martedì, aprile 06, 2010

UN INTERROGATIVO CHE MI ASSILLA

Nel 1965, un giovanissimo undicenne di nome Alessandro e dal cognome uguale ed identico al mio, entra in seminario, spinto da una fortissima spinta mistica e vi rimane per tre anni, frequentando la scuola dell’obbligo.
Improvvisamente e senza un motivo apparente, Alessandro sul finire del 1968, fugge letteralmente dal Seminario, dove tre anni prima, aveva ardentemente desiderato di entrare, anche contro il volere della propria famiglia. La sua fuga è precipitosa, Alessandro non vuole spiegare il suo gesto. Rientra in famiglia e inizia una vita priva di punti di riferimento, piena di sbagli che lo avvicineranno al mondo della droga..
Alessandro scenderà , nel corso degli anni, sino ai più profondi abissi della degradazione umana: spaccio, galera, reati connessi alla droga ed infine dopo aver contratto l’AIDS, si spegnerà, dolorosa larva umana, in una camera di un ospedale, aggredito dal virus HIV.
In tutti questi anni, di fronte al suo doloroso silenzio, e soprattutto di fronte alla sua terribile morte, mi sono sempre chiesto : quale fu il motivo catalizzatore di questa sua rovina ? Cosa accadde tra le mura del seminario, che lo indusse a fuggire ? Perché Alessandro non volle mai raccontare la sua esperienza nel Seminario ? Cosa vide o cosa gli accadde in quei lontani anni ?

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