Cuneo e risulta inserita come caduta partigiana nell’organico della
181^ Div. Garibaldi Morbiducci in Vite Spezzate al n. 446. Lo storico Marco
Ruzzi nel suo libro “Garibaldini in Val Varaita, 1943-1945, tra valori e
contraddizioni”, è piuttosto ambiguo (forse non può esporsi più di tanto) sulle
cause che determinarono la morte della donna “decede durante la sparatoria...
riconosciuta come partigiana caduta da parte della 181° sebbene sia stata
condotta al distaccamento “Morre” proprio per essere interrogata circa alcuni
comportamenti sospetti. Infatti, secondo alcune testimonianze, sembra che la
Allisiardi intrattenesse rapporti anche con i comandi repubblicani.” e pur
citando la tesi di laurea della Rinaudo che è ben più esplicita sul fatto, non
va oltre nell’analisi del fatto. Dispiace perché questo giovane storico lascia
anche intravedere una certa obiettività storica nel suo lavoro ma evidentemente
ci sono dei limiti che neppure lui può permettersi di scavalcare. (Vite Spezzate
n. 446)
4) AMODEO
MARIA MARGHERITA vedova ROSSI, “Il 23 Gennaio 1945 in Roddi D’Alba veniva
fermata e portata al distaccamento certa Margherita Rossi, sospetta spia ai
danni della nostra causa. ... La sera stessa alle ore 16 nei pressi di Perno
veniva giustiziata mediante fucilazione al petto. Veniva in seguito sotterrata
nel cimitero di Perno. Si è in seguito provveduto ad avvisare mediante manifesto
la popolazione di Roddi D’Alba”. Cfr. Relazione del 28 Gennaio 1945,
Distaccamento “Bessonat” 48° Brigata D’Assalto “Dante Di Nanni” (non presente in
Vite Spezzate)
5) ANCHINO
TERESA in BIGLIONE, di Giovanni, nata a Fossano il 28/10/1909 ivi residente,
casalinga, assassinata da partigiani con la figlia Biglione Lucia di 17 anni il
22 Marzo 1945 a Fossano. Il marito Biglione Bartolomeo era stato soppresso un
mese prima dagli stessi partigiani. Nelle memorie “Toselli” le uccisioni sono
collocate a Centallo. (Vite Spezzate n. 530)
6) ANZOLA
in BATTISTON FRANCESCA MARIA, di Angelo, nata a Torino il 16/12/1903,
coniugata Battiston, soppressa dai partigiani nel Gennaio del 1945 assieme alla
madre Casale Maria di anni sessantotto in Serravalle Langhe. Risultarono
imputati i partigiani E. V. da Torino, L.G. da Serravalle Langhe, E.G. da
Livorno e Donato Sobrero (deceduto) per omicidio e per violenza carnale, nei
confronti della Anzola. Le due donne furono prelevate da Sinio da dove erano
sfollate da circa due anni e assassinate per generiche accuse di “spionaggio” e
per avere, la Anzola, due fratelli arruolati nella RSI ed il padre lavoratore in
Germania. Inoltre come prova i partigiani dichiararono al processo del 1955
tenutosi a Cuneo, che nella loro abitazione furono rinvenuti ritratti di Hitler
e di Mussolini e documenti “fascisti” oltre le foto dei due fratelli in divisa
repubblicana. Si dice, il giudice del Tribunale di Cuneo lo accenna nella
sentenza, che i partigiani oltre a violentare la Anzola, invitassero anche i
giovani del paese a fare altrettanto, ma “non potè raccogliere prove in
proposito” fatto indicato solo dalla “voce pubblica”. Comunque, come affermò
il giudice nella sentenza, non era nemmeno importante sapere se le due donne
erano effettivamente dedite alla delazione, i partigiani ne avevano le ragioni
per pensarlo quindi tutti assolti perchè “azione di guerra non punibile a
termine delle Leggi Comuni, a senso e per il disposto dell’articolo unico del
D.L.L. 12 Aprile 1945. N. 194 in quanto compiuto da patrioti (tali sono infatti
i pervenuti) ai fini della guerra di liberazione.” (Vite Spezzate n.
578)
7) ARLORIO
MARIA, di Giovanmaria e di Aragno Teresa n. a Cherasco il 07/06/1903 ivi
residente in Via Roma 13, casalinga, fucilata nei pressi del Cimitero di
Cherasco il 25 Marzo 1945 dal distaccamento "Vincenzino" della 48° Brigata
Garibaldi "Di Nanni", "siccome Ausiliaria. delle brigate nere" Cfr. “L’Altro 25
Aprile” p. 79. (Vite Spezzate n. 657)
8) ARNAUDO
PAOLA, di Carlo, n. a Cuneo il 07/07/1922, residente a Cuneo, soppressa dai
partigiani in località Pradleve di Valle Grana, il 10/03/1945, indicata
Ausiliaria RSI in Vite Spezzate al n. 709
9) ARRO’
ELENA, di Domenico, n. a Villanovetta il 06/07/1925, casalinga, residente a
Piasco, “fucilata” dai partigiani a Piasco il 13 Giugno 1944 con l’accusa di
“spionaggio”, cfr. Tesi di Laurea di Milva Rinaldo "Civili e partigiani nella
resistenza in Val Varaita" (Vite Spezzate n. 745)
10)
BALESTRA MARIA in MALASINA, di Giacomo, n. a Carrù il 27/06/1923, residente
a Serravalle Sesia, casalinga, uccisa da partigiani a Nella Belbo il 17 Aprile
1944, il cadavere rinvenuto il 21 Aprile a Gorzegno. Cfr. Biglietto Urgente di
Servizio della Questura di Cuneo del 26/04/1944 al Ministero degli Interni;
Notiziario GNR. p. 68 (Vite Spezzate n. 966)
11) BARALE
MARIA, di Bartolomeo, nata a Cannes (Francia) il 09/11/1922, Ausiliaria
della RSI, fucilata a Cuneo in Piazza Torino angolo Corso Stura nel massacro del
3 Maggio 1945 assieme al fratello Barale Giovanni ed altre 26 persone, su
sentenza del “Tribunale del Popolo” in quanto Ausiliaria della Brigata Nera,
senza accuse specifiche. (Vite Spezzate n. 1083)
12)
BARUCCHI KELEMEN ELENA, di Pietro. n. a Briga Marittima il 04/05/1901,
Ausiliaria della RSI, soppressa da partigiani in territorio di Briga Marittima
il 6 Agosto 1944, senza specifiche accuse ma era Ausiliaria della RSI, citata in
“Piemonte Repubblicano” del 16 Dicembre 1944. (Vite spezzate n.
1287).
13) BASSINO
LUCIA, nata a Canale il 07/09/1883 ivi residente, casalinga, non si
conoscono i motivi per cui venne soppressa dai partigiani il 8 Settembre 1944 a
Canale. (Vite Spezzate n. 1302)
14)
BELLIARDO ANNA, di Giuseppe, n. a Grasse (Francia) il 20/10/1928 occupata
presso la BN "Resega" come aiuto-cucina, abitante in Dronero via Cavour 11,
arrestata e “processata” dalla polizia partigiana della 104° Brigata Garibaldi
"C. Fissore" per spionaggio, per questo uccisa assieme Belliardo Maria a
Roccabruna il 15 Febbraio 1945 Cfr. “L’Altro 25 Aprile” p. 77-78. (Vite Spezzate
n. 1499)
15)
BELLIARDO MARIA, fu Pietro di anni 44, residente a Dronero in Via Cavour 15,
arrestata e “processata” dalla polizia partigiana della 104° Brigata Garibaldi
"C. Fissore" per spionaggio, per questo uccisa assieme Belliardo Anna a
Roccabruna il 15 Febbraio 1945. Cfr. “L’Altro 25 Aprile” p. 77-78. (Vite
Spezzate n. 1506)
16)
BELTRAMO LUCIA, di Tomaso, n. a Barge il 19/07/1923 ivi residente,
domestica, soppressa con Re Caterina nella notte tra il 18 ed il 19 Marzo 1945
dai partigiani E.M. da Envie e M.A. da Virle Piemonte con la generica accusa di
spionaggio “senza peraltro essere in grado di dare alcun ragguaglio circa
fatti specifici di spionaggio dei quali le predette fossero accusate”
riporterà il giudice nella sentenza del processo intentato contro gli assassini
(Tribunale di Cuneo, Corte di Assise, Sentenza del 24 Novembre 1953), anzi il
comando partigiano aveva in seguito ammesso la loro innocenza in quanto
l’uccisione delle due ragazze era dovuta ad un errore “provocato in parte
dalla condotta delle ragazze stesse, in parte dalla precipitazione del “Moretta”
... ed in parte dall’attività di qualche componente la Brigata... che aveva
agito per rancori personali o per istigazione di qualche altro” ed aveva
dato un piccolo indennizzo alle famiglie delle vittime. Le due donne vengono
anche derubate di portafoglio, oggetti vari e delle scarpe: le scarpe il
partigiano M.A. le regalò alla sorella Margherita. I partigiani al processo si
difenderanno dicendo che avevano agito su ordine di "Moretta" alias Carlo
Broccardo (deceduto) e saranno allora assolti "per aver agito
nell'adempimento di un dovere imposto da un ordine superiore” “Perché i
partigiani erano dei militari come tali riconosciuti e come tali sottoposti a
disciplina militare che non consente al inferiore alcun sindacato sull’ordine
ricevuto. Tutti i regolamenti di disciplina militare stabiliscono che
l’obbedienza deve essere pronta ed assoluta”. Vedi anche Quotidiano Gazzetta
del Popolo di Torino del 24 Novembre 1953. (Vite Spezzate n. 1570)
17) BENINO JOLANDA in ASCHERI,
mancano i dati anagrafici, si sa che fu soppressa da elementi partigiani nel
territorio del comune di Pietraporzio in un giorno imprecisato dell’Agosto del
1944.
