NICOLICKBLOG
ILLUMINA L'OSCURITA'
mercoledì, luglio 09, 2025
Decisione storica, ma la meno tardiva: la corte ha dichiarato la Russia colpevole dello schianto del Boeing malese nel 2014. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha attribuito per la prima volta la responsabilità diretta alla Russia per l'incidente del Boeing 777 della Malesia nel Donbass del 2014. La Corte ha stabilito che Mosca controllava i militanti nell'Ucraina orientale, conduceva una campagna di disinformazione e ostacolava deliberatamente le indagini. Il tribunale ha sottolineato le restrizioni all'accesso al luogo dell'incidente, gli ostacoli al rimpatrio delle salme e le pressioni sui testimoni. Allo stesso tempo, la corte ha emesso una sentenza sulla denuncia dell'Ucraina contro la Russia e ha riconosciuto la responsabilità della Russia ai sensi di diversi articoli della Convenzione europea, tra cui le esecuzioni extragiudiziali, la soppressione della lingua ucraina, il rapimento di bambini ucraini nei territori occupati,
Hamas ha usato gli abusi sessuali come arma di guerra Le donne e le ragazze rapite il 7 ottobre cominciano a denunciare gli abusi sessuali. Si cerca di trovare il modo di perseguire il reato anche senza individuare chi lo ha materialmente fatto. Diventa un crimine di guerra 05:05 Matteo Alviti, inviato Tg1 Condividi Amid è la prima a denunciare gli abusi sessuali subiti dal suo carceriere a Gaza, una testimonianza straziante davanti al Consiglio di sicurezza dell'ONU che conferma sospetti e paure, rivelando al mondo le atrocità inferte da Hamas agli ostaggi, in particolare le donne catturate il 7 ottobre. Dopo di lei, altre trovano il coraggio di venire allo scoperto, come Noga Weiss, 18 anni. Il suo carceriere la minacciava, torneranno tutte a casa, ma tu resterai qui e darai alla luce i miei figli. Violenze documentate oggi dalle autrici israeliane del Dina Project sulla base di un esame delle prove raccolte al Nova Festival, dei racconti di chi è tornato dalla prigionia e anche dei testimoni che hanno assistito ai fatti. Hamas conclude il rapporto, si è avvalso della violenza sessuale come di un'arma di guerra, nell'ambito di una strategia che punta al genocidio e a terrorizzare la società israeliana. Il progetto vuole creare un fondamento legale che permetta di perseguire questo tipo di reali anche quando non c'è modo di risalire ai diretti responsabili. L'obiettivo oltre a fare giustizia è avviare le ferite emotive che continuano ad affliggere le vittime, anche molto tempo dopo la fine degli abusi.
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