Noce
Nel corso della stesura
del mio prossimo libro mi sono imbattuto all'Archivio di Stato di
Savona, in un fascicolo redatto nel 1953, dalla Direzione della P.S.
presso la Prefettura di Savona , in esso si parla diffusamente di un
soggetto che ho trovato in alcuni documenti inerenti l'omicidio del
Commissario Amilcare Salemi, avvenuto a Savona nel periodo post
insurrezionale.
Salemi fu ucciso con un
colpo di pistola alle spalle mentre cenava in un ristorante savonese
e , caso strano, c'era un altro commensale in quel locale, proprio la
persona di cui si tratta nel rapporto, che poco prima dell'omicidio,
fece una telefonata e quindi si allontanò molto velocemente dal
locale pubblico, lasciando solo e indifeso il Commissario di cui egli
era un dipendente presso la Questura di Savona che in quel breve
periodo era inquinata da diverse decine di poliziotti ausiliari,
leggi ex partigiani comunisti, e la persona che si allontanò dalla
sala da pranzo era proprio uno di questi, che il Commissario doveva a
breve esaminare per compiere una attenta opera di pulizia.
Secondo il rapporto della
Direzione Generale della PS questo personaggio non era proprio un
pacifista ma anzi al contrario aveva, almeno secondo il rapporto
sterminato o permesso lo sterminio di circa duecento persone.
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