Toselli nelle sue note, probabilmente
equivocando, la considera fucilata a Caraglio il 1 Maggio del 1945, la stesso
giorno in cui il marito Ascheri Vincenzo ed il figlio Ascheri Francesco di 15
anni vennero soppressi dai partigiani a San Sebastiano di Cuneo lungo la
scarpata ferroviaria (Vite Spezzate n. 1612)
18) BERETTA SAVINA, da
Ponticello (CO), nata nel 1898, nel 1955 la sorella Orsola scrive al sindaco del
comune di Cuneo per identificare la salma di una donna uccisa da partigiani che
sospetta essere la sorella anch’essa soppressa da partigiani a fine aprile 1945
e il cui cadavere non fu mai rinvenuto. Della ricerca fu interessato dalla
sorella anche don Marabotto. I prete ritenne di identificare la Beretta Savina
nella foto di una donna uccisa da partigiani ritrovata il 10/01/1945 nel
territorio del comune di Busca, confinante con quello di Cuneo, il cui verbale
di ritrovamento recitava: “cadavere di sesso femminile dell’apparente età di
anni 20-25; statura m. 1,62; capelli castani ricci; occhi chiari; colorito
olivastro. – Segni particolari:piccola cicatrice sul setto nasale sinistro;
dente canino destro in oro bianco o argento.” Sono registrati inoltre nel
verbale i seguenti capi di indumenti reperiti sul corpo della defunta: sciarpa
fantasia; soprabito lana color caffelatte; vestaglia blu; alcune maglie di lana;
guanti di lana grigia; scarponcini a gambaletto senza chiodi e con legacci
bianchi; calze di seta marrone; sopracalze color marrone. Ma, concludeva la
lettera di risposta del sindaco di Cuneo:
Al confronto con la fotografia della
Sig.ra Beretta Savina e le due fotografie della sconosciuta, custodite
nell’archivio di codesto comune, non risultano rassomiglianze di sorta,
parimenti risultano evidenti discordanze tra i dati forniti dalla S. V. e quelli
del citato verbale. (non presente in Vite Spezzate)
19)
BERTAINA DOMENICA, di Domenico, n. a Saluzzo il 23/02/1912, casalinga,
prelevata assieme al marito Imbimbo Luigi e con lui soppressa da partigiani
della brigata Garibaldi "E. Carando" a Cervere il 10 Novembre 1944. (Vite
Spezzate n. 1792)
20) BERTONE GIOVANNA DOMENICA, di
Giacomo, nata a Cavour (TO) il 02/10/1925, ivi residente, casalinga, soppressa
da elementi partigiani di una brigata garibaldina assieme allo studente Pellizza
Gustavo nel territorio del comune di Barge il 22 agosto 1944. (Vite Spezzate n.
1946) fonte “BraOggi”
21) BIANCO GIOVANNA, di Battista,
nata a Rivoli (TO) il 23/06/1927, residente a Torino, casalinga, soppressa da
elementi partigiani nel territorio del comune di Sanfrè il 10 giugno 1944. Il
corpo sarà fatto ritrovare solo dopo la guerra, il 3 giugno 1945. (Vite Spezzate
n. 2043)
22) BILLONE
GIUSEPPINA MARIA PROVVIDENZA, di Aldo, nata a Palermo il 27/08/1918,
ausiliaria della RSI aggregata al reparto “Cacciatori degli Appennini”,
catturata da partigiani nel Settembre del 1944 nel territorio del comune di
Alba. La salma non fu mai ritrovata. Cfr. Dichiarazione di Morte Presunta del
Tribunale di Palermo su Gazzetta Ufficiale del 19/05/1962 e 24/02/1963
(dispersa, non presente in Vite Spezzate)
23)
BIGLIONE LUCIA, di Bartolomeo, nata a Fossano il 06/06/1927, ivi residente,
casalinga, assassinata da partigiani con la madre Anchino Teresa il 22 Marzo
1945 a Fossano. Il padre Biglione Bartolomeo era stato soppresso un mese prima
dagli stessi partigiani. Nelle memorie “Toselli” le uccisioni sono collocate a
Centallo. (Vite Spezzate n. 2105)
24) BO LUCIA CATERINA, di Giacomo, nata a S. Albano Stura il 24/06/1922, residente a Marene, casalinga, soppressa da elementi partigiani della 103° Brigata Garibaldi" Nannetti" a Santo Stefano Roero il 14 Aprile 1945 quale spia della Brigata Nera "rea confessa". Nel rapporto della brigata "E. Carando" del 25/06/1945 “Relazione attività operativa della Brigata” risulta fucilata a Monteu Roero. (Vite Spezzate n. 2200)
25) BODRERO MARIA CATERINA, di anni
41, uccisa da partigiani nella sua casa posta in Meira Tria n. 2 nel territorio
del comune di Melle il 5 gennaio 1945 perché sospettata, con la sorella
Domenica, uccisa due giorni dopo, di appartenenza al PFR. (non presente in Vite
Spezzate)
26) BODRERO DOMENICA, di anni 56,
uccisa nella sua casa posta in Borgata Giusiano Opaco n. 14, nel territorio del
comune di Melle il 7 gennaio 1945 perché sospettata, con la sorella Maria
Caterina, uccisa due giorni prima, di appartenenza al PFR. (non presente in Vite
Spezzate)
27) BOGGIO ELSA, di Michele, nata a
Torino il 01/09/1925, residente a Pinerolo, casalinga, soppressa da elementi
partigiani della 1° Divisione Garibaldi, nel territorio del comune di Bagnolo
Piemonte il 24 giugno 1944, nello stesso giorno dagli stessi partigiani furono
eliminati altri due civili: Martina Michele di Luserna San Giovanni e Crespo
Antonio, girovago, di Bagnolo Piemonte; non è chiaro se tutti assieme o
singolarmente. (Vite Spezzate n. 2314)
28) BONARDO CATERINA in TERRENO, di
Giorgio, n. Mondovì il 06/10/1897, residente a Carrù, casalinga, separata dal
marito da cinque anni, prelevata da partigiani a Carrù il 15 Dicembre del 1944
per “essere interrogata”, era considerata ostile al movimento partigiano. Fu
rinvenuta cadavere il 22 Dicembre sul greto del Tanaro in località “Bocche dei
Perticari” nel comune di Clavesana. (Vite Spezzate n. 2405)
29) BORGNA MARIA TERESA detta
LETIZIA, di Giuseppe, nata a Viola il 08/13/1908, residente a Niella Tanaro,
casalinga, fu prelevata da elementi partigiani unitamente a Chiecchio Margherita
e con lei uccisa in Val Casotto del comune di Pamparato il 9 Febbraio 1944. Non
si conoscono i motivi che portarono i partigiani a sopprimere le due donne ma
probabilmente si trattava della solita generica accusa di “spionaggio” cfr.
"Carrù in guerra" di Rino Viotto, (Vite Spezzate n. 2637)
30) BORLERO EMMA vedova MACCABEO, di
anni 67, da Canelli (Asti), prelevata dalla propria abitazione a Canelli e
portata al campo partigiano nei pressi di Santo Stefano Belbo, assassinata dal
partigiano G.R. a colpi di zappa. la fotografia in “Storia della guerra civile
in Italia” Vol. I p. 166. (non presente in Vite Spezzate)
31) BOTTERO ELISABETTA, di Gaspare,
n. a Frabosa Soprana il 02/07/1908, ivi residente, casalinga, soppressa da
partigiani a Roccaforte di Mondovì il 13 Ottobre 1944. Precedentemente i
partigiani avevano ucciso anche il fratello Angelo. (Vite Spezzate n.
2832)
32) BOZIC CARLA, di anni 30, nata a
Trieste, residente a Bra, eliminata da elementi partigiani a Bra gli ultimi
giorni di Maggio del 1945 nel bagno di sangue che seguì l’entrata dei partigiani
nella cittadina. Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto, (non presente in Vite
Spezzate ma al comune di Bra esiste l’Atto di Morte)
33) BRACCO CRISTINA vedova BARBERIS,
di Vincenzo, n. a Battifollo il 16/11/1891, prelevata a Battifollo dai
partigiani con il figlio Attilio, mentre vengono portatinal comando partigiano
il figlio, benchè ferito, riesce a fuggire, lei allora viene uccisa per
rappresaglia sulla strada per Bagnasco. Il motivo della sua uccisione risale al
fatto che aveva partecipato di nascosto ai funerali di Berruti Oreste ucciso dai
partigiani i quali avevano vietato alla popolazione di partecipare ai funerali.
"Per onorarne la memoria il consiglio comunale ha deliberato di includere il
suo nome fra i caduti civili dell'ultima guerra, considerandola vittima
innocente di vicende belliche che non sempre si mantennero nei limiti
dell'onesto e del necessario" cfr. "Nucetto nell'ultima guerra" di Carlo
Schiffo, 1963 vedi anche l’articolo su “La Stampa” del 18-19/03/1949 sulla
cronaca del processo contro due partigiani responsabili, Ezio Bovero e Carlo
Camilla (Vite Spezzate n. 2919)
34) BRIZIO PAOLA, di Ernesto, n. a
Pinerolo il 13/05/1912, residente a Sommariva, prelevata e fucilata in un bosco
il 13 Aprile 1945 la condanna a morte è conservata presso l’archivio "Ronchi
della Rocca" (cat. III, fas. 2, n. 7), sottoscritta dal "comandante della
Polizia" (partigiana?) "Franco" e indirizzata al "Comando di brigata". La
trascriviamo senza commenti, depurandola solo dagli errori di ortografia e
grammatica: “La signorina Brizio Paola di Ernesto, nata a Pinerolo il
13.5.1912, abitante a Sommariva Bosco (Cuneo), professione direttrice didattica,
è stata condannata a morte da questo Comando, per aver costituito di sua
spontanea volontà il Comitato dell’opera "Balilla" il giorno 15.1.1944 a
Sommariva Bosco. Dichiarò inoltre di aver giurato fedeltà alla Repubblica nel
maggio 1944. Dichiarò di essere sempre stata in stretta relazione col
commissario prefettizio Bossi, fascista sfegatato, che nel maggio 1944 si
trovava pure a Sommariva Bosco, rivestendo tale carica. Persone di nostra
fiducia ammettono di aver sentito la Brizio, in un suo discorso, pronunciare le
testuali parole: "Questi straccioni di partigiani sarebbe ora che la
finissero". (Vite Spezzate n. 3035)
35) BRONZINO PASQUALINA in MOLETTI,
di Giacinto, n. a Caprie (Torino) il 19/04/1915, coniugata Moletti, casalinga,
eliminata in frazione Mellea nell'occasione dell'uccisione del Segretario
Comunale di Marsaglia Roberto Pinto, da elementi partigiani V.R, A.P. e G.B che
saranno in seguito fucilati dai loro stessi compagni in seguito a contrasti
interni. (Vite Spezzate n. 3062)
36) BRUNELLO WILMA, di NN e Brunello
Maria, n. a Motta di Livenza (TV) di anni 20, residente a Milano, impiegata,
venne prelevata da partigiani dalla propria abitazione e soppressa nei pressi
del torrente Colla del comune di Peveragno il 17 Febbraio del 1945. Cfr. “Il
Piemonte Repubblicano” del 27 Febbraio 1945. Il 8 marzo 1945 nei pressi del
posto di blocco di Ponte Gesso di Cuneo verrà ucciso da un agente, che aveva
cercato di fermare, il partigiano Sbragia Franco, addosso al cadavere, oltre ad
una pistola spagnola “Lliana” cal. 9 lungo, vennero ritrovati i documenti della
Brunello e quelli del commissario Patrocollo Aldo assassinato assieme alla
donna. (Vite Spezzate n. 3079)
37) BRUNO MARGHERITA, di Vincenzo,
nata a Frabosa Sottana il 09/12/1912, residente a Entracque, insegnante, venne
uccisa ad Entracque il 14 Febbraio 1945 da partigiani che la uccisero nella
scuola dove insegnava davanti ai suoi alunni. Cfr. Memorie Toselli. (Vite
Spezzate n. 3154)
38) CANALE LUCIA vedova FALCO, di
Francesco, nata a Beinette il 16/01/1891, residente a Cuneo, casalinga,
soppressa assieme alla figlia Falco Margherita in località Tetti Barbero di
Cuneo. Cfr. “L’immane Sconquasso” p. 101 (Vite Spezzate n. 3456)
39) CANAVERO MARIA o MARIUCCIA (detta
Scampolo), di Giovanni, nata a Lesegno il 10/04/1921, ivi residente,
insegnante, fermata da elementi partigiani il 22 Febbraio del 1945 nel
territorio del comune di Bagnasco, frazione Massimino, assieme a Silvia Suono
impiegata della federazione Fascista. La Canavero viene subito fucilata mentre
la Suono, di 21 anni, si salva grazie ad una opportuna incursione di reparti
fascisti. Cfr. Toselli, Memorie, dattiloscritto, (Vite Spezzate n.
