lunedì, giugno 16, 2008

IL GULAG DI SEGNO E IL CAMPO DEI FRANCESI







IL CAMPO DI PRIGIONIA DI SEGNO - CAMPO DEI FRANCESI
VADO LIGURE
SAVONA
Questi due nomi sono sinistramente famosi per le oscure vicende che li hanno interessati , dopo il 25 aprile 1945 , per diversi mesi a seguire. A Segno, infatti, un paesino, frazione di Vado Ligure, posto a 105 m.s.l. era stato installato un campo di concentramento dove i partigiani comunisti detenevano, illegalmente e in barba ai piu' elementari diritti umani, civili , uomini, donne e anche adolescenti, "sospette spie fasciste".


Il campo di prigionia era dentro l'oratorio della Chiesa di Segno, un fabbricato di tre piani, adiacente alla Chiesa vera e propria, ideale per tenervi dei prigionieri, le finestre sono piccole e strette, con delle inferriate, i muri sono spessi a prova di evasione, e l'unica porta di accesso all'esterno e' protetta da un cancello e un recinto di inferriate.


In questo vero e proprio campo di prigionia, i civili vi venivano portati con automezzi di fortuna, camion o carretti trainati da animali, e qualche volta a piedi, attraversando la cosidetta "valle rossa", da Vado Ligure, per tutta la valle sino a Segno, dove venivano messi in custodia.


Nel corso di questa anomala prigionia, molti di essi erano prelevati, successivamente, da altri partigiani e spessissimo non facevano ritorno al campo di Segno, per sparire nel nulla.



L'altro posto, noto come "campo dei Francesi", e' ora un'area picnic, a quota 540 s.l.m., un grande prato, molto esteso, irregolare, che dista circa 3 chilometri da Segno, dalla frazione di Cunio, dove la corriera fa l'inversione per tornare, si cammina per una stradina, sterrata, larga, in mezzo ai boschi di castagni e quercie, nel silenzio rotto solo dal canto delle gazze e dei corvi.


Il nome di Campo dei Francesi, e' dovuto al fatto che vi fosse, nelle guerre napoleoniche, un piccolo accampamento di soldati francesi. Ma non e' questo il vero motivo che mi rende il campo degno di interesse...il mio interesse e' legato alla guerra civile, ai crimini commessi dalle formazioni partigiane comuniste, dalle S.A.P. le quali si arrogavano il diritto di vita e di morte su tutti...

Il "campo dei francesi" era un sito tragicamente ed organicamente connesso al campo di Segno, qui i partigiani, vi portavano i prigionieri che dovevano "sparire", qui i plotoni di esecuzione , armati del famigerato Sten, funzionavano a pieno regime, lontano da occhi indiscreti, e sempre nel grande pratone denominato "campo dei francesi", venivano seppelliti i corpi , nudi, senza documenti, senza nulla che li potesse far riconoscere. Non in una grande fossa, ma in tante piccole buche, sparse, che spesso venivano fatte scavare dai condannati a morte...


Una vecchia abitante di Segno, di piu' di 80 anni, mi ha raccontato che la notte, arrivavano i partigiani da Vado e da Savona, "prelevavano" i "fascisti" dal campo di prigionia e a piedi andavano verso il campo dei Francesi.

Si sentivano le urla di paura dei condannati,le impietose raffiche che spezzavano il silenzio della notte, e poi piu' nulla...qualche volta dei colpi isolati, per completare il lavoro...

E' chiaro che il pratone di campo dei Francesi, e' un orrido gruviera pieno di morti innocenti, un immenso cimitero senza croci, senza lapidi, sotto la terra vi sono decine, forse centinaia di corpi, oramai ingiuriati dal tempo...dimenticati da tutti tranne che dai loro carnefici, che sono ancora vivi, onorati e plurimedagliati eroi della Resistenza...


Ci si mette circa un'ora a raggiungere il posto, segnalato da un cartello turistico, l'ho raggiunto a piedi, con calma...


il pratone e' molto grande, qualche centinaio di metri quadrati, incorniciato da una fitta vegetazione sui lati del perimetro, il terreno e morbido e cedevole, ovunque si intravedono delle bellissime campanule bianche che assomigliano ai bucaneve.


Forse, non sarebbe una cattiva idea, scavare, e portare alla luce tutti coloro che hanno perso la vita per degli ignobili assassini, che non hanno voluto neppure raccontare ai famigliari dei "sospetti fascisi", dove sono i loro poveri corpi, chissa' quante storie scomode e tragiche verrebbero alla luce, sul pratone del Campo dei Francesi...


Roberto Nicolick

8 commenti:

  1. Se i morti non sono fascisti si possono piangere altrimenti bisognerebbe farne una strage di quei bastardi...Comunque anche i comunisti hanno fatto delle ingiustizie. La guerra è guerra o la si fa fino in fondo oppure ci si mette a tavolino e si ragiona.
    Non parliamo delle spie...quelle vanno immediatamente eliminate e mandate su marte. Comunque i fascisti ne hanno fatto di tutti i coloro. Diciamo che comunisti e fascisti combattevano per ideali diversi ma compivano gli stessi crimini.

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  2. Caro Marco
    io non nego le stragi fatte dai nazisti e dai fascisti. Ritengo che tutti, anche i peggiori crimimali, abbiano diritto ad un processi regolare a meno che non resistano armi alla mano alla cattura. In quel caso il morto ci puo' anche scappare. In buona sostanza io non ce l'ho con i comunisti, assolutamente, sono semplicemente un ricercatore di crimini commessi dai partigiani comunisti dopo il 25 aprile 45, a Liberazione avvenuta e a guerra civile iniziata.

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  3. Io non ho capito questa: "e' un orrido gruviera pieno di morti innocenti". Sono morti innocenti per te che ne parli adesso, per molti, allora come adesso, nessun fascista è innocente.

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  4. nessuno e' colpevole sino a prova contraria e non fanno testo le opinioni per poter togliere la vita a dei civili. Almeno cosi' si usa nei paesi civili e democratici altrimenti si scivola nella guerra civile, dove tutto puo' accadere

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  5. Bravo Nicolick, io piango ancora ora i miei nonni, assassinati dai partigiani rossi, ammazzati come bestie solo perche' non erano comunisti, e poi depredati di tutti gli averi. E...non sappiamo dove li hanno buttati. I rossi sono come la mafia, ammazzano e poi fanno sparire. A oggi, la casa dei miei nonni e' di proprieta' di un comunista, 80 anni, lo stesso che forse li uccise, e vanto' un diritto di proprieta' con un atto di donazione, diventato valido dopo qualche anno. I comunisti prima assassini e poi ladroni. Indaghi Nicolick...

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  6. Io non sono abbastanza anziana da ricordare direttamente ma mio padre e mia madre mi dicono che nel periodo fascista tutti gli italiani erano fascisti erano pochi coloro che non amavano il duce e la loro patria, io non amo le dittature ma l' Italia del ventennio fascista ha conosciuto il lavoro per tutti, la sanità pubblica e molti diritti che il nostro popolo non aveva mai avuto...oggi è facile dire che chiunque fosse stato fascista avrebbe meritato la morte...forse con la bomba atomica si poteva fare ma questi sono altri crimini sui quali poco si discute...io non dimenticherei che la storia la scrivono i vincitori!

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  7. porca miseria "nessun fascista è innocente"?
    quelli come Marco non dovrebbero nemmeno RESPIRARE, per me

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