La
Festa della donna
L’8 marzo prossimo
venturo è la Festa della Donna, ci saranno le solite manifestazioni con
distribuzione di mimosa, le cene serali tra donne magari con spettacoli per
sole donne, ma, al di là di queste esteriorità cosa è stato realmente fatto,
nella società attuale, per migliorare la condizione femminile in Italia , e
cosa in Europa o nel mondo ? L’ultima donna bruciata sul rogo fu la Svizzera
Anna Goldi nel 1782, con l’accusa di stregoneria e l’ultima presunta strega ad
essere condannata, da un tribunale di soli uomini ovviamente, fu Bridget Cleary a Londra nel 1895.
A tutt’oggi la donna in
moltissimi paesi è in tenuta condizione di inferiorità, brutalizzata, lapidata
con l’accusa di adulterio, non le viene consentito di proseguire gli studi e
quindi di evolversi, non può guidare l’auto, deve indossare il velo o il
burqua, è costretta a procreare a ripetizione, in India lo stupro è una pratica
frequentissima e ammessa dalla cultura locale, in Pakistan o altri paesi simili
la donna che rifiuta un corteggiatore è sfregiata in viso con l’acido, le
adolescenti sono concesse in spose a uomini anziani purchè ricchi, le
mutilazioni genitali vengono effettuate in moltissimi paesi africani ed arabi devastando
le donne che le subiscono e condannandole ad una vita infelice. La donna è percepita
come merce di scambio e le poche donne che svolgono lavori come giornaliste,
insegnanti, manager , blogger e che hanno gli strumenti culturali per
denunciare quello che accade sono perseguitate, imprigionate e condannate dai
regimi teocratici quando non vengono linciate dal popolo bue.
In Italia l’uomo che sente
minacciato il suo ruolo di padrone nei confronti della donna reagisce
violentemente ed è stato coniato il neologismo di “femminicidio”per definire
questo delitto contro la vita delle femmine, che purtroppo avviene con cadenza
impressionante : donne di ogni età che spariscono, vengo uccise, seviziate,
stuprate a centinaia ogni anno e sono solo i casi portati alla luce, ecco un
breve elenco del 2014 desunto dai media :
Veronica Valenti, assassinata a
fine ottobre con 60 colpi di arma da taglio dall’ex fidanzato senegalese, Sonia Trimboli di Milano, strangolata con un laccio
dal fidanzato 42enne Gianluca Gerardo Maggioncalda, Angelina Butera e la
figlia Concetta Traina di
San Giovanni Gemini assassinate con colpi di arma da taglio dal fidanzato 30enne
Mirco Lena forse per gelosia, Alessandra di 34 anni, originaria di
Subiaco ma residente ad Alatri, viene assassinata dal marito, ad agosto nel
Potentino, muoiono Maria Stella Puntillo e i
figli Luca e Chiara per mano del pensionato
65enne Vito Tronnolone, la 36enne Maria Ton, Rumena viene uccisa in
provincia di Siracusa nel mese di giugno a colpi di piccone dal compagno George
Florian , ad aprile risale l’omicidio di Giuseppa Corvi, originaria di Terni, uccisa a
martellate dall’ex marito Franco Rinaldi, a
marzo perde la vita la 71enne Carla Barghini, strangolata dal marito Mauro, A Monasterace, Giuseppe Pilato (30 anni)
spara a Mary Cirillo (31 anni) al termine di una lite, i quattro figli sono
presenti al momento dell’omicidio, Salvatore Iemma, 47 anni alle 23 esplode tre colpi di pistola contro la ex
moglie, Antonietta Romeo,
40 anni, uccidendola nella sua casa di Sarzana (La Spezia), Jennifer Miccio,
di 30 anni, di Vernio (Prato), viene trovata morta sulla riva del lago di Bilancino, nel comune di Barberino del Mugello (Firenze). L’assassino sarebbe Daniele Baiano, un artigiano
di 34 anni, a Vernio, il quale si
impicca successivamente in un capannone dove lavorava saltuariamente, Ilaria Abbate, 24 anni, colpita alla testa da un colpo di pistola dall’ex compagno, Riccardo Bazzurri, poi suicida, la donna sopravvive in coma per un mese e poi muore, Angela Mihaela
Balaie ferita dal marito a Marina Palmense
ricoverata
in gravissime condizioni. I casi nel 2012 sono stati 157, 179 nel 2013 con una
media di una vittima ogni 2 giorni. Uno dei motivi , forse il principale, che
spinge l’uomo ad assassinare la donna è che lei , dal suo punto di vista è
colpevole “di decidere”, basta questo semplice motivo per innescare un
omicidio. Fintanto che non verrà cambiata radicalmente la concezione che l’uomo
ha della donna avverranno sempre questi crimini orrendi.
Roberto Nicolick
Nessun commento:
Posta un commento