3465)
40) CANOVA TERESINA EMILIA, di
Francesco, n. a Cuneo il 27/10/1921, ivi residente, impiegata, fucilata a Cuneo
da elementi partigiani in Corso Stura angolo Piazza Torino con altre 27 persone
nel massacro del 3 Maggio 1945 su ordine di un Tribunale del Popolo (Vite
Spezzate n. 3534)
41) CAPPELLO LINA, da Marene,
prelevata e soppressa da elementi partigiani della brigata Garibaldi "E.
Carando" a Cervere il 1 Gennaio 1945, come da relazione partigiana del 25 giugno
1945, oggetto: Relazione attività operativa della Brigata. Questa donna
non risulta nell’elenco di Vite Spezzate, quindi probabilmente il corpo non
venne mai ritrovato (in Vite Spezzate questi desaparecidos nostrani sequestrati
dai partigiani non vengono citati). Forse qualcuno di Marene la conosceva e ci
potrà fornire i suoi dati anagrafici e qualche dato in più.
42) CARDONE MARIA CESARINA, di
Cesare, n a Carrù il 22/12/1926, ivi residente, casalinga, prelevata da
partigiani il 7 Dicembre 1944 dalla frazione di Ronchi e uccisa il giorno dopo
nel territorio del comune di Clavesana, cfr. "Carrù in guerra" di Rino Viotto,
p. 57. (Vite Spezzate n. 3676) 43) CARFAGNINI ELVIRA, fu Quintilio, n. a
Larino (CB) il 26/06/1920, residente a Garessio, sarta, sequestrata a Garessio
assieme alla sorella Maria da elementi partigiani appartenenti alla squadra di
"Gaglietto" del 13° Battaglione. "Val Tanaro", le due ragazze subirono una sorta
di “processo” e condannate “alla pena di morte mediante fucilazione nella
schiena” “per spionaggio a favore del nemico” come riportano i documenti
partigiani, comandante il plotone di esecuzione Ezio Aceto (deceduto). Le due
ragazze furono uccise alle ore 17 del 11 Ottobre 1944 all'esterno del muro del
cimitero di Pamparato, un "giudice" Vincenzo Giovanni verrà ucciso a S. Michele
di Mondovì a fine aprile del 1945. I partigiani furono generosi, lasciarono
andare la terza sorella, Carmen, di 16 anni, sequestrata assieme alle sue due
sorelle. Cfr. rivista “Autonomi”, 1° sem. 1982 (Vite Spezzate n. 7001- come
Garfagnini Elvira)
44) CARFAGNINI MARIA, fu Quintilio,
n. a Bojano (CB) il 25/03/1925, residente a Garessio, sarta, sequestrata a
Garessio assieme alla sorella Elvira. (vedi Carfagnini Elvira per le
circostanze). (Vite Spezzate n. 7002 - come Garfagnini Maria)
45) CARLINO ANTONIETTA, di Vincenzo,
n. a Bitetto (Bari) il 03/10/1914, residente a Torino in via Caboto 29,
Ausiliaria della RSI, prelevata da elementi partigiani dall’ospedale di Cuneo
mentre prestava assistenza alla sua Capo Squadra Raffaella Chiodi lì degente per
ferite, portata nelle carceri locali e poi fucilata, senza specifiche accuse, il
3 Maggio, probabilmente nella “mattanza” di corso Stura angolo piazza Torino
(Raffaella Chiodi morirà il 01/01/1946 all'ospedale di Riva Torbole (TV) per le
ferite). (Vite Spezzate n. 3736)
46) CARNEVALIS ANNA, di Pietro, nata
a Cuneo il 01/01/1923, residente a Cuneo in corso Nizza 62, fu arrestata a Cuneo
il 28 aprile 1945 portata a Borgo San Dalmazzo e tre giorni dopo riportata a
Cuneo nelle carceri, fu rilasciata dopo un interrogatorio il 9 maggio, il 12
maggio fu nuovamente prelevata da casa di una sua zia, Occelli Anna, da un
partigiano, caricata su di una macchina e uccisa dopo un ora dal sequestro con
un colpo alla nuca in regione Ponte di Ferro di Roccavione. (Vite Spezzate n.
3742)
47) CASALE MARIA BENEDETTA vedova
ANZOLA, di Fiorenzo, n. a Verolengo (TO) il 17/08/77, soppressa dai
partigiani con la figlia Francesca, i cadaveri ritrovati 11 Luglio del 1950 (per
le circostanze vedere Anzola Maria) (Vite Spezzate n. 3779)
48) CERA LISA ANTONIETTA, di
Ottavio, n. a Trapani il 15/07/1886, residente a Cuneo, casalinga, fucilata con
la sorella Teresa da partigiani su ordine del Tribunale del Popolo in corso
Stura angolo piazza Torino con altre 26 persone, nel massacro del 3 Maggio a
Cuneo, per le due non vi erano accuse specifiche ma erano le sorelle del
Maggiore Gino Cera comandante la GNR di Torino (poi fucilato il 23 Marzo del
1946), tanto bastava. (Vite Spezzate n. 4073)
49) CERA TERESA in CHIAPPERO, di
Ottavio, n. a Girgenti (AG) il 16/03/1892, residente a Cuneo, casalinga, (per le
circostanze vedere Cera Lisa) (Vite Spezzate n. 4076)
50) CHIAPELLI ROSA MARIA, di Mario,
nata a Costigliole Saluzzo il 18/04/1918, ivi residente, casalinga, venne
catturata il 25 Giugno 1944 dai partigiani assieme al fidanzato Gallini Dante
mentre i due percorrevano in bicicletta la Val Varaita, nei pressi del ponte di
Valcurta, due giorni dopo sarà fucilata nel territorio del comune di Sampeyre
perché riconosciuta come la figlia dell’Avvocato Chiapelli Mario “il quale aveva
fama di spia fascista” che a sua volta sarà, il giorno stesso prelevato dai
partigiani ed ucciso ad Isasca il 28 Giugno. Assieme ai due fidanzati viene
ucciso anche il partigiano “Molotof” alias Ferrero Domenico. Nel processo
tenutosi alla corte di Assise di Cuneo nel 1955 sul banco degli accusati
siederanno i partigiani C.M. da Rossana, M.B. da Manta ed Eduardo Zapata “Zama”
da Guajaquil (Equador). Mentre i partigiani gregari vengono prosciolti per
l’Amnistia del DPR 5 Aprile 1944, n. 96, il comandante “Zama” viene condannato
perchè, motiva il giudice, “Nel caso a carico della Chiappelli Rosa, anche
prescindendo dalla assenza del giudizio, cui pur si sarebbe potuto procedere...
null’altro esisteva se non il fatto d’esser figlia di un filofascista.... Quanto
poi al Gallini... è da escludersi che a carico suo esistesse anche il minimo
sospetto... Infine per il Ferrero Domenico “Molotof”... fatto sopprimere a
cagione della donna che doveva poi diventare moglie dello “Zama”..., dimostrano
l’assenza di un qualsiasi motivo inerente alla lotta.” Quindi condanna a 26
anni di carcere lo “Zapata” che per effetto di attenuanti generiche e di
Amnistia del DPR del 19/12/1953, n. 22 viene interamente condonata. La corte di
Assise di Appello di Torino il 02/03/1956 riforma parzialmente la sentenza
condannando lo “Zapata” a anni 30 di reclusione che per effetto delle attenuanti
generiche e della stessa Amnistia del 1953 vengono ridotti ad anni due di
reclusione. (Vite Spezzate n. 4192)
51) CHIAPPUSSA ADELE, fu Luigi n. a
Modan il 05/12/1903 residente a Susa via Oulx 8, fucilata senza processo il 10
Settembre 1944 probabilmente nel territorio del comune di Murazzano, sotto
l’imputazione di spionaggio. La ragione era che la donna aveva una relazione con
un soldato tedesco e per questo andava punita. Cfr. Rapporto della Prefettura di
Cuneo del 22 Febbraio 1945 al Ministero dell’Interno. Oggetto: Elementi passati
per le armi dai partigiani... rilevati dai documenti rinvenuti nei comandi
partigiani nel corso di rastrellamenti. (dispersa, non presente in Vite
Spezzate)
52) CHIAVAZZA MARIA CATERINA, di
Federico, n. a Torino il 01/08/1925, residente a Genova, Ausiliaria della RSI,
fucilata per ordine del Tribunale del Popolo a Cuneo il 3 Maggio 1945, senza
imputazioni specifiche, con altre 27 persone nel massacro di corso Stura angolo
Piazza Torino. Era incinta. (Vite Spezzate n. 4279)
53) CHIECCHIO MARGHERITA, di
Giovanni, nata a Vicoforte il 30/07/1903, residente a Niella Tanaro, casalinga,
soppressa da elementi partigiani assieme a Borgna Maria Teresa il 9 Febbraio
1944 nel territorio del comune di Pamparato. cfr. "Carrù in guerra" di Rino
Viotto (Vite Spezzate n. 4290)
54) CHIOCCHIA ANTONIA, di Giovanni,
nata a Caraglio il 25/05/1915, residente a Pradleves, casalinga, venne fucilata
da elementi partigiani a Dronero il 28 Giugno 1944, assieme a Rainero Pierina, i
partigiani “fucileranno” il 3 Dicembre del 1944 anche il marito Martini Stefano
di anni 46, grande invalido di guerra, privo delle gambe che per spostarsi si
serviva di un carrettino che spingeva con le mani Cfr. Memorie “Toselli”. (Vite
Spezzate n. 4314)
55) CORRADO GIOVANNA in GENTA, di
Francesco, nata a Murazzano il 08/05/1900, residente a Belvedere Langhe,
macellaia, soppressa da elementi partigiani per motivi non noti assieme al
marito Genta Nicola a Dogliani il 30 Novembre 1944. (Vite Spezzate n.
