domenica, giugno 29, 2025

Barbara Calvo 21 anni 19 dicembre 2000. Barbara Calvo è una bellissima ragazza bionda di 21 anni, con un bel sorriso, di Albenga località Campochiesa, scomparsa da casa senza lasciare traccia, viene trovata da una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Pieve di Teco, il 1 gennaio 2001, ai piedi del viadotto Trexenda, al passo Cesio presso Pieve di Teco, a poca distanza dalla carcassa della sua auto precipitata, una polo grigia , e lei a breve distanza dal mezzo. Non vi sono segni apparenti di violenza. La ragazza uscita di casa dalla casa della famiglia con cui viveva a Campochiesa, sarebbe dovuta tornare nel giro di pochi minuti ma invece non è tornata, aveva lasciato a casa gli occhiali e il liquido per le lenti a contatto quindi stava per tornare, i suoi genitori erano usciti a mangiare una pizza con l’accordo di vedersi tutti assieme in casa. Poi più nessuna notizia e appena la famiglia denuncia la scomparsa, la zona viene battuta alla sua ricerca , anche un elicottero si alza in volo per effettuare delle ricerche in volo, era stata cercata ovunque anche attraverso una nota trasmissione televisiva che si occupa di persone scomparse, centinaia di manifesti stampati dal babbo tipografo, con la foto del suo viso erano stati affissi ovunque in Liguria senza alcun risultato tangibile. Tuttavia alcuni fatti fanno nascere delle perplessità , la famiglia durante le ricerche ricevette delle telefonate minatorie, il corpo della vittima venne ritrovato quasi composto a breve distanza dal rottame dell’auto, una Volkswagen Polo targata SV 435494, come se fosse stato posato lì, per poter cadere nel vuoto l’auto avrebbe dovuto attraversare una stretta apertura nel guardrail e poi precipitare nel vuoto, insomma una azione abbastanza complicata per chi volesse suicidarsi .Il 26 dicembre un testimone avrebbe visto la ragazza parlare con un uomo, sempre sulla Statale 28, l’atteggiamento dell’uomo era minaccioso, tuttavia il testimone non si fermò e proseguì per la sua strada e sempre lo stesso giorno due bracconieri avrebbero visto l’auto già nel dirupo. Per gli amici e i genitori barbara era una ragazza vivace e con tanta voglia di vivere, che mai e poi mai avrebbe solo pensato al suicidio, era anche entusiasta per il nuovo lavoro che aveva trovato. Una delle ipotesi che si fa è che possa essere incappata in qualcuno che le abbia fatto del male e poi abbia deciso di inscenare un suicidio. Di questo caso, tuttora irrisolto si è anche occupata la trasmissione “Chi l’ha visto “.

Nessun commento:

Posta un commento

Vincenzo Bertolotto 80 anni 6 dicembre 1980 Regione Pineo, Ceriale Vincenzo Bertolotto era un tranquillo pensionato ottantenne, viveva solo nella sua modesta casa di campagna in regione Pineo n. 2 a Ceriale proprio accanto alla strada che corre parallela alla ferrovia, verrà trovato morto con il cranio fracassato nella regione occipitale sinistra da un corpo contundente e con varie ecchimosi dovute a molte percosse. La casa è stata passata al setaccio dall’omicida che ha cercato ovunque anche sventrando i materassi e mettendo tutta la casa a soqquadro, il corpo della vittima era nella camera da letto a terra in posizione prona. Qualche giorno prima il Bertolotto era stato visto frequentare una osteria in compagnia di un amico , Carlo Michero un quarantasettenne appartenente ad una nota famiglia di Albenga da cui si è staccato. Il Michero attualmente non ha un lavoro stabile e ha un aspetto trasandato.Entrambi in quella occasione avevano bevuto abbondantemente. Il suo cadavere è stato anche riesumato per determinare il suo gruppo sanguigno e per accertare le tracce biologiche dell’assassino, rimaste sotto le unghie del Bertolotto che si sarebbe difeso dall’aggressione ingaggiando una feroce colluttazione con il suo assassino che secondo una segnalazione anonima sarebbe proprio il Michero senza fissa dimora. Interrogato, non avrebbe saputo presentare un alibi per l’ora e il giorno del delitto, inoltre presentava numerose escoriazioni al viso e avrebbe avuto vistose macchie di sangue sui pantaloni. Sono stati sequestrati un paio di scarponi la cui suola è stata comparata con un’orma trovata su un cuscino che sarebbe stato premuto sul viso di Bertolotto.