lunedì, gennaio 01, 2007

PREGHIERA A BABBO NATALE




Caro Babbo Natale , ammesso che tu esista,
vorrei tu mi seguissi, per una giornata in quelli che un poeta chiama “i giardini che nessuno sa”.
Porta con te solo il tuo grande sacco ma prima svuotalo di ogni dono.

Partiamo da quelle corsie di ospedale dove la vita cerca ostinatamente un raggio di sole a cui afferrarsi per poter dire a tutti “hei ! ci sono anch’io”.
Andiamo ad incontrare quelle donne che aprono un cassonetto e per follia o disperazione lasciano lì la parte migliore di loro. Poi raccogliamo quel fagottino e permettiamogli di nascere una seconda volta. Sai conosco tante brave persone che fanno miracoli.
Vieni con me da quei ragazzi sconfitti dalla solitudine che ancora cercano in una siringa o in una pasticca, la via d’uscita dalla malinconia, imboccando invece un vicolo cieco.
Poi, se ti va, faremo un giro per il mondo. Partiamo dall’Africa dove la parola cenone di Natale suona alquanto anacronistica, dato che è Natale ogni qual volta si riesce a fare un pasto.
Poi accendiamo insieme un fuoco che scaldi i bimbi di strada della Romania o del Brasile. Questo deve essere un fuoco di vita e non un fuoco sparato dagli squadroni della morte.
Lo stesso fuoco di vita che accenderemo dentro quelle case dove c’è un bimbo che quando sente dei passi fuori dalla porta non freme dall’agitazione pensando che arrivi tu, ma trema dalla paura temendo che arrivi qualcun altro. Quando torneremo da questo viaggio il tuo sacco sarà pieno. lo chiuderemo per bene e lo butteremo via, magari sulla Luna. Solo allora avrà senso che tu parta per il tuo viaggio dispensando doni. Solo allora potremo ritrovarci nella gioia di un nuovo Natale.
Roberto Nicolick
Consigliere Provinciale

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