4678)
56) CUNEO ANGELA, di Luigi, n. a
Voghera (PV) il 06/07/1912, residente ad Ivrea, impiegata, soppressa da elementi
partigiani a Frabosa Soprana il 5 Aprile 1945, indicata erroneamente Ausiliaria
della RSI negli elenchi della pubblicistica dei reduci della Repubblica Sociale
(vedi G. Pisanò “Ultimi in grigioverde” vol. IV p. 1932). (Vite Spezzate n.
4924)
57) DE BERNARDI PAOLA, di Rodolfo,
nata a Monte di Capodistria (Pola) il 21/04/1925, residente a Bernezzo,
domestica, fucilata a Cuneo il 8 Maggio 1945. "La volante GL preleva due
ausiliarie, già regolarmente rapate, Paola De Bernardi e Rosina Piana, entrambe
di Caraglio: con loro viene anche preso un ragazzino per il quale il prete
partigiano Don Lino Volta era intervenuto, data l'età, affinché non fosse
fucilato con gli altri di Caraglio, ottenendo l'assicurazione di Rosa. (Virginio
Ferrari di anni 15, mascotte della Monte Rosa di Dronero). Li portano tutti a
Cuneo e li fucilano assieme a Antonio Quarti alla 5° arcata del ponte nuovo in
località Basse di Sant Anna. Una delle due ragazze, che aveva il capo cosparso
di catrame, stringeva ancora sotto il braccio una pagnotta di pane che qualche
anima buona le aveva donato. Nella stessa notte i cadaveri vengono occultati in
un rifugio antiaereo sulla scarpata di Piazza Vittorio e qui scoperti dai
questurini.” Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto. (Vite Spezzate n.
5233)
58) DE CAROLI STEFANIA, di Giovanni,
nata a Tresnuraghes (NU) il 23/03/1919, residente a Torino, casalinga, uccisa da
elementi partigiani della III Divisione “Alpi” quando questi entrarono a Fossano
il 30 Aprile 1945. (Vite Spezzate n. 5237)
59) DE MARIO SARTOR MARIA in
ZACCARIA, di Valentino, nata a Santo Stefano di Cadore (Belluno) il
09/10/1891, residente a Moretta, ostetrica, con la scusa di un intervento per un
parto imminente viene sequestrata a Moretta il 17 Settembre del 1944 da
partigiani locali che la conducono in regione Saretto, cascina “Giasera” del
territorio del comune di Polonghera dove viene uccisa e sotterrata. Il cadavere
fu recuperato solo nel 1947. Aveva un paletto conficcato in vagina. Cfr. Lino
Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta
del 10/09/2004, p. 27. (Vite Spezzate n. 5251) Citata anche nel processo contro
Simonini Agnese della CAS di Cuneo
60) DEGIOVANNI ALBERTINA, di
Giuseppe, n. a Vinadio il 03/03/1911, residente a Robilante, iscritta al Partito
Fascista Repubblicano, prelevata da elementi partigiani al comando di Ivano
Bellino e soppressa nel territorio del comune di Roccavione il 9 Novembre 1944,
il corpo sarà ritrovato cinque giorni dopo con la testa sfracellata ed il corpo
straziato da arma da taglio. Cfr. “Il Piemonte Repubblicano” del 18/11/1944.
(Vite Spezzate n. 5295)
61) DESTRE’ CATTERINA in GERMANO, di
Agostino, n. a Paesana, il 20/04/1909, ivi residente, casalinga, fucilata da
elementi partigiani con il marito Germano Alberto ed un’altra coppia di coniugi
(Pescarmone Milda col marito il farmacista Martina Gian Giacomo) al cimitero di
Paesana il 11 Luglio 1944, i partigiani appartenevano alla formazione di
“Montecristo” operante in Val Po di cui il commissario politico era “Mario”.
Cfr. don Michele Lerda: "Un prete nella resistenza Piemontese". (Vite Spezzate
n. 5508)
62) DHO LIDIA, di Giuseppe, n. a
Magliano Alpi il 26/07/1927, residente a Mondovì, Ausiliaria della RSI,
prelevata da elementi partigiani, che la uccisero a Mondovì il 12 Marzo 1945,
spaccandole il cranio con il calcio del fucile. (Vite Spezzate n.
5528)
63) DIAMANTE NICOLETTA, di n.n. nata
a Perlo il 31/10/99, res. Castellino Tanaro, casalinga, prelevata da elementi
partigiani il 13 Maggio 1945 assieme a Porcaro Pietro e soppressi nel territorio
del comune di Lesegno tre giorni dopo Cfr. Sentenza della Corte di Appello del
Tribunale di Torino del 11/10/1950. (Vite Spezzate n. 5550)
64) FALCO MARGHERITA MARIA, di
Giovanbattista, nata a Cuneo il 18/05/1923, ivi residente, mezzadro, soppressa
da elementi partigiani nel territorio del comune di Cuneo il 9 Novembre 1943.
(Vite Spezzate n. 5925)
65) FALCO MIRELLA, di Giuseppe.
(mancano altri dati anagrafici) di questa donna sfollata dal Torinese a Bagnolo
si sa solo che fu fermata da elementi partigiani della 4^ Brigata Garibaldi e da
loro trattenuta per sospetti di spionaggio. Non fu mai più rivista né viva né
morta. Il comandante partigiano Petraia, nel dopoguerra alla richiesta del padre
della ragazza di conoscerne la sorte, rispondeva con una lettera dichiarando che
la signorina, durante un forte rastrellamento, era stata fatta passare in
Francia e lasciata alle autorità francesi di Guillestre come “persona sospetta”.
(non presente in Vite Spezzate)
66) FERRERO CATERINA, di Domenica,
nata a Torino il 16/10/1914, ivi residente, casalinga, soppressa da partigiani
nel territorio del comune di Santo Stefano Belbo il 5 Febbraio 1945 sotto
l’accusa di essere una “spia dei fascisti”. (Vite Spezzate n. 6158)
67) FERRERO ERALDA, di Giovanni nata
a Torino il 19/11/1917, residente a Carrù, casalinga, uccisa da elementi
partigiani assieme alla madre la madre Veronica Rovella il 23 Novembre del 1944
sulla strada provinciale per Benevagienna, erano considerate notoriamente
fasciste, cfr. "Carrù in guerra" di Rino Viotto, p. 57 Tre dei partigiani
responsabili saranno a loro volta eliminati da altri partigiani. (Vite Spezzate
n. 6172)
68) FERRI ERNESTINA, di Giovanni
Battista, nata a Castiglione D’Adda (MI) il 24/07/1920, impiegata, prelevata e
uccisa da elementi partigiani assieme a Javelli Maria nel territorio del comune
di Pietraporzio il 28 Giugno 1944. Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo
1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 25/06/2004, p. 29. (Vite
Spezzate n. 6271)
69) FERRUS PIERINA, di Benvenuto, n.
a Revello il 12/10/1890, residente a Saluzzo, casalinga, prelevata da partigiani
assieme alla sorella Virginia alla fine dell’Aprile del 1945, i loro corpi
saranno rinvenuti in regione Colletta del comune di Pagno. Cfr. Lino Toselli,
Memorie, dattiloscritto (Vite Spezzate n. 6309)
70) FERRUS VIRGINIA, di Benvenuto,
n. a Revello il 21/04/1887, residente a Saluzzo, casalinga, prelevata da
partigiani assieme alla sorella Pierina, alla fine dell’Aprile del 1945 i loro
corpi saranno rinvenuti in regione Colletta del comune di Pagno. Cfr. Lino
Toselli, Memorie, dattiloscritto (Vite Spezzate n. 6310)
71) FRANCO ANGELA, di Pietro, n. a
Valdieri il 16/03/1920, residente a Valdieri, casalinga, uccisa da elementi
partigiani nel territorio del comune di Pietraporzio il 17 Agosto 1944. Cfr.
Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La
Bisalta del 23/07/2004. (Vite Spezzate n. 6564)
72) FRANCO ANNA LUCIA, di Simone,
nata a San Raphael (Francia) nel 1922, residente a Valdieri, contadina,
soppressa da partigiani il 20 Agosto del 1944 nel territorio del comune di
Valdieri, località Ponte sul Gesso assieme ad altri quattro uomini. Cfr. Lino
Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta
del 23/07/2004. (Vite Spezzate n. 6566)
73) GABUTTO LUCIA, di Giovanni
Lorenzo, nata ad Alba il 9/07/1891, ivi residente, maestra, soppressa da
partigiani nel territorio del comune di Bosia il 15 febbraio 1945 per motivi non
noti ma probabilmente per la solita generica accusa di “spionaggio”. (Vite
Spezzate n. 6686)
74) GARABELLO MARIA GIUSEPPINA in
NEGRO, di anni 58, casalinga, moglie del mugnaio Negro Carlo, a Levice il 12
aprile 1944 fu assassinata e rapinata in casa con il marito da elementi a metà
tra partigiani e delinquenti che in seguito vengono incorporati nella 16°
Brigata Garibaldi : Renotti Luigi che dichiarerà al processo del 1947 al
Tribunale di Torino: "la rapina la facemmo per ordine dei nostri superiori",
Francone Pietro che presenta il suo "foglio notizie" con la qualifica di
"Patriota" del CVL dal 02/02/1945 al 07/06/1945, e certo Racca Pietro che
risulta partigiano deceduto in conflitto a Castino il 24/06/1944 ma non
segnalato in Vite Spezzate. Cfr. Sentenza del Tribunale di Torino Corte di
Assise di Appello, 1947. (Non presente in Vite Spezzate)
75) GARRO LUCIA, di Andrea, n. a
Peveragno il 06/01/1920, ivi residente, casalinga, fucilata da elementi
partigiani dipendenti dalla Brigata."Valle Iosina" del Gruppo Divisioni "R", a
Peveragno il 14/01/1945 assieme a Pittavino Caterina Cfr. Richiesta informazioni
del Tribunale di Cuneo all'ufficio Stralcio del CLN di Torino del 25/03/46.
