domenica, giugno 29, 2025
Arrigo Molinari Ex funzionario di polizia 28 settembre 2005 Andora Andora, complesso residenziale Ariston, un tranquillo agglomerato di bungalows, di proprietà di un ex funzionario della polizia, il Questore a riposo Arrigo Molinari, è notte quando un ladruncolo tenta di introdursi nella direzione del villaggio turistico. Il ladro conosce perfettamente la topografia dell’interno, visto che ci ha lavorato come cuoco, spera di trovare dei soldi, non è la prima volta che entra di soppiatto senza essere mai visto. Inoltre sa che non esiste servizio di sorveglianza. C’è solo un vecchio signore che dorme all’interno della struttura turistica Arrigo Molinari che in teoria dovrebbe essere nel sonno più profondo, ma solo in teoria, infatti Molinari dopo aver subito due furti è in stato di allerta. Molinari è un vecchio poliziotto non dorme, anzi sta alzato ben vigile e presente a sé stesso. Il ladro per introdursi all’interno, afferra un cric e rompe un vetro. Il rumore del vetro infranto allarma Molinari che si dirige verso la sorgente del rumore. Il ladro si trova di fronte l’ex funzionario, che forse lo riconosce. Iniziano a lottare, Molinari ancora abile nel corpo a corpo, afferra al collo il ladro che inizia a trovarsi in difficoltà, afferra la prima cosa che trova a portata di mano, un coltello e colpisce mortalmente il suo antagonista che crolla a terra in un lago di sangue. Quindi il ladro fugge dal residence. In seguito confesserà al suo legale e si consegnerà spontaneamente . E’ un aiuto cuoco di Toirano che aveva già lavorato al residence e voleva ancora rubare come d’altra parte aveva già fatto altre volte. Affermava di cercare delle armi che sapeva essere in possesso dell’ex Questore, ma gli è andata male o meglio è andata molto male a Molinari che è morto per due fendenti di cui uno al collo che non gli ha dato scampo. Tutto sembra quadrare ma forse è meglio esaminare le caratteristiche della vittima e a questo punto nascono delle perplessità, molto, molto forti. Arrigo Molinari era un super investigatore, non solo preparatissimo dal punto di vista tecnico e professionale ma era anche un servitore dello Stato o meglio della ragion di Stato. Commissario a San Remo per una quindicina d’anni, vice questore nel capoluogo Ligure e Questore a in Sardegna a Nuoro, quindi agente operativo dell’Ufficio Affari Riservati presso Il ministero a Roma, Direttore della Scuola di Polizia di Ventimiglia, negli anni 50 indagò sull’O.A.S. l’organizzazione dell’esercito segreto, contribuì a bloccare il clan del marsigliesi che stava infiltrandosi in Nord Italia compiendo rapine particolarmente violente e sanguinarie, poi si trovò a confrontarsi con il fenomeno emergente delle Bierre, perseguendo Senzani e Fenzi, allora docenti universitari di rilevo. Poi, ci fu il caso Tenco, il cantante che si sarebbe suicidato con un colpo di pistola in albergo a San Remo per non essere stato ammesso alla finale del festival, quello che non convinse l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori, fu la serie di strani spostamenti del cadavere tra l’obitorio e l’albergo. Molti trovarono improprio e strano che un uomo di grande esperienza ed intelligenza come Molinari, facesse una fine simile, fu come se un testimone scomodo di quasi mezzo secolo di indagini venisse tolto di mezzo, in un modo troppo veloce e repentino. Inoltre pare che la vittima avesse a suo tempo aderito alla Loggia P 2 . Arrigo Molinari era anche il personaggio che aveva, quando "regnava" a Genova, libero accesso alla redazione di un grande quotidiano locale e negli anni successivi anche nella redazione, dello stesso giornale, di Savona. In queste sue frequentazioni aveva lo strano hobby di registrare le sue conversazioni con i redattori del giornale. Pare che le registrazioni finissero in un dossier a futura memoria, si era negli anni 80, ai tempi dell’affare Teardo .
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