L'omicidio di Bianchi
Umberto e Francia Ferdinando
E' il 27 aprile 1945,
quando qualcuno trova due corpi sul sovrapasso della Servettaz Basevi
che da Corso Colombo supera il tetto della fabbrica omonima e porta
attraverso delle scale alle spiagge dove vi sono i Bagni Wanda, Nilo
etc molto frequentate dai Savonesi.
I cadaveri in oggetto
appartengono a Bianchi Umberto e Francia Ferdinando, ammazzati a
colpi d'arma da fuoco. Si tratta di una delle tante esecuzioni
sommarie molto in voga in quel periodo. Chi sono queste vittime ?
Bianchi è un appartenente alle Brigate Nere di Genova, nativo di
Mondovì, di anni 36, Francia Ferdinando di anni 40, nato a Rosignano
( Alessandria ) meccanico ucciso non si sa per quale motivo.
Quel sovrappasso era
molto usato per le esecuzioni sommarie in quanto fuori vista dalla
strada, inoltre mentre in quel sito si sparava, qualcuno della banda,
poteva impedire l'accesso alle due estremità del sovrappasso.
Da ragazzino, abitando in
Via XX settembre, attraversavo in estate , molto spesso, quel
sovrappasso, facevo una trentina di scalini a salire, passavo sotto
il sole cocente, in quel corridoio recintato da reti metalliche e
scendevo sulle spiagge dopo un'altra trentina di gradini. Avevo
notato dei fori, una dozzina circa, sul muro laterale ma non vi avevo
dato importanza.
Ricordo gli operai della
Servettaz Basevi che seduti sui primi scalini lanciavano delle
occhiate furtive sotto le gonne delle ragazze che salivano per andare
alla spiaggia.
In quella grande fabbrica
c'era anche una sezione di infermeria e ne ho un ricordo molto vivo,
spesso da essa si affacciava un tizio che dalla testa e dalle
braccine poteva essere definito affetto da nanismo, questo soggetto
al passaggio di qualche donna, urlava delle oscenità accompagnate da
gesti molto significativi.
La cosa andava avanti da
settimane, poi , un giorno, mio padre andò ad aspettarlo all'uscita
della fabbrica e il nano non si affacciò più alla finestra
dell'infermeria. In seguito la fabbrica fu demolita e anche il
sovrappasso venne tirato giù, ora al posto dei capannoni industriali
c'è una grande area verde con aree canine e spazi con giochi per
bimbi e nella zona a ponente una grande piscina coperta. Ben pochi
sanno cosa c'era lì e soprattutto cosa vi accadeva dopo il 25 aprile
del 45.
Roberto Nicolick
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