(Vite Spezzate n. 7071)
76) GASTALDI NATALIA, di Natale,
nata a Cosio di Arroscia (Imperia), il 25/05/1921, residente a Ceva, Ausiliaria
della RSI, fucilata con altre 27 persone a Cuneo in Corso Stura angolo Piazza
Torino, nel massacro del 3 Maggio 1945, su ordine del Tribunale del Popolo,
senza specifiche accuse. (Vite Spezzate n. 7128)
77) GENESTRONI MICHELINA, di
Giacomo, nata a Romentino (NO) il 22/06/1924, era un’Ausiliaria della RSI,
risulta dispersa nel territorio di Fossano nell’Aprile del 1945, Vedi Sentenza
di Morte Presunta del Tribunale di Novara, in Gazzetta Ufficiale del 25/10/1954,
(Vite Spezzate n. 7232)
78) GIANDRONE GIUSEPPINA, di Mario,
n. a Savona il 15/05/1926, residente a Bra, sarta, ex partigiana del
distaccamento "Bonino" imputata di spionaggio, catturata a Bra “veniva dopo
regolare processo, fatto dal distaccamento di “Jimmy” fucilata nei pressi della
cascina Vidavì (Bra)” il 6 Dicembre 1944. Cfr. relazione del comando la 48°
Brigata Garibaldi "Dante Di Nanni", del 05/01/1945. (Vite Spezzate
n.7503)
79) GHIBAUDO BRIGIDA, nata il
19/11/1905 a Vernante, ivi residente, prelevata da partigiani da Vernante in un
periodo imprecisato del 1945 probabilmente per la solita generica accusa di
“spionaggio”, non venne mai più rivista, risulta uccisa in località Palanfrè del
comune di Vernante, non esiste l’atto di morte anzi non risulta neppure morta
perché ai familiari per lungo tempo fu detto che era ancora viva e sarebbe
ritornata ed allora non fu redatta neanche la sentenza di morte presunta. Al
comune di Vernante risulta solo l’atto di nascita. (non presente in Vite
Spezzate)
80) GILLI MADDALENA, fu Agostino, n.
a Carmagnola (TO) il 09/03/1898, residente a Ceresole d'Alba, casalinga,
prelevata dalla propria abitazione il 15 Dicembre 1944, soppressa per “sospetto
spionaggio” lo stesso giorno da elementi partigiani del distaccamento "Dante"
della 6° Divisione Alpina, il cadavere fu ritrovato il 24 Settembre 1945 in
località Madonna delle Grazie nel comune di Santo Stefano Roero, venne eliminata
assieme a Dolcimede Vito e Nigra Augusto. (Vite Spezzate n. 7544)
81) GIORDANO MICHELINA, di Giuseppe,
n. il 25/06/1925 a Borgo San Dalmazzo, ivi residente, casalinga, fucilata da
elementi partigiani della banda “Monte Saben” il 11 Maggio 1945 in località Sant
Antonio Aradolo di Borgo San Dalmazzo, la madre Giraudo Francesca era stata
eliminata quattro giorni prima ed il padre Giuseppe due settimane prima dai
medesimi partigiani. Il fratello Biagio partigiano fu fucilato il 26 Aprile a
Cuneo dalle Brigate Nere. “In una lettera inviata dal Sindaco di Borgo nel
dopoguerra al Prefetto di Cuneo era segnalato “svaligiata la casa dei Giordano
in via Mazzini 38 e trasformata in casa di tolleranza per i partigiani del
Saben”. Dunque i genitori e la sorella del partigiano Biagio non erano spie ma
parenti innocenti che dopo la liberazione hanno subito oltraggio e morte.
Biagio, nome di battaglia “Gino”, per una vergognosa manipolazione non risulta
neppure partigiano e per coprire altre malefatte non si fa menzione di lui né
negli elenchi dei partigiani morti né sulle lapidi a ricordo dei caduti. Nella
casa della famiglia Giordano “trasformata in casa di tolleranza per partigiani”
furono fatte oggetto di violenza e prostituzione non solo la madre e la figlia
con la testa rasata, ma anche altre ragazze a cui era stato fatto lo stesso
trattamento dei capelli” Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto. (Vite
Spezzate n. 7727)
82) GIRARDI MARIA CLARA, di
Giuseppe, n. a Villeneuve Loubet (F) il 13/02/1926, residente a Dronero,
casalinga, fu uccisa da partigiani con la sorella Maria Maddalena, a Monterosso
Grana il 09/02/1945, anche il padre Giuseppe fu ucciso dai partigiani un mese
dopo, era la sorella di un ex partigiano passato alla repubblica che aveva fatto
fucilare il giorno prima il partigiano Faraudo Oreste detto "Topa" (della 104°
Brigata Garibaldi "Fissore") ed aveva fatto ritrovare un deposito di armi dei
partigiani, lei, il padre e la sorella vennero uccise per rappresaglia. Cfr.
Processo “Girardi Francesco” Corte di Assise Straordinaria del Tribunale di
Cuneo, 1945 (Vite Spezzate n. 7778)
83) GIRARDI MARIA MADDALENA, di
Giuseppe, n. a Villeneuve Loubet (F) il 11/07/1928, residente a Dronero,
casalinga, uccisa con la sorella Maria Clara. (per le circostanze vedi Girardi
Maria Clara). (Vite Spezzate n. 7779)
84) GIRAUDO BIANCA, di Carlo, n. a
Boves il 23/02/1922, ivi residente, casalinga, fucilata a Cuneo in Corso Stura
angolo Piazza Torino nel massacro del 3 Maggio 1945 su ordine del Tribunale del
Popolo senza accuse specifiche. (Vite Spezzate n. 7808)
85) GIRAUDO FRANCESCA in GIORDANO,
di Michele, n. a Vignolo (CN) il 15/02/1903, residente a Borgo San Dalmazzo,
casalinga, soppressa da elementi partigiani il 7 Maggio 1945 a Borgo San
Dalmazzo (per le circostanze vedi Giordano Michelina). (Vite Spezzate n.
7821)
86) GIUGE PROSPERINA ESTER, di
Teodoro, n. a Molliers di Valdieri il 02/08/1920, residente a Demonte, prelevata
da partigiani della formazione GL "C. Rosselli" dalla sua abitazione in Demonte
alle ore 16 del 27 aprile del 1945, portata al comando partigiano, allora in via
Nazionale in Demonte, fu "denudata, percossa e insultata con volgari epiteti
per farla confessare" non ammetteva le sue colpe e il 3 maggio fu deciso di
fucilarla anche senza “confessione” ma in seguito alle implorazioni dei
congiunti a di altri rimasti sconosciuti, l'esecuzione venne sospesa e la donna
fu ricoverata all'ospedale civile di Demonte il 10 Maggio. Ma quello stesso
giorno, alle ore 17, fu prelevata da quell’ospedale da una squadra di partigiani
e uccisa.in località Gravera del comune di Moiola, Tribunale di Torino, Corte
d'Assise di Appello, Sentenza contro ignoti del 28/02/1947. (Vite Spezzate n.
7896)
87) GIULIANO GIUSEPPINA, di Pietro,
n. a Fossano il 18/04/1906, residente a Roccavione, casalinga, prelevata e
soppressa da elementi partigiani nei pressi del cimitero di Roccavione il 1
Maggio 1945, probabilmente assieme al Tenente della Divisione “Littorio” della
RSI Oreste D’Avanzo. Non vi erano accuse specifiche ma aveva frequentato qualche
soldato della “Littorio”, tanto bastava. Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto.
(Vite Spezzate n. 7920)
88) GRIMALDI MARIA ROSA, di Anacleto,
nata a Cossano Belbo il 20/08/1923, ivi residente, civile, casalinga, uccisa a
Rocchetta Belbo il 05/01/1945, Reg. Gen. Dei Reati 1947 n. 2615, uccisione di
donna ritenuta fascista, denuncia del 04/02/47 (Vite Spezzate n.
8179)
89) GRISERI MARGHERITA, mancano i
dati anagrafici, insegnante a Mondovì, soppressa il 8 Marzo 1944 a Pianvignale
di Frabosa Sottana. “già in aspettativa da due anni, per la perdita completa
dell’udito, è stata prelevata nel suo domicilio ed è caduta sotto i colpi di
fucile mentre, consapevole del terribile destino, s’era inginocchiata per
rivolgere un’ultima preghiera e forse per chiedere perdono per i suoi uccisori.
La medesima, animo nobilissimo, ha lasciato quanto possedeva a beneficio del
Liceo Magistrale di Mondovì” Cfr. “Il Piemonte Repubblicano” del 23/12/1944
(non inserita in Vite Spezzate)
90) GROSSO MARIUCCIA, di Giacomo, n.
a Peveragno il 13/11/1924, ivi residente, casalinga, soppressa da elementi
partigiani il 31 Dicembre 1943 nel territorio del comune di Peveragno. (Vite
Spezzate n. 8248)
91) JAVELLI MARIA, di Ludovico, nata
ad Argentera il 14/03/1892, residente ad Argentera, Sarta, soppressa assieme a
Ferri Ernestina da elementi partigiani senza specifiche accuse il 28 Giugno 1944
a Pietraporzio. Cfr. Lino Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della
guerra civile, La Bisalta del 25/06/2004, p. 29. (Vite Spezzate n.
8444)
92) LAPENNA ANGELA, di Mario, nata a
Monbaldone (AT), ivi residente, contadina, nata il 14/01/1924, fucilata da
partigiani, con la generica accusa di spionaggio, il 23 Ottobre 1944, il corpo
rinvenuto il 27 Febbraio 1946 in prossimità della Cascina Carrantino, del comune
di Castino, con 7 sconosciuti, in fosse separate, presumibilmente fucilati nel
Settembre-Ottobre 1944, cfr. "Relazione attività svolta dal 10 al 30 Ottobre
1944" della 3° Brigata "Asti", 2° Divisione "Langhe", catturata dal
distaccamento "Biondino" e passata per le armi. (Vite Spezzate n.
8596)
93) LERDA CAROLINA, di Carlo e di
Serale Maria, nata a Busca il 04/09/1926, ivi residente, civile, soppressa da
partigiani il 04/04/1945 e sepolta nel giardino della caserma dei Carabinieri di
Pradleves, i resti del corpo furono riesumati nel 1949, Cfr. Sentenza del Trib.
di Cuneo del 10/01/1949 (Vite Spezzate n. 8660)
94) LERDA LUCIA, di Mattia, nata a
Monterosso Grana il 22/05/1920, ivi residente, sequestrata dalla propria
abitazione alla Levata ed eliminata da elementi partigiani in Valle Grana il 17
Luglio 1944. Non si conoscono le accuse per le quali fu uccisa. Il suocero della
Lerda, Raineri Giuseppe, si recò in Valle Grana a cercare notizie della nuora,
fu intercettato e soppresso dai partigiani a Pradleves. Cfr. Lino Toselli,
“Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del
05/03/2004, p. 28. (Vite Spezzate n. 8670)
95) LUCIANO OLGA MARIA, di Domenico,
n. a Lesegno il 02/08/1923, ivi residente, sarta, uccisa in casa a Lesegno il 11
Giugno 1944 nell’occasione del prelevamento dei genitori e della sorella Liliana
da parte di elementi partigiani, in quanto tutta la famiglia era iscritta al
Partito Fascista Repubblicano. Cfr. Notiziario GNR, Cuneo, Giugno 1944. (Vite
Spezzate n. 8850)
96) MAGGIOTTI GIUSEPPINA, di
Domenico, nata a Nizza il 21/09/1907, residente a Torino, ambulante, soppressa
da elementi partigiani in territorio di Alta Valle Stura il 8 Luglio 1944,
convivente dell’ex partigiano Mulè Antonio fucilato anche lui da partigiani
perché ritenuto responsabile di alcune rapine compiute nella zona di Caraglio.
