mercoledì, gennaio 07, 2009

UNA ANZIANA MUORE A CAIRO; IN SOLITUDINE E AL FREDDO










La morte di una anziana e la sua solitudine dopo

A Cairo Montenotte, in località Carnovale, una donna settantenne e’ morta, da sola, in una casa fatiscente, questo il fatto. Anche il magistrato ha chiuso il caso, decretando la morte naturale. Forse il freddo intenso, avrà aiutato il decesso, forse le non buone condizioni di salute avranno accelerato le cose.

Resta il fatto triste che la povera donna, capacissima di intendere e di volere, era sola, in una casa da cui non si poteva muovere per acquistare gli alimenti e le medicine. Infatti pare che i vicini si recassero ad acquistare il necessario.

Alcuni interrogativi, tuttavia sorgono spontanei: come e’ possibile in un comune di 14 mila anime, possa accadere che una donna, arrivi al punto di morire, senza che le strutture socio – assistenziali intervengano in qualche modo, prima del tragico accadimento , in chiave di prevenzione.

In questi piccoli centri abitati, a maggior ragione in un piccolo conglomerato di case, come in effetti Carnovale e’, come puo’ accadere che una povera donna, arrivi al punto di morire , addirittura nelle feste natalizie.
In un posto dove tutti sanno tutto di tutti, dove dovrebbero esistere i rapporti di vicinato, buoni o cattivi che siano, dove la gente usa ancora il dialetto, dove il campanile e’ ancora il centro fisico ed ideale del borgo, possono succedere queste terribili cose? E soprattutto e' normale che succedano ?.

Possibile che nessuno abbia allertato i servizi sociali ? Possibile che i Servizi Sociali del Comune di Cairo Montenotte, non avessero avuto la necessaria e sollecita attenzione per casi di questo tipo ? Che potrebbero apparire perlomeno a rischio ? Possibile che nessuno conoscesse il vissuto, la storia e i rischi che questa povera donna stava per attraversare ?

Ritengo che in un paese civile , queste cose non debbano accadere, non puo’ essere che una donna, anziana e malata, debba morire sotto Natale, in piena e triste solitudine, al freddo, senza nessuno che Le dia una minima parola di conforto, senza neppure i conforti religiosi.

Provo un grande smarrimento di fronte a questo fatto, ma anche molta rabbia.

Questa donna e’ morta sole e anche da morta e’ rimasta sola, un fatto gia’ lontano e dimenticato frettolosamente, mentre la gente si prepara all'ennesimo rito del consumismo, i saldi natalizi. Questa morte, considerata accidentale pesa sulle coscienze.

Roberto Nicolick

1 commento:

  1. L'indifferenza, uccide più di una spada.
    La nostra vera condanna è che viviamo nella società dell'indifferenza e dell'individualismo.
    Ciao.

    PS: vieni a leggere il mio blog

    http://francescosalistrari.blogspot.com

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