lunedì, marzo 03, 2008

COSE CHE ACCADONO IN ARABIA SAUDITA





Washington, 5 dicembre 2007 - Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, si è arrabbiato quando ha saputo della vicenda di una ragazza vittima di uno stupro in Arabia Saudita che è stata condannata al carcere e a 200 colpi di frusta per essere stata insieme a un uomo che non le era parente.


A una domanda sul caso durante una conferenza stampa, Bush ha dichiarato: "Il mio primo pensiero è stato questo: se succedesse a mia figlia? Come reagirei? Ho provato irritazione contro chi ha commesso il crimine e contro lo stato che non sostiene la vittima".
Bush, tuttavia, ha detto di non aver fatto conoscere direttamente al re saudita Abdullah, suo alleato, il suo punto di vista. Ma ha aggiunto: "Egli conosce la nostra posizione forte e chiara".


La vittima, conosciuta soltanto come "la ragazza di Qatif" dal nome della sua città nell'Arabia Saudita orientale, è stata in un primo momento condannata, nel novembre 2006, a diversi mesi di carcere e a 90 frustate per essere stata da sola in un'auto con un uomo che non era suo marito o suo parente. I due sono stati aggrediti da sette uomini che hanno stuprato entrambi. La ragazza ha presentato appello e la condanna le è stata raddoppiata: sei mesi di carcere e 200 frustate.


Ieri, Amnesty International ha rivelato che un avvocato saudita, Abdul Rahman al-Lahem, che aveva criticato la sentenza e a cui era stato vietato di rappresentare la vittima, si è visto ritirare la licenza di legale e deve ora rispondere dell'accusa di aver "insultato il Supremo Consiglio Giudiziario e di aver disobbedito alle regole e ai regolamenti" del sistema giudiziario. Rischia la radiazione.

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