(Vite Spezzate n. 8927)
97) MAGNALDI ADELINA MARIA MARGHERITA in
CONTE, di Giovanni Antonio, n. a Cuneo il 12/12/1903, ivi residente,
casalinga, fucilata nonostante fosse in stato di avanzata gravidanza, da
elementi partigiani a Cuneo in Corso Stura angolo Piazza Torino nel massacro del
3 Maggio 1945, senza specifiche accuse se non essere la moglie del vice
Commissario Prefettizio di Cuneo. la fotografia della donna è pubblicata in “I
Caduti della RSI Cuneo e Provincia” NovAntico Editrice, Pinerolo 2001, pag. 283
(Vite Spezzate n. 8952)
98) MARENGO CATERINA in GRASSO, di
Giacomo, n. a Bra il 24/10/1919, ivi residente, casalinga, fucilata assieme al
il marito Grasso Settimio da elementi partigiani nel territorio del comune di
Sanfrè il 15 Agosto 1944, tumulata a Bra il 29 Aprile 1947. (Vite Spezzate n.
9263)
99) MARUBINI VERA, di Marubino, nata
ad Albenga il 04/05/1913, residente a Bossolasco, casalinga, sequestrata ed
uccisa a Bossolasco il 19/06/1944 (Vite Spezzate n. 9522)
100) MAUNERO ANTONINA in CERUTTI, di
anni 39, da Bra, operaia, coniugata con Cerutti Francesco, eliminata da elementi
partigiani a Bra il 14 Maggio del 1945 nel bagno di sangue che seguì l’entrata
dei partigiani nella cittadina. Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto, (non
presente in Vite Spezzate)
101) MEINARDI PIERINA in SORBA, di
Pietro, nata a Castagnole Lanze (AT) il 20/03/1899, residente a Borgo San
Dalmazzo, casalinga, viene uccisa il 25 Giugno 1944 da elementi partigiani
penetrati in casa sua a Borgo San Dalmazzo mentre cercava di opporsi al
sequestro della figlia Sorba Ada di 19 anni, iscritta al Partito Fascista
Repubblicano; la figlia gravemente ferita morirà all’ospedale Santa Croce di
Cuneo il 29 Luglio. Cfr. “Il Piemonte Repubblicano” del 29/07/1944. (Vite
Spezzate n. 9730)
102) MILANO ORTENSIA, di Giuseppe, n.
a Busca il 03/05/1924, residente a Villar San Costanzo, operaia, uccisa in
Borgata Oggeri di fronte al fratellino di otto anni nel cortile di casa perchè
vista in compagnia di soldati tedeschi, nello stesso giorno in cui i partigiani
soppressero Belliardo Anna e Belliardo Maria nel territorio del comune di
Roccabruna il 15 Febbraio 1945, sepolta a San Giuliano di Roccabruna Cfr.
Sentenza di Stato Civile, Tribunale di Cuneo del 06/07/1955 (Vite Spezzate n.
9953)
103) MIRETTI GIUSEPPINA, di Giuseppe,
n. a Paesana il 05/07/1898, ivi residente, casalinga, prelevata e soppressa da
elementi partigiani nel territorio del comune di Casteldelfino in un giorno
imprecisato dell’Agosto del 1944. (Vite Spezzate n. 10003)
104) MOLINERI MARIA, nata a
Monterosso Grana il 14/07/1901, residente a Dronero, casalinga, soppressa da
elementi partigiani il 14 Febbraio 1945 nel territorio del comune di Roccabruna,
il giorno dopo altre tre donne vengono uccise (le due Belliardo e Milano
Ortensia) probabilmente dagli stessi partigiani. (Vite Spezzate n.
10051)
105) MORETTI FRONTINA, di Antonio, n.
il 03/02/1912 ad Alzano Sopra (BG), residente ad Alzano Lombardo (BG) in via A.
Fontana. Catturata a Dogliani da elementi partigiani del distaccamento
"Islafran" della 16° Brigata Garibaldi e fucilata “risultata chiara la loro
attività fascista”con altri due nel territorio del comune di Dogliani il 20
Luglio del 1944. Cfr. "Dichiarazione di morte presunta" pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale del 20/05/1961 che la dichiara scomparsa il 17 luglio 1944,
il corpo mai ritrovato. (non presente in Vite Spezzate)
106) NASI MADDALENA, fu Francesco, n.
a Savigliano il 12/12/1892, residente a Cavalermaggiore, maestra alla frazione
di Madonna del Pilone di Cavalermaggiore, considerata “fascista della prima ora”
era stata per parecchi anni segretaria del Fascio Femminile della frazione
Madonna del Pilone, prelevata dalla sua abitazione il 3 Aprile del 1945 e quindi
"giustiziata" da elementi partigiani della 105° Brigata "Carlo Pisacane" al
comando del partigiano "Jimmi" come spia, era sorella del Generale della GNR
Guglielmo Nasi. Fu rinvenuta cadavere in un bosco in regione Motturone. (Vite
Spezzate n. 10488)
107) NAVITO MARIA GIOVANNA, nata a
Chateauroux (Francia) il 31/08/1924, residente a Paesana, prelevata da elementi
partigiani nell’Aprile del 1945 nel territorio del comune di Paesana e mai più
rivista. Cfr. Dichiarazione di Morte Presunta del Tribunale di Saluzzo, Gazzetta
Ufficiale, foglio delle inserzioni del 17/03/1962. (Vite Spezzate n.
10496)
108) NEGRI DOMENICA in SERENA, di
Giuseppe, nata a Fossano il 01/06/1897, residente a Fossano, fioraia, arrestata
a Torino per collaborazionismo fu tradotta alle carceri di Fossano e dopo
maltrattamenti il 18 Maggio fu prelevata da due partigiani per un
“interrogatorio”. Venne assassinata con due colpi al capo durante il tragitto. I
due partigiani della scorta non furono mai identificati. La sua colpa era di
essere la moglie di un noto fascista di Fossano. (Vite Spezzate n.
10503)
109) NICOLINO TERESA, di Giovanni, n.
a Manta il 06/09/1882, residente a Villar San Costanzo, domestica, era la
perpetua di don Antonio Zali e fu uccisa da elementi partigiani assieme al
parroco nella canonica l’8 Giugno del 1944 a Villar San Costanzo. Cfr. “Il
Piemonte Repubblicano” del 13/06/1944. (Vite Spezzate n. 10576)
110) OLIVERO MARIA, di Battista, n. a
Roccasparvera il 27/03/1921, residente in Borgo san Dalmazzo, casalinga,
prelevata in frazione Tetto Deu e soppressa da elementi partigiani il 13 Aprile
del 1944 nel territorio del comune di Valloriate, frazione Sapè. Cfr. Lino
Toselli, “Accadde Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta
del 02/04/2004 (Vite Spezzate n. 10776)
111) OLIVIERI PASQUALINA ENRICA
FANNY, di Nicolò, n. ad Imperia il 04/09/1888, residente a Cuneo, impiegata,
fucilata a Cuneo su ordine del Tribunale del Popolo il 3 Maggio 1945 nel
massacro do corso Stura angolo Piazza Torino, senza accuse specifiche ma era
impiegata al Fascio Femminile di Cuneo. (Vite Spezzate n. 10789)
112) OSELLA ANNAMARIA, fu Bernardo,
n. a Carmagnola il 14/09/1887, residente a Torino, casalinga, "Amante del
Gaviorno Mario, legalmente separata dal marito da circa 23 anni, aiutava in
continuità il suddetto amante nel suo sporco mestiere. Rea confessa di
spionaggio a danno di partigiani" fucilata da elementi partigiani della 103°
Brigata Garibaldi “Nanetti” il 27 Giugno del 1944 nel territorio del comune di
Bagnolo Piemonte. Cfr. Registro dei Giustiziati 103° Brigata. (Vite Spezzate n.
10855)
113) OSELLA EMMA, di Bernardo, n. a
Torino il 29/11/1922, residente ad Alba, Ausiliaria della RSI, fucilata da
elementi partigiani il 5 Maggio a Mondovì assieme al Tenente Farina ed altri due
militari in Piazza Ellero, senza accuse specifiche ma forse solo perchè era
Ausiliaria e fidanzata del Tenente Alberto Farina. (Vite Spezzate n.
10856)
114) PASQUALE RENATA, fu Bartolomeo,
nata a Busca il 12/11/1917, ivi residente, casalinga, prelevata e soppressa in
località sconosciuta, il 28 Giugno del 1944. Cfr. Dichiarazione di Morte
Presunta del Tribunale di Cuneo del 1953 (Vite Spezzate n. 11071)
115) PEANO EMILIA in SABENA, di
Giacomo, n. a Saluzzo il 03/03/1903, ivi residente, maglierista, prelevata da
elementi partigiani dalla sua abitazione in Saluzzo unitamente al figlio Sabena
Renato di anni 14 il 10 Aprile del 1945 ed il 16 dello stesso mese ambedue
uccisi sui monti di Brondello. (Vite Spezzate n. 11146)
116) PEIRONE LUCIA, nata a Cigliè il
09/09/1925, ivi residente, prelevata e violentata in regione Peirone (Cigliè),
da elementi partigiani della 16° Brigata. "Perotti" assassinata come sospetta
spia vicino mulino Feisoglio in frazione Scarrone di Serravalle Langhe il 18
Maggio del 1944, i responsabili furono assolti perché si trattava di "fatto di
guerra". Cfr. Quotidiano Gazzetta del Popolo del 04/12/1953 (Vite Spezzate n.
11219)
117) PESCARMONE MILDA in MARTINA, di
Prospero, n. a San Damiano d'Asti, residente a Paesana, prelevata dalla propria
abitazione e “fucilata” il 10 luglio con marito Martina Gian Giacomo ed i
coniugi Germano al cimitero di Paesana a mezzanotte, gravemente ferita muore
all'ospedale di Saluzzo il 13 Luglio 1944. Cfr. don Michele Lerda: "Un prete
nella resistenza Piemontese". (Vite Spezzate n. 11436)
118) PIANA ROSINA, di Giuseppe, n. a
Caraglio il 14/10/1922, ivi residente, commerciante, uccisa a Cuneo il 8 Maggio
1945, per le circostanze vedi De Bernardi Paola. (Vite Spezzate n.
