mercoledì, febbraio 18, 2009

IL SOMMO POETA NON GRADISCE I CONTI IN TASCA


Per il sommo poeta ci sarebbe un compenso cash (circa 350 mila euro) e/o l’esclusiva sui diritti dei materiali d’archivio, vale a dire i 691 minuti che comprendono tutte le apparizioni Rai di Benigni, dal famoso Woytilaccio alla palpazione di Baudo proprio sul palco dell’Ariston. A di là dei contanti, il passaggio sarebbe epocale. Se la Rai perdesse i suoi diritti e creasse quindi un precedente contrattuale sulle sue cosiddette «teche» (gli archivi filmati che hanno un valore storico e televisivo immenso), si aprirebbe la strada anche per analoghe richieste di altri artisti. Un arrembaggio che svuoterebbe la tv di Stato di uno dei suoi valori fondanti: essere l’unico depositario di un tesoro che racconta la storia e il costume dell’Italia del Novecento.

Dopo la sua ben pagata sceneggiata, il sommo poeta vola a Montecarlo, in un hotel esclusivo a 5 stelle, strano per l'attore piu' rosso d'italia!!!

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