Questo foglio de IL LAVORATORE , organo
ufficiale del PCI a Trieste, nel dicembre del 1944, pubblica un
articolo titolato “ AUSILIARIE” i toni sono da tardo medioevo, da
maschilismo becero quando descrive le ausiliarie con la loro
“attillata uniforme”, usa un razzismo regionale quando descrive
le ausiliarie che parlano con “accento meridionale”, ritorna ad
essere violentemente maschilista quando afferma che “insozzano le
nostre strade”, “offendono la morale della nostra città”, e
gioisce quando il “vero popolo Triestin quando le vede passare
queste ausiliariele qualifica ad alta voce con un nome tutt'altro che
onorifico per la morale femminile”.
Mentre l'estensore di questo
articoletto della cippa, offende le ausiliarie, dimentica che nel
1943, quindi prima, i feroci partigiani slavi di Tito hanno infoibato
allegramente migliaia di Italiani e dopo nel 1945, sempre gli stessi
assassini Slavi in un luogo molto vicino a lui, hanno continuato nella loro opera di pulizia etnica,
solo che in più, hanno infoibato anche molti partigiani comunisti,
unicamente perchè erano di nazionalità Italiana.
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