L'omicidio dell'operaio
Alfredo Simoncini
1944
San Damiano D'Asti
Alfredo Simoncini era
ventenne un operaio della FIAT grandi motori di Torino, avendo avuto
sentore della chiamata alla leva e non volendovi aderire, decide di
raggiungere una formazione partigiana sui monti ed evitare così la
chiamata alle armi. Su consiglio di un capo tecnico della Fiat suo
amico, si mette in bicicletta per raggiungere Agliano D'Asti dove
c'era un suo ex collega che lo avrebbe aiutato a contattare i
partigiani ed entrare nella resistenza.
Simoncini riusciva a
raggiungere San Damiano , qui veniva fermato presso un posto di
blocco, da una pattuglia di partigiani e dopo l'esame dei suoi
documenti personali era lasciato proseguire. Pochi chilometri dopo
incappava in un secondo posto di blocco alla cui guardia c'erano
Alessandro Castagno di anni 30 di San Giovanni di Luserna e Albino
Capello di 56 anni di Torre Pellice, i due da questo posto di blocco
il povero Simoncini ne usciva morto, colpito mortalmente da una
raffica di mitra.
due partigiani
responsabili della sua morte, interrogati in seguito, affermavano
che Simoncini aveva con sé materiale di propaganda della RSI, cosa
molto improbabile visto che il giovane voleva entrare a fare parte
della resistenza, sempre a loro dire, una volta scoperto il
materiale propagandistico Simoncini avrebbe tentato la fuga,
costringendoli a colpirlo. La dinamica del fatto non era
assolutamente convincente. .
Solo nel 1953 ci fu una
fase istruttoria processuale, con il rinvio a giudizio di Castagno e
Capello ed emerse che il povero giovane era stato ucciso senza alcun
valido motivo, anzi fu lo stesso giovane a chiedere di essere
accompagnato al comando partigiano per dimostrare che voleva solo
aggregarsi la formazione di Agliano e che addosso non aveva alcun
materiale di propaganda fascista, tesi avvalorata dalle testimonianze
della prima pattuglia che fermò Simoncini prima del Castagno e del
Cappello.
L'istruttoria inoltre
rilevò che prima di essere ucciso Simoncini venne preso a pugni e
calci e fatto spogliare. I due partigiani a questo punto vennero
rinviati a giudizio presso la Corte di Assise di Asti.
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