mercoledì, novembre 05, 2008

ROM UBRIACO E DROGATO INVESTE 13 PERSONE A ROMA

Ubriaco e drogato investe 13 personealla fermata del bus: tre sono gravi
da Repubblica

ROMA -

Ha investito i pedoni che stavano aspettando l'autobus alla fermata di viale dei Romagnoli ad Acilia, sulla strada per Ostia. Un nomade del vicino campo di Dragona, pregiudicato di 26 anni, ubriaco e positivo al test per la cocaina, è finito contromano ed è piombato contro le persone che attendevano il bus. Alcuni dei feriti, tra i quali anche un quattordicenne, sono stati trasportati negli ospedali vicini in elicottero: tre di loro, tra cui il minorenne, sono in gravi condizioni. Su indicazione di un passante, i vigili hanno subito bloccato Bruno Radosavljevic, nato a Torino, di nazionalità croata, con carta di identità e patente italiana. Ha rischiato il linciaggio. La gente che ha assistito all'incidente, voleva linciare l'uomo, anche lui lievemente ferito, trascinato via dai vigili urbani. Aggredito dai familiari di una vittima anche il padre che aveva raggiunto il figlio in ospedale. "Se ne devondo andare da qui", ripetono ad Acilia. "Non ne possiamo più. Non sanno fare altro che ubriacarsi e rubare". C'è rabbia tra gli abitanti di via Romagnoli: "Siamo stanchi. Speravamo che le cose cambiassero: ma qui non cambia mai nulla". Fiaccolata a Ostia. Stasera, a Ostia, è stata organizzata una fiaccolata per chiedere più severità contro chi si mette al volante ubriaco. Alla manifestazione sarà presente anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno: "Una persona in stato di ebbrezza e con addosso anche gli effetti della droga non può non essere arrestata. E' un vero e proprio tentato omicidio colposo plurimo". Un nomade nato a Torino. Bruno Radosavljevic era alla guida della Bmw 320 del padre. Alle otto del mattino, percorreva viale dei Romagnoli in direzione Ostia Lido quando è sbandato e ha investito sul marciapiede opposto le persone ferme in attesa dell'autobus. "Ho tentato di schivare un passante; per questo ho perso il controllo dell'auto" ha raccontato. Sull'asfalto, bagnato dalla pioggia, non ci sono segni di frenata. I testimoni dicono che andava "come un razzo". La moglie Silvana ne parla come di uno che non beve mai e che lavora come fioraio. Lei ha 23 anni e quattro figli.

Il campo. La coppia abita da sette anni nell'insediamento di via Ortolani, un campo nomadi di 15 abitazioni nel quale risiedono 64 persone per la maggior parte bambini, "regolarizzato dalla giunta Rutelli", e regolarmente censito dalla Croce Rossa negli scorsi mesi. Si tratta di una serie di abitazioni costruite in proprio e di alcuni prefabbricati, dotati di servizi igienici, un piccolo insediamento posto al di sotto di un cavalcavia lungo la via del Mare. Lo zio dell'investitore dice: "Ora abbiamo paura, ma noi vogliamo restare qui". Il precedente otto mesi fa. E il pensiero corre alla strage di Fiumicino, nel febbraio scorso: un'auto finì su un gruppo di persone in attesa dello scuolabus. Morirono tre bambine e due donne.

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