martedì, settembre 24, 2024
L’immorale dibattito sull’Ucraina, e la resa di fronte ai crimini di Putin ( articolo tratto da Linkiesta di C. Rocca ) La Russia lancia migliaia di missili, droni e bombe sui civili ucraini, e i quaquaraquà italiani straparlano che è meglio costringere Kyjiv a difendersi con le braccia legate dietro la schiena. I criminali russi hanno puntato e centrato un ospedale a Kharkiv, subito dopo aver preso di mira e colpito altri obiettivi civili a Odesa. Poi hanno lanciato missili sulle case di Kryvyy Rih e di Dnipro. Morti e feriti, persone normali dilaniate nel sonno. Ogni giorno, da trentuno mesi consecutivi, la notizia è sempre la stessa: ferocia belluina dei russi, resistenza ammirevole degli ucraini, e chiacchiera vigliacca degli europei. Fin dall’inizio dell’invasione, l’Italia ha partecipato alla grande gara di solidarietà nei confronti dell’Ucraina, del resto al governo c’era Mario Draghi e non più il gagà che pochi mesi prima aveva sinistramente fatto sfilare l’Armata Rossa sul territorio italiano, mentre gli italiani erano costretti in casa dal lockdown. Era la stessa Armata Rossa che da lì a poco avrebbe devastato città, massacrato civili, scavato fosse comuni, approntato gulag del XXI secolo e minacciato il mondo libero. Era la stessa Armata Rossa che aveva sventrato la Siria, piallato la Cecenia, occupato illegalmente la Georgia, la Crimea e il Donbas. la settimana scorsa, la Russia ha lanciato sull’Ucraina trenta missili, quattrocento droni, e più di novecento bombe, e ha ucciso trentuno civili e ferito duecento persone. le vittime, sarebbero state di più se gli ucraini non fossero riusciti a distruggere due depositi di armamenti in territorio russo, con quel tipo di operazione militare che le anime belle vorrebbero impedire alle forze armate ucraine. gli ucraini chiedono di potersi difendere colpendo le basi militari russe da cui partono gli attacchi russi ai civili ucraini, ma la politica italiana alla (quasi) unanimità spiega che non è il caso, meglio che Putin resti libero di bombardare le città e gli ospedali in modo da piegare la schiena degli ucraini, piuttosto che rischiare che gli ucraini depotenzino il complesso militare criminale con cui Putin deliberatamente commette crimini contro l’umanità.
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