venerdì, settembre 12, 2008

QUANDO LA REALTA' SUPERA LA FANTASIA


La lettere seguente è stata riportata ugualmente come la scritta il signor Osvaldo Morotti.



"Ero titolare di una società chiusa per fallimento, della quale ho portato personalmente i libri al tribunale di Monza, nell' ottobre 2006. Fallimento causato da un assegno protestato, dove avevo chiesto al fornitore di attendere qualche settimana in attesa di un finanziamento, anche nei suoi interessi. Il fornitore ha presentato l'assegno e al sottoscritto è caduto il mondo addosso.Ho intrapreso con mia moglie un'attività di rappresentanza commerciale nel settore edile, visto che con la precedente esperienza producevo prodotti per l'edilizia. Alla mattina servono soldi per il carburante, potevo saltare il pasto, ma per la macchina - ricevuta in regalo - serve carburante, quindi quando potevo giravo alla ricerca di clienti per vendere i prodotti che rappresentavo.Il mantenimento della famiglia costa molto: non potrei farvi fronte con un reddito di 200 euro al mese. C'è da pensare al vitto, alla scuola per il figlio (Statale), aiutare la figlia rovinata perché ha firmato assegni con la sua firma, quindi anche lei protestata.La mia situazione ormai è drammatica.Il giorno 17/07/07 io e mia moglie dovremo presentarci presso la Procura di Saronno per lo sfratto (non abbiamo pagato per due trimestri l'affitto).Lunedì 2/7/07 hanno staccato il gas e per il momento ci arrangiamo con una bombola.La linea telefonica 02/96780481 è attiva solo per ricevere: non abbiamo pagato la bolletta.Grazie ad un contributo di mia sorella siamo riusciti a pagare l'utenza dell'energia elettrica,ma devo rendere i soldi.Mio figlio soffre di reumatismi ed è costretto a cure presso l'ospedale di Tradate. Non ho ancora chiesto l'esenzione forse perché mi vergogno come un cane randagio.Sono mesi che invio curriculum vitae, ma ho 53 anni: chi cavolo lo prende un vecchio (sono molto più gentili quando mi rispondono che «l'azienda è orientata verso giovani di 35 anni max»). Non mi prendono neppure a pulire i gabinetti alla Stazione Centrale di Milano.Sopravvivo senza chiedere niente a nessuno con quel poco che racimolo con le vendite.La settimana scorsa ho ricavato 400 euro andando a rubare rame: è stata la prima e l'ultima volta, non sono cresciuto con questi valori e vorrei potermi guardare ancora allo specchio.A gennaio di quest'anno ho iniziato a mettere in rete l'annuncio "VENDO RENE E PARTE DI FEGATO" su siti con annunci gratuiti. Ho tentato anche con E-bay ma la proposta non è stata accettata. Ho inviato e-mail a tutti i centri di trapianti italiani, agli ospedali americani, inglesi, tedeschi, a tutti gli urologi, alla Fas (Città del Vaticano) cliniche private, al Ministero della Sanità per farmi rilasciare l'autorizzazione alla vendita dei miei organi. Ho spedito mail alle Regioni, Province e da questa sera anche ai vari partiti.Troverò prima o poi qualche persona economicamente ricca, purtroppo malata, che io possa aiutare.Lei, direttore, è stata la terza persona che mi ha contattato.Il primo è stato l'ospedale di Padre Pio, risposta: "Preghi".La Regione Lombardia mi ha detto «Si rivolga al suo Comune». L'assistente sociale del mio comune mi fissa l'appuntamento per il 16/07/07 perché è molto impegnata.Lei direttore mi ha detto che vuole dare risalto al mio problema: ben venga.La informo che non sono solo io in queste condizioni: ormai siamo in tanti.Lo Stato aiuta i clandestini, ladri, assassini, mentre le persone come il sottoscritto le abbandona al loro destino.Non trovando nessun modo onesto per campare e non riuscendo a vendere i miei organi sarò costretto a rivolgermi anche alla malavita. Speculeranno all'inverosimile, ma non vedo altre alternative.La ringrazio per voler dare risalto al mio problema, con la presente l'autorizzo al trattamentoDei miei dati come meglio crede.Infinitamente grazie."


tratta dal blog di Artebaruffi

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