11509)
119) PITTAVINO CATERINA, di Giuseppe,
n. a Peveragno il 17/07/1925, ivi residente, casalinga, fucilata da il
14/01/1945 a Peveragno da comando Partigiano dipendente dalla Brg."Valle Iosina"
del Gruppo Divisioni "R assieme a Garro Lucia Cfr. Richiesta informazioni del
Tribunale di Cuneo all'ufficio Stralcio del CLN di Torino del 25/03/46. (Vite
Spezzate n. 11657)
120) PONZINI LUIGIA EUGENIA, di
Paolo, nata a Cuneo il 10/08/1925, residente a Bra, studentessa, fucilata da
partigiani a Bra al castello della Zizzola il 28 Aprile 1945 nel bagno di sangue
che seguì l’occupazione della cittadina da parte delle forze partigiane, fu
uccisa assieme al padre adottivo Ponzini Paolo ed altre 8 persone. (Vite
Spezzate n. 11754)
121) PORRATI MARIA in BONGIOVANNI, di
Francesco, nata ad Alessandria il 02/08/1896, residente a Pianfei, impiegata
all’ufficio assistenza dei fasci femminili, fucilata da elementi partigiani a
Cuneo il 3 Maggio 1945 nel massacro di corso Stura angolo piazza Torino con
altre 28 persone su ordine di un Tribunale del Popolo. (Vite Spezzate n.
11780)
122) POSOPAT ARMINIA, di Fabiano,
nata a Fiume il 21/11/1922, residente a Savigliano, casalinga, soppressa da
partigiani in località imprecisata del cuneese il 05/06/1944 (Vite Spezzate n.
11804)
123) POZZO TERESA CATERINA, di
Giovanni, nata a Torino il 29/04/1928, ivi residente, Ausiliaria della RSI
aggregata al II reparto Arditi Ufficiali (2° RAU) fu catturata con altri soldati
da partigiani che avevano attaccato l'automezzo sul quale viaggiava nei pressi
di Bra (borgata Ricchiardo) il 1° Marzo del 1945, successivamente alla cattura,
nonostante non avesse compiuto nemmeno 17 anni, fu soppressa da elementi
partigiani della 103° Brigata "Nannetti" nel territorio di Montaldo Roero nello
stesso giorno. (Vite Spezzate n. 11811)
124) PRANDI DOMENICA, di Giuseppe,
nata a Limone Piemonte il 17/01/1900, ivi residente, Ausiliaria della RSI, venne
uccisa da partigiani a Limone Piemonte il 3 Maggio 1945 senza accuse specifiche
se non di essere una ausiliaria. Cfr. Memorie Toselli, dattiloscritto. (Vite
Spezzate n. 11818)
125) QUARTARA CAROLINA GIOVANNA, fu
Giuseppe, n. a Torino il 21/08/1901, residente a Torino, commerciante, sfollata
a Dogliani. Processata e fucilata da partigiani appartenenti alla 16° Brigata
Garibaldi "Gen. Perotti" a Bonvicino il 24 Luglio del 1944. (Vite Spezzate n.
11992)
126) RABALLO MIRANDA, di Carlo, nata
ad Orbassano (TO) il 20/08/1926, residente a Guarene (CN), studentessa,
soppressa in territorio del comune di Barbaresco il 06/04/1945 (Vite Spezzate n.
12012) fonte “BraOggi”
127) RAGAZZONI ADELAIDE TERESA, nata
e residente a Cuneo, commerciante, deceduta in Pietraporzio nell'agosto del
1944, gerente di un negozio di merceria in Cuneo, sequestrata in Demonte da
partigiani della banda del famigerato "Spada". Nel sottrarsi ad un
rastrellamento i partigiani la eliminarono, nelle stesse circostanze fu
soppresso il commissario di PS dott. Fiorentino. Cfr. Lino Toselli, “Accadde
Oggi” Cuneo 1943/45: Cronache della guerra civile, La Bisalta del 23/07/2004, p.
26. (Vite Spezzate n. 12078)
128) RAINERO PIERINA OTTAVIA, di
Giuseppe, nata a Caraglio il 22/05/1927, residente a Roma, casalinga, prelevata
ed eliminata da elementi partigiani nel territorio del comune di Dronero,
regione Assarti il 28 Giugno del 1944 assieme a Chiocchia Antonia ed altre due
persone, (Vite Spezzate n. 12107)
129) RAINERO ROSA, di Antonio, nata a
Sommariva del Bosco il 03/07/1878, residente a Ceresole d’Alba, Ostetrica,
soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Monteu Roero
nell’Ottobre del 1944. (Vite Spezzate n. 12109)
130) RE CATERINA detta RINA, di
Tommaso, n. a Barge il 10/05/1923, ivi residente, casalinga, assassinata con
Beltramo Lucia dai partigiani E.M. e M.A., che nel processo intentato contro di
loro nel dopoguerra saranno assolti "per aver agito nell'adempimento di un
dovere imposto da un ordine superiore" ordine che proveniva dal comandante
partigiano Carlo Broccardo (deceduto). Quotidiano Gazzetta del Popolo di Torino
del 24 Novembre 1953. per le circostanze vedi Beltramo Lucia. (Vite Spezzate
n.12243)
131) RE ERMINIA, di Giuseppe, n. a
Caraglio il 05/02/1915 ivi residente in via S. Paolo 76, prelevata il 3 Gennaio
1945 da elementi partigiani appartenenti alla polizia partigiana della Brigata
"P. Braccini" e soppressa nel territorio del comune di Pradleves: “fucilata
senza processo perché non necessario per appartenenti a formazioni nere e come
tali da considerarsi fuorilegge". (Vite Spezzate n. 12245)
132) REBUFATTI LUCIA, di Domenico, n.
a Rossana il 20/1/20, ivi residente, domestica, uccisa da elementi partigiani il
20 Febbraio del 1945 nel territorio del comune di Rossana. Cfr. Tesi di Laurea
di Milva Rinaudo "Civili e partigiani nella resistenza in Val Varaita". (Vite
Spezzate n. 12278)
133) REBUFATTI PAOLA detta PAOLINA,
di Pietro, n. a Nizza il 09/10/1926, giustiziata con “regolare processo”
come spia da partigiani appartenenti alla 181° Brigata Garibaldi della 11°
Divisione "Cuneo", nel territorio del comune di Rossana il 28/11/1944, fu
violentata a turno dai partigiani. cfr. Tesi di Laurea di Milva Rinaldo "Civili
e partigiani nella resistenza in Val Varaita". (Vite Spezzate n.
12279)
134) RECHER FRANCESCA ANTONIETTA ved
TALLERI, residente a Carmagnola, via della Repubblica 60, catturata a
Dogliani da partigiani della 180° Brigata Garibaldi "Marco" assieme alla figlia
e “fucilate” assieme. La donna accompagnava la figlia alla ricerca del marito
Filippo Licastro scomparso nella zona di Dogliani. Il Licastro sarà ucciso dai
partigiani il 02/03/1944, dieci giorni dopo la soppressione della moglie e della
suocera. Nel diario "Martinengo-Del Podio" in "Dogliani una terra e la sua
Storia" le due donne sono indicate: madre Francesca Recher vedova Talleri e
figlia, di anni 18, Maria Francesca, fucilate nella notte tra il 22 ed il 23
Febbraio del 1944. Nel rapporto partigiano del 14/02/1945 della 180° Brigata
Garibaldi "Marco", risultano fermate in quella data Licastro Maria e Recher
Antonietta, indicando come madre Recher Maria definita "persona
pericolosissima che ha sempre svolto azione contraria alla nostra causa
collaborando con i comandi tedeschi" (non presente in Vite
Spezzate)
135) RENI JOLANDA, di Umberto, nata a
Monterosso Grana il 19/08/1920, residente a Cuneo, prelevata e soppressa da
elementi partigiani nel territorio di Valle Grana il 16 Marzo 1945. Cfr. Memorie
Toselli, dattiloscritto. (Vite Spezzate n. 12342)
136) REVIGLIO ROMANA, di Pietro, n. a
Sanfrè il 10/11/1922, ivi residente, casalinga, considerata delatrice dei
nazifascisti e soppressa da elementi partigiani in un giorno imprecisato del
1945. (Vite Spezzate n. 12406)
137) RIGHETTO MARIA CLEMENZA, di
Antonino, nata a Villanova Solaro il 07/09/1896, residente a Moretta, casalinga,
soppressa da elementi partigiani il 4 Maggio del 1945 nel Territorio del comune
di Villanova Solaro. (Vite Spezzate n. 12511)
138) ROERO SECONDINA, di Secondo,
nata a Castagnole Lanze (AT) il 17/04/1910, residente a Canelli (AT), casalinga,
soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Mango il 20
Febbraio del 1945. Cfr. Lino Toselli, Memorie, dattiloscritto. (Vite Spezzate n.
12799)
139) ROSSI CATERINA in CIGLIUTTI, di
Giovanni, nata a Mondovì il 13/07/1922, ivi residente, casalinga, fucilata da
elementi partigiani a Mondovì il 12 Maggio 1945, senza accuse specifiche se non
di non specificate “delazioni”. (Vite Spezzate n. 12923)
140) ROSSO TERESA, di Francesco, nata
a Racconigi il 24/01/1920, ivi residente, casalinga, prelevata e soppressa da
elementi partigiani in località imprecisata del cuneese nel Marzo del 1945.
(Vite Spezzate n. 13017)
141) ROVELLA VERONICA in FERRERO, di
Domenico, nata a Benevagienna il 05/11/1881, residente a Carrù, casalinga,
eliminata con la figlia Eralda Ferrero sulla strada per Benevagienna
nell'occasione della soppressione del Segretario Comunale di Marsaglia da
elementi partigiani che saranno in seguito fucilati dai loro stessi compagni
(Roma V., Piras A., Bracciale G.), erano considerate notoriamente fasciste, cfr.
