domenica, ottobre 01, 2006














"Maria è ripartita per la Bielorussia". Lo ha annunciato un disperato Alessandro Giusto, padre affidatario della bimba al centro di un caso internazionale. "L'avete fatta morire" ha gridato l'uomo scagliandosi verbalmente contro la Bielorussia. La bimba sarà ora con ogni probabilità rimandata in un orfanotrofio, il solito gulag per piccoli indifesi, carne da macello per profitti internazionali. Per il rimpatrio lo stato baltico non ha atteso la sentenza della Corte d'Appello di Genova sul ricorso dei genitori affidatari. Si è insomma chiusa nel peggiore dei modi la vicenda della piccola Maria. La questione pare però non essere ancora del tutto chiusa. Bisogna denunciare la Bielorussia per abuso di potere e di crudeltà mentale e associazione a delinquere in omissione di presunti abusi contro l'infanzia, Maria e’ stata pesantemente traumatizzata e la sua volontà doveva essere rispettata e deve essere creduta fino a prova contraria. E' semplicemente indecoroso e crudele , ciò che sta subendo Maria, che chiede solo di dimenticare e rimanere tra persone che l'amano e che per lei hanno messo a rischio la loro stessa liberta’.Il governo Prodi si e’ reso complice complice di abusi e reati contro l'infanzia, compiacendo le richieste della Bielorussia. Mi vergogno profondamente di essere italiano.
Ora aggiungo, a quanto già detto in precedenza solo una cosa: scommetto che la bambina che in Italia ha fatto tanto clamore diventerà l’oggetto più richiesto dai numerosissimi pedofili che ogni giorno si nutrono dei bambini negli orfanotrofi bielorussi..

Roberto Nicolick
Consigliere Provinciale Lega Nord

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