sabato, gennaio 12, 2008

FURTI NEI SUPERMERCATI


Furti nei supermercati, ammanchi da 3 miliardi di euro
Ogni famiglia "versa" 157 euro all'anno per compensare il taccheggio. A non passare dalla cassa soprattutto lamette da barba e parmigiano
Un bottino da 3,08 miliardi di euro in un anno: a tanto ammonta il valore delle merci sottratte da taccheggi ed errori amministrativi alla Gdo, la grande distribuzione organizzata, nel periodo compreso tra giugno 2006 a giugno 2007. Supermercati, ipermercati e centri commerciali hanno visto “svanire” dai loro scaffali l’1,5% di prodotti in più rispetto all’anno scorso, rispetto alla media europea che si limita a un +0,85%. A indignarsi per l’aumento dei furti non dovrebbero essere solo le grandi insegne della distribuzione, ma anche i consumatori: sono loro alla fine che pagano anche per chi non passa dalla cassa. Al punto che ogni famiglia, in un anno, versa un “extra” alla Gdo di circa 157 euro.



È questo il bilancio dell'edizione 2007 del “Barometro mondiale dei furti nel retail” commissionato da Checkpoint Systems e condotto dal Centre for retail research. L’indagine ha per la prima volta raccolto a livello mondiale i dati sulle perdite dovute a furti, frodi o danni in 820 grandi retailer di tutto il mondo. Il fatturato complessivo dei taccheggiatori è davvero sorprendente: quasi 696 miliardi di euro.A rubare in ipermercati o grandi magazzini sono soprattutto i clienti, colpevoli nel 50,8% dei casi. L’altra metà della torta se la spartiscono i dipendenti infedeli (28,4%), i fornitori (7%) e gli errori amministrativi, ai quali va attribuito il 13,8% delle perdite. Le regioni del nord (53,3%) sono quelle più colpite. Primato alla Lombardia, che registra ammanchi di merce per un valore di circa 720 milioni di euro. Seguono il centro (28,4%) e il sud (18,3%).La classifica degli oggetti più rubati non è per nulla scontata. Al primo posto, con il 22%, spiccano le lamette da barba (ogni 4 confezioni vendute la quinta non passa dalla cassa), seguite dalle costose cartucce d'inchiostro per stampanti (15%) e dall’italianissimo Parmigiano reggiano (10%). Nelle mire dei taccheggiatori anche cosmetici (+12,4%), superalcolici (+21,8%), abbigliamento griffato (+12,2), carne e salumi. In costante aumento anche i furti di carni e formaggi (+10,8%).Poco rubate le calzature, i giocattoli e - forse per un minore appeal - giornali e riviste.Nella classifica europea dei tassi di differenze inventariali più alti, l’Italia si pone al quarto posto. La maglia nera spetta alle Repubbliche Baltiche (Lituania, Estonia e Lettonia), anche se è il Regno Unito a segnare il valore delle merci sottratte più elevato, per un totale di quasi 5,6 miliardi di euro (1,34%).


TANTO PER RIMANERE A SAVONA, CONOBBI UN "SEGRETARIO POLITICO" CHE RUBAVA ALL'IPERCOOP, VENNE PURE SORPRESO DALLA SORVEGLIANZA , FERMATO E PERQUISITO DALLA POLIZIA DI STATO, IL SUO NOME RISULTA SUL VERBALE DELLA QUESTURA DI SAVONA. IL TIPO DOVETTE PAGARE PER NON ESSERE PROCESSATO CIRCA 1000 EURO.


Nessun commento:

Posta un commento