giovedì, dicembre 03, 2009

IL CANE SPIGHETTO E I BASTARDI SENZA UMANITA'


E' stato preso, avvolto nel filo spinato e poi usato come un pallone da calcio. E' la storia di un piccolo cagnolino che è stato salvato dai volontari di alcune associazioni animaliste dalla furia inaudita di alcuni bambini che in una provincia del sud Italia, che non è stata resa nota, hanno trasformato il cucciolo di 5 mesi in una palla. L'intervento degli animalisti è stato provvidenziale ed ha consentito di salvare l'animale che è stato trasportato e curato a Verona.Il cucciolo aveva gravissime ferite su tutto il corpo provocategli dai calci e dagli aculei del filo spinato.

Adesso il piccolo 'Spighetto', questo il suo nome, cerca una nuova famiglia e, come riporta l'annuncio con la storia del cucciolo, "mi raccomando sono adottabile solo da veri amanti degli animali. Niente calcio...".


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Vincenzo Bertolotto 80 anni 6 dicembre 1980 Regione Pineo, Ceriale Vincenzo Bertolotto era un tranquillo pensionato ottantenne, viveva solo nella sua modesta casa di campagna in regione Pineo n. 2 a Ceriale proprio accanto alla strada che corre parallela alla ferrovia, verrà trovato morto con il cranio fracassato nella regione occipitale sinistra da un corpo contundente e con varie ecchimosi dovute a molte percosse. La casa è stata passata al setaccio dall’omicida che ha cercato ovunque anche sventrando i materassi e mettendo tutta la casa a soqquadro, il corpo della vittima era nella camera da letto a terra in posizione prona. Qualche giorno prima il Bertolotto era stato visto frequentare una osteria in compagnia di un amico , Carlo Michero un quarantasettenne appartenente ad una nota famiglia di Albenga da cui si è staccato. Il Michero attualmente non ha un lavoro stabile e ha un aspetto trasandato.Entrambi in quella occasione avevano bevuto abbondantemente. Il suo cadavere è stato anche riesumato per determinare il suo gruppo sanguigno e per accertare le tracce biologiche dell’assassino, rimaste sotto le unghie del Bertolotto che si sarebbe difeso dall’aggressione ingaggiando una feroce colluttazione con il suo assassino che secondo una segnalazione anonima sarebbe proprio il Michero senza fissa dimora. Interrogato, non avrebbe saputo presentare un alibi per l’ora e il giorno del delitto, inoltre presentava numerose escoriazioni al viso e avrebbe avuto vistose macchie di sangue sui pantaloni. Sono stati sequestrati un paio di scarponi la cui suola è stata comparata con un’orma trovata su un cuscino che sarebbe stato premuto sul viso di Bertolotto.