"Carrù in guerra" di Rino Viotto, p. 57. (Vite Spezzate n. 13054)
142) ROVERA ERMENEGILDA detta LINDA,
di Antonio e di Simondi Maria, “fucilata” da elementi partigiani della 181°
Brigata Garibaldi in territorio di Martiniana Po in un giorno imprecisato del
1945 per “collaborazionismo”. Cfr. Marco Ruzzi, “Garibaldini in Val Varaita,
1943-1945, tra valori e contraddizioni” p. 122. (non presente in Vite
Spezzate)
143) RULFI GAETANA, fu Andrea, n. a
Pianfei il 15/11/1884, ivi residente, fucilata da elementi partigiani per
"spionaggio" il 12 Settembre 1944 nel territorio del comune di Murazzano; era in
cerca di notizie del fratello Giorgio, precedentemente prelevato dai
partigiani. Cfr. Comunicazione della Prefettura di Cuneo al Ministero
dell’Interno del 22/02/1945, Oggetto: Elementi passati per le armi dai
partigiani. (Vite Spezzate n. 13143)
144) SALVATICO PIERINA MARIA in
CAFFA, di Pietro, n. ad Erli (SV) il 25/01/1901, ivi residente, casalinga,
prelevata da partigiani assieme al marito Caffa Giovanni e fucilata con lui il
17 Luglio del 1944 nel territorio del comune di Garessio. (Vite Spezzate n.
13280)
145) SALVETTO VIRGINIA, di Giuseppe
Luigi, nata a Camerana il 21/09/1899, residente a Cengio (SV), casalinga,
soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Camerana il 17
Giugno del 1944. (Vite Spezzate n. 13297)
146) SARETTI MADDALENA, di Valentino,
nata a Verzuolo il 20/05/1890, ivi residente, casalinga, prelevata a Verzuolo,
da elementi partigiani appartenenti al distaccamento "Otto" della 181° Brigata
Garibaldi, processata e fucilata in frazione S. Cristina del comune di Pagno il
14 Marzo del 1945. Cfr. Tesi di Laurea di Milva Rinaudo "Civili e partigiani
nella resistenza in Val Varaita". (Vite Spezzate n. 13411)
147) SECONDO ROSA PALOMBINA, di
Giuseppe, n. a Luserna S. Giovanni (TO) il 30/08/1915, ivi residente, operaia,
soppressa da elementi partigiani appartenenti al distaccamento della 105°
Brigata Garibaldi "Carlo Pisacane", come “spia” il 23 Marzo del 1945 nel
territorio del comune di Envie assieme a Perassi Bartolomeo, Cfr. "Aggiunta
Bollettino Azioni Militari Mese di Marzo" del 15/04/1945. (Vite Spezzate n.
13649)
148) SILVESTRO CATERINA in
SCAPELLATO, mancano dati anagrafici, fucilata con altri tre civili tra cui
il marito Scapellato Corrado in regione Tetti Filibert Sottano presso la baita
di Dalmasso Giovanni da partigiani garibaldini il 19 Settembre del 1944. Cfr.
Donato Dutto, “Boves Kaputt”. (non presente in Vite Spezzate, il marito
Scapellato Corrado si al n. 13500)
149) SORBA ADA, di Domenico, n. a
Borgo San Dalmazzo il 19/06/1925, ivi residente, impiegata, era stata gravemente
ferita dai partigiani il 26 Giugno 1944 che cercavano di prelevarla. Uccisa la
madre Meinardi Pierina che tentava di opporsi al sequestro della figlia. (vedi
Meinardi Pierina). Muore all'ospedale S. Croce di Cuneo il 24 Luglio 1944. (Vite
Spezzate n. 13919)
150) TALLERI MARIA FRANCESCA in
LICASTRO, residente in Carmagnola, via della Repubblica 60, catturata a
Dogliani da partigiani della 180° Brigata Garibaldi "Marco" assieme alla madre e
“fucilate” assieme. (Vedi Recher Francesca per le circostanze) (non presente in
Vite Spezzate)
151) TARICCO RINA, mancano dati
anagrafici, eliminata da elementi partigiani appartenenti alla 103° Brigata
“Amendola” il 10 Marzo 1945 nel territorio del comune di Lequio Tanaro per
“spionaggio”. (Vite Spezzate n. 14176)
152) TARICCO ROSA BRIGIDA, fu Luigi,
nata a La Morra il 01/01/1876, residente a Torino, casalinga, prelevata da
partigiani a La Morra assieme a Sabatini Vincenzo, condotti nella frazione di
San Giovanni di Monforte d'Alba vennero trattenuti due giorni in attesa di
informazioni sul loro conto e quindi soppressi il 17 Agosto 1944 in zona
"Baril", i corpi furono recuperati dai parenti nell'agosto 1945. (Vite Spezzate
n. 14177)
153) TERNAVASIO GIUSEPPINA, di
Giuseppe, n. a Savigliano il 24/05/1923, ivi residente, casalinga, viene
fucilata a Savigliano in Piazza Cavour alle ore 9 del 6 Maggio del 1945,
arrestata per “motivi politici”era stata prelevata da partigiani dal locale
carcere assieme a Testa Michele e Ferrarin Arturo ex appartenenti alla Brigata
Nera. (Vite Spezzate n. 14247)
154) TORRE ELISABETTA in LAIOLO,
mancano dati anagrafici, fucilata assieme al marito Laiolo Giovanbattista da
elementi partigiani il 10 Gennaio 1945 nel territorio del comune di Cravanzana.
Cfr. quotidiano “Mondo Nuovo” del 02/04/1948. Altra fonte la dà uccisa a Vaglio
Serra (AT) nel Febbraio del 1945, Cfr. quotidiano “L'Unità” del 30/01/48. (non
presente in Vite Spezzate)
155) TOSCANO GIUSEPPINA ANGELA, di
Giuseppe, n. a Cavour il 11/04/1926, ivi residente, casalinga, fucilata perché
“delatrice”, sepolta nei pressi del Villar di Bagnolo" Cfr. "Registro dei
giustiziati" - 103° Brigata Garibaldi “Nannetti”. (Vite Spezzate n.
14455)
156) TOSO ELENA CATTERINA ved.
TOPPINA, di Giovanni Battista, n. a Canale il 12/08/1887, residente a
Torino, casalinga, soppressa con Seimandi Giacomo da elementi partigiani agli
ordini di Roberto Chiabrando, nel Settembre del 1944 sembra per una
contestazione su una requisizione di uova, Cfr. quotidiano Gazzetta del Popolo
del 26/03/53, il sanguinario comandante partigiano Roberto Chiabrando sarà fatto
fucilare dagli stessi partigiani nel Febbraio del 1945. (Vite Spezzate n.
14484)
157) TROSSARELLO ARMIDA in ZOPPA,
nata a Canelli (AT) di anni 33, fermata da partigiani il 10 Maggio 1944 a Santo
Stefano Belbo, trattenuta una quarantina di giorni dal comandante partigiano E.
G.”Lupo” della 99° Brigata che ne abusò liberamente, quindi il 28 Agosto
soppressa dal partigiano T.T. nel territorio del comune di Feisoglio e
seppellita a fior di terra. I partigiani responsabili erano gli stessi che
avevano assassinato Casali Maria con la figlia Anzola Francesca nel Gennaio del
1945 Cfr. Sentenza della Corte di Assise di Cuneo del 24/06/1955 (non presente
in vite spezzate)
158) VALLAURI ANITA MARIA, di
Bartolomeo, nata a Chiusa Pesio il 05/09/1887, ivi residente, benestante,
(figlia del Medico di Dronero e responsabile della locale colonia Elioterapica),
prelevata e soppressa da elementi partigiani nel territorio del comune di Chiusa
Pesio il 6 Aprile 1944. “… confessata dal parroco della frazione e fucilata
al cimitero di San Bartolomeo, la salma traslata nei giorni seguenti al cimitero
di Chiusa Pesio, condannata a morte dall'avvocato Dino Giacosa, dal Ten.
Sacchetti e dal Ten. Vallero”, cfr. "Chiusa Pesio Partigiana" di A.
Pellissero, p. 51. (Vite Spezzate n. 14666)
159) VALORZI TERESA, di Natalino,
nata a Mango il 04/02/1926, residente ad Asti, casalinga, soppressa da elementi
partigiani nel territorio del comune di Mango in data imprecisata del 1945. Cfr.
Lino Toselli, Memorie, dattiloscritto (Vite Spezzate n. 14716)
160) VARESIO ERMINIA EMILIA
GIUSEPPINA, di Ernesto, n. a Torino il 17/07/1912, residente a Cuneo,
casalinga, uccisa da partigiani con la sorella Teresa il 4 Maggio 1945,
prelevate e portate a Roata Lerda, Tetto Beccaris ed uccise in un campo di grano
con un colpo alla nuca dal partigiano Sabino Bellone, la loro pasticceria in via
Armando Diaz fu saccheggiata come la loro casa. Cfr. memorie Toselli,
dattiloscritto. (Vite Spezzate n. 14741)
161) VARESIO TERESA ADALGISA
GIOVANNA, di Ernesto, n. a Torino il 20/02/1908, residente a Cuneo,
casalinga, uccisa con la sorella Erminia. (per le circostanze vedi Varesio
Erminia) (Vite Spezzate n. 14742)
162) VIALE ANNA LUCIA, di Giobatta n.
a Roccasparvera il 21/09/1919, residente a Roccavione, casalinga, soppressa,
dopo essere stata violentata, da elementi partigiani il 3 Marzo 1945 e sepolta
al cimitero di San Giacomo di Boves con altre 5 persone e due soldati tedeschi.
Cfr. Registro parrochiale di San Giacomo di Boves in E. Zucconi, “Boves
1943-1945 Venti mesi difficili”, p. 141. (Vite Spezzate n. 14848)
163) VIGLIZZO GIUSEPPINA, di
Giobatta, nata a Murialdo (SV) residente a Sanremo, di anni 28, prelevata da
elementi partigiani appartenenti alla 6° Brigata Garibaldi “Astengo” assieme al
padre e soppressi in località Gioia di Castelnuovo di Ceva il 27 Gennaio 1945.
Cfr. Sentenza della Corte di Assise di Cuneo del 06/06/1959. (non presente in
Vite Spezzate)
164) VOARINO CAROLINA FELICINA, di
Giovanni, nata a Mombarcaro il 23/05/1899, residente a Murazzano, casalinga,
prelevata da elementi partigiani da Murazzano perché sospettata di spionaggio il
21 Maggio 1944 e soppressa nel territorio di quel comune il il 24 Maggio 1944.
Cfr. Biglietto Urgente di Servizio della Questura di Cuneo del 29/05/1944 al
Ministero degli Interni; Notiz. GNR-CN del 03/06/1944 (Vite Spezzate n.
15095)
Notizie tratte da "donne nella tempesta"
La monotona litania delle accuse, "spionaggio" "collaborazionismo", induce alla conclusione che, visto il numero delle vittime, la causa partigiana fosse tutt'altro che popolare...purtroppo e' evidente che essa copriva violenze private prepetrate con la prospettiva dell'impunita' e, addirittura, della glorificazione nella retorica antifascista. Una tara, questa del considerare la realta' un'opinione, che a tutt'oggi affligge ancora la nostra Italia ove si ama professare in pubblico la cultura della legalita' ma si tributa, in privato, un incoffessabile culto alla furbizia, alla scaltrezza, al disprezzo del bene comune. Penso, per essere chiaro, alla nostra politica, per la quale la realta' resta, ancora, un'opinione.
RispondiEliminaSalve,
RispondiEliminale guerre civili sono tutto questo che state raccogliendo, benché siate sbilanciati a favore del fronte fascista, la nostra guerra civile ha avuto la vittoria della democrazia grazie alle forze partigiane, piaccia o no la nostra repubblica è risorta su quelle macerie, anche se intrise di sangue ingiusto: sono le guerre, tanto scrissero le sentenze di assoluzioni che riportate stupefatti. Impegniamoci per la pace, non rielaboriamo vendette astoriche, o volete l'elenco del sangue fascista di 20 anni di regime?