Un altare a futura memoria
Sulla strada provinciale , ex Aurelia, che collega Arenzano a Cogoleto, sul rettilineo che costeggia decine di stabilimenti balneari, frequentati per lo più da Genovesi, sul lato a monte si nota una serie di oggetti, addossati alla massicciata, proprio dietro il guard rail metallico, incuriosito mi sono arrestato e sono sceso dalla motocicletta per guardare meglio : l’elemento centrale e’ una grossa teca di vetro con dentro decine di oggetti, pupazzetti, peluche, modellini di motociclette, un paio di guantoni da boxe, fotografie, targhette con su scritte poesie, vasetti con fiori, iniziali in legno decorato; Più in alto un’altra teca di plexiglass contenente un casco da motociclista e a lato una targa in ottone su cui si legge : “ Un attimo che valga una vita “.
Ovunque nel piccolo spiazzo erboso, fiori, vasi e piccole pianticelle che qualcuno con pazienza ha piantato e curato. Sulla massaggiata decine di scritte , fatte con la vernice spray , tutte in ricordo di un giovane ventitreenne , Michele, abitante al C.E.P. di Genova , morto il 3 agosto 2008, in un incidente motociclistico, proprio in quel tratto di strada.
Sono rimasto impressionato e commosso da questo invito pietoso al ricordo, in un’epoca dove tutti corrono, dove tutti i giovani inseguono i beni di consumo, qualcuno ha voluto ricordare un coetaneo, morto nell’urto contro una autovettura, mentre in sella ad una moto percorreva un tratto di strada, con a lato un mare bellissimo, in un giorno di agosto, dove tutto dovrebbe accadere ad un ragazzo tranne che morire.
Roberto Nicolick
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