Il nostro agente segreto
di Genova
Quando si pensa ad un
agente segreto, o per lo meno allo spionaggio in genere, si pensa
subito a 007, alla CIA o al KGB, pochi sanno che il Regime Fascista o
meglio la Presidenza del Consiglio, ebbe nei suoi ruoli, dal 1928 un
agente segreto di tutto rispetto che inanellò una serie di successi,
dovuti soprattutto alla sua grande abilità nel saper mentire e nel
sapersi infiltrare tra le file nemiche e creare notizie false tese a
sviare le attività militari nemiche.
Quest'uomo, Luca Osteria,
classe 1905, nato in una casa di una creuza, Salita degli angeli, che
iniziava di fronte alla chiesa di San Teodoro a Genova, proveniva da
una famiglia meridionale di umili origini, frequenta il corso
sottufficiali della Regia Marina, ha una innata intelligenza,
all'anagrafe era Luca Osteria ma bisogna ricordare che negli anni
successivi , ebbe anche altri alias corrispondenti ad altrettante
personalità, Ugo Modesti, Umberto Upentik, Giovanni Parodi,
Osteria ha il sogno di
fare l'agente segreto e ci riesce nel 1928, in un modo tutto
Italiano, attraverso una raccomandazione addirittura di Costanzo
Ciano , parente di Galeazzo Ciano genero di Mussolini. Costanzo Ciano
era un potente ammiraglio di cui il sottocapo Luca Osteria era
l'attendente, l'alto ufficiale comprese le potenzialità del giovane
marinaio e lo raccomandò.
Attraverso questa
presentazione entra nello spionaggio politico, e riceve l'incarico di
raccogliere informazioni su coloro che non essendo d'accordo con il
Regime riparano all'estero , in particolare il Club de marins, un
covo di fuoriusciti comunisti che facevano attività di propaganda e
stampavano materiale da inviare in Italia.
Osteria dai modi eleganti
e miti, va in Francia a Marsiglia, proprio nel Club de marins, da li
riesce a collegarsi sotto mentite spoglie ad una S.M.S. La branca
Marinara comunista di Genova, addirittura riesce ad infiltrasi in
un congresso del partito comunista a Berlino come delegato e in tale
veste fa un'ottima figura pur non avendo grandi titoli di cultura, a
Parigi ha modo di conoscere e di carpire la fiducia di Togliatti che
rimase conquistato da questo giovane entusiasta. La sua opera di
penetrazione all'interno delle organizzazioni comuniste fu un danno
enorme per i marxisti, con arresti a Genova che ovviamente furono
collegati alla attività di Osteria..
In seguito, grazie alle
rivalità interne dei servizi informazioni fascisti, il Dottor Ugo fu
individuato dai comunisti che pubblicarono la sua foto ed il suo nome
sull'Unità, in pratica un most wanted e quindi la sua copertura era
saltata, rendendolo pericolosamente visibile.
Compie una altra
spericolata missione in Australia , identifica e rapisce un Italiano
dissidente, tale Pagnotti, che progettava un attentato a Mussolini ,
lo trasferisce via nave in Italia e sventa questa azione.
Inizia la seconda guerra
mondiale e Osteria entra nell'OVRA, organizzazione vigilanza
repressione antifascista, almeno questa fu una dei significati
dell'acronimo, comunque anche qui Osteria si fa notare per competenza
e intelligenza, non è un torturatore ma un vero e proprio cervello,
versato allo spionaggio, alla intossicazione del nemico, alla
infiltrazione e alla organizzazione di reti spionistiche fuori e
dentro al territorio nazionale, anzi fa parte del settore missioni
estere e infatti riesce ad entrare in nazioni che fanno parte della
coalizione alleata belligeranti contro l'Italia e raccogliere
informazioni utili all'Asse . Insomma una persona all'avanguardia che
agisce nell'ombra senza fare trapelare nulla ne prima ne dopo delle
sue azioni, un vero professionista dello spionaggio.
