domenica, giugno 29, 2008

SEMPRE LORO, I GLORIOSI PARTIGIANI COMUNISTI


L’assassinio di Don Virginio Icardi
“Italicus”

Nel tardo pomeriggio , le 18, del 2 dicembre 1944, sulla strada che porta a Mioglia, in localita’ Trutti, viene assassinato a colpi d’arma da fuoco il Parroco di Squaneto, Don Virgilio Icardi mentre torna da una sobria cena con amici.
Uno dei tanti omicidi compiuti in nome della cosidetta Liberazione.
Qualcuno afferma che gli assassini sarebbero tre partigiani garibaldini arrivati apposta da Savona.

Perche’ Don Icardi e’ stato ammazzato, da chi e soprattutto chi e cosa era il Parroco di Squaneto ( Spigno Monferrato) ?

Don Icardi, nasce nel 1908 a Cassinelle ( AL ), a 18 anni viene ordinato Sacerdote dalla Diocesi di Acqui Terme, inizia subito facendo il vice parroco a Bistagno, poi viene nominato parroco a Squaneto, un piccolissimo centro di circa 38 famiglie, tutte di agricoltori.
Don Icardi e’ un giovane e coraggioso prete di frontiera, deciso e pieno di spirito di iniziativa. Vive grazie al suo duro lavoro di taglialegna, senza farsi mantenere dai parrocchiani, molto piu’ poveri di lui.
Dopo l’otto settembre, la zona subisce l’occupazione nazista e i rastrellamenti , Don Icardi , idealista e vero patriota, freme a vedere l’occupazione nazista, inizia i contatti con la Resistenza, quella vera, e approccia le formazioni partigiane non comuniste, i Mauri, che operano nelle Langhe.
Forma egli stesso un gruppo, di circa cento elementi, che prende il nome di “italicus”, che e’ il suo stesso nome di battaglia.
Don Icardi e’ un Resistente anomalo, usa il termine Patriota, prende le distanze dalla “lotta di classe” che alcune formazioni garibaldine portano avanti nell’acquese, intrattiene rapporti di non belligeranza con il Generale Farina, della San Marco e grazie alla sua preziosa opera di mediazione salva ben 42 ostaggi dal boia nazista presso Malvicino. Ma tutto cio’ non salvera’ egli stesso dal piombo partigiano.
Per questo suo ruolo di fiero e etico Resistente non comunista, Don Icardi viene prima ammonito dal Vescovo di Acqui e poi addirittura sospesa a Divinis.
Perche’ Don Icardi, viene assassinato da tre partigiani giunti appositamente da Savona ??
Per una serie di motivi molto abbietti ma importanti per coloro che lo uccisero : era un capo partigiano di un reparto autonomo, non comunista, che quindi non obbediva alla logica perversa del commissario politico; Era stimato e ammirato dai suoi uomini, che gli ubbidivano ciecamente; aveva credibilita’ ed autorevolezza presso gli stessi suoi avversari, cosa che gli permise di fare scambi di prigionieri;
non permetteva le razzie dei partigiani sui civili del suo territorio; e cosa molto importante, custodiva, sulla cella campanaria, i beni ed i valori che i contadini del suo paese, gli avevano affidato in custodia, per evitare che i nazisti o i partigiani comunisti li sequestrassero. Erano in buone mani., le sue, quando era in vita. Subito dopo la sua uccisione, questi beni sparirono dal campanile.
Il suo corpo, verra’ trovato verso le 21, da un passante in bici, che correra’ ad avvisare la guardia comunale. Trasportato su una lettiga di legno, sara’ composto nella Cappella di San Lorenzo.
Il provvedimento di sospensione, vale sempre per il povero sacerdote, e il Vescovo di Acqui, molto zelantemente, vieta le esequie religiose, dopo essere stato assassinato deve subire anche questa ingiuria.
Italicus, sara’ seppellito nel Cimitero Militare di Altare. E solo nel 2006, finalmente, la sua salma puo’ ricevere una messa e la conseguente riabilitazione.
Ovviamente, i tre assassini erano noti e conosciuti, ma non dovettero subire alcuna pena, anche se avevano spento una nobile vita…

2 commenti:

  1. I partigiani erano delinquenti comuni assoldati per sparare alle spalle i ragazzini volontari di Salò che, rischiando la morte, avevano come unico scopo quello di non consegnare l'Italia allo straniero: la storiografia cattocomunista li ha fatti passare per eroi riempendo libri e cervelli di falsità e menzogne.

    Oltre a questo erano specializzati nelle torture e le eseguivano con bestiale ferocia: la loro storia (se la si riscrive con serietà e obiettività e onesta intellettuale) è una delle pagine più vergognose e ignobili della storia umana.

    Da loro è nata una guerra civile, uno spargimento di sangue fraterno con il solo scopo di consegnare l’Italia al capitalismo americano e alla barbarie sovietica (quel capitalismo di Stato ancora più feroce) tra di loro alleati.

    E hanno seminato tanto odio che ancora oggi, a distanza di 65 anni, non si è ancora estinto: VERGOGNOSI.

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  2. lapide dedicata ai partigiani comunisti è la prima di una serie di lapidi che riportano i nomi di partigiani e militari caduti in combattimento. Sono ricordati Giovanni Martini comandante della 7ª brigata Gap Gianni Garibaldi a lungo torturato ed ucciso dai fascisti; Francesco Albertini caduto nella zona della Repubblica libera di Montefiorino, Giovanni Bortolani, Guerrino Galletti, Amato e Decimo Muzzi tutti e quattro fucilati in piazza del Nettuno dopo essere stati torturati, Athos Ferri membro della 62ª brigata Camicie Rosse Garibaldi morto in prossimità di Monzuno e Sergio Minozzi della 36ª brigata Bianconcini Garibaldi ucciso dai fascisti dopo essere stato seviziato. Una seconda lapide, aggiunta successivamente, riporta i nomi di Spartaco Rossi anch’egli combattente della 62ª brigata Camicie Rosse Garibaldi ucciso in seguito alla battaglia di Vigorso; Alfonso Marchesini della 5ª brigata Matteotti Bonvicini e Massimiliano Ognibene della 7ª brigata Gap Gianni Garibaldi torturato e ucciso a Bologna dalle Brigate Nere.

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