Famosa fu la sua
iniziativa di creare una rete spionistica assolutamente farlocca con
degli agenti operativi chiamati tigrotti e in seguito cuccioli,
l'organizzazione fu chiamata in modo melodrammatico terzo fronte,
fece credere ad uno dei migliori servizi segreti del mondo, quello
Britannico, che invece questa rete esisteva realmente, riuscì a
beffare così bene gli Inglesi da fare eseguire da loro diversi lanci
di materiale destinato a questa organizzazione fantasma , invece
tutto il materiale cadde nelle mani del suo servizio informazioni , i
lanci di materiale avvenivano sulla costa tra Savona e Finale Ligure
o anche attraverso un sottomarino della Royal Navy che lasciava dei
contenitori impermeabili ancorati a dei gavitelli.
Per questa beffa gli
Inglesi giurarono di prenderlo appena possibile.
Osteria non si fidava
assolutamente degli altri enti di polizia segreta di Mussolini e
spesso operava alla completa insaputa degli alti comandi in cui non
riponeva alcuna fiducia. Grande estimatore dei valori di Italianità,
al di fuori dalla politica, dopo l'otto settembre 1943, fu richiamato
in servizio ma alle sue condizioni, volle formare una squadra di
collaboratori tutti suoi ex colleghi della P.S. uomini di cui
conosceva a la piena attendibilità e competenza e iniziò ad
operare, tuttavia nonostante fosse alle dirette dipendenze delle SS,
si rese conto della mediocre professionalità di questo corpo nello
spionaggio, e decise di prendersi la massima autonomia lavorando a
tutto campo. Prima riuscì a avere credibilità presso i Tedeschi,
fingendo un ritrovamento di una ricetrasmittente alleata in un casale
diroccato, in realtà fu una scenetta da lui stesso pilotata per
guadagnarsi il plauso degli ufficiali tedeschi.
Era di stanza a Milano
presso un Hotel, il Regina, in quel contesto aveva, per il grado, che
rivestiva e per il suo essere pragmatico, un osservatorio
privilegiato sulle varie fasi della guerra e una capacità di
giudizio che trascendeva una appartenenza politica, aveva capito dai
rapporti riservati che la guerra era persa. Scelse sempre di condurre
egli stesso gli interrogatori agli intellettuali e alle personalità
antifasciste con cui riuscì a mantenere un rapporto sul piano umano
e di empatia evitando qualsiasi violenza anche perchè Osteria aveva
capito come sarebbero andate le cose nel prossimo futuro e forse
voleva cadere in piedi.
Ebbe un incontro con un
prigioniero , Ferruccio Parri che in seguito sarebbe diventato primo
ministro del governo di liberazione nazionale, questo colloquio lo
convinse a riallacciare con gli Inglesi, che non avevano dimenticato
il tiro mancino che Osteria gli aveva giocato con Terzo Fronte, fu
invitato a cena in Svizzera, da un esponente della intelligenze
britannica, Mac Caffery, drogato e rapito, finì la guerra in
prigionia in un campo di prigionia Britannico in Sud Italia, e a
guerra terminata potè tornare .
Grazie al colloquio con
Parri, il Dottor Ugo, salvò dal campo di concentramento numerosi
antifascisti e fece espatriare fra gli altri Indro Montanelli
Fondamentalmente Osteria
più che fascista era un amante dell'avventura, della cappa e spada,
degli intrighi, marcatamente anticomunista, avvicinato in seguito
dai servizi Italiani appena ricostituiti nel 1954 organizzò e diede
impulso ad una rete di servizi poi alla fine decise che era venuto
per lui il momento di lasciare e dedicarsi ad una attività di
piccolo imprenditore, recuperi navali all'interno del porto di
Genova, si spense a Genova la sua amata città nel 1988 dopo una
vita spesa all'insegna dello spionaggio moderno.
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