sabato, febbraio 14, 2015

Predatori e donne

Predatori e donne
Una qualsiasi città della Liguria, una donna giovane, bella e anche molto fragile, con un’autostima sotto i tacchi, innamorata si sposa sperando di raggiungere il suo obiettivo: una vita serena accanto a un uomo che la ami, la protegga e le stia accanto “finché morte non vi separi”.  Inizia una vita in una casa elegante, senza problemi economici per cui lei non deve neppure lavorare, nascono dei figli e le gravidanze non vanno a tangere la bellezza di questa donna che rimane comunque splendida. Il marito lavora e sta spesso fuori di casa, la donna vive una solitudine che inizia a farsi pesante anche perché i suoceri diventano oppressivi e iniziano a interessarsi di tutto quello che lei fa ed emettono giudizi che non competono loro.
Il peggio è che il marito, oltre ad essere assente per lavoro, approva e condivide in pieno i giudizi dei suoi genitori, svalutando in questo modo l’agire della sua giovane e bella moglie.
Per la donna, il percorso di svalutazione personale inizia con grande velocità. Nelle sue noiose giornate di solitudine inizia a connettersi a dei Social, allarga le sue amicizie, è contattata da un uomo, con cui inzia a chattare. Le foto lo mostrano affascinante, di bell’aspetto con un lavoro imprenditoriale di tutto rispetto, sposato e con figli anch’esso e pure lui si dice infelice.
Scatta il trappolone. In fondo non è difficile approcciare una donna su Facebook, chattarci, e volta dopo volta conquistarsi la sua fiducia, mostrandosi interessati a quello che fa, compiacendola con complimenti, salutandola al mattino e la sera, facendosi sentire presente in modo virtuale. La donna è prima sorpresa, poi lusingata da quell’uomo che insiste in modo cortese per incontrarla, dopo qualche resistenza lei accetta di vederlo ed è colpita dal suo fare, dalla sua gentilezza, dagli apprezzamenti che egli le fa.
Continua ad affermare  di essere infelice, come lei. Di essere alla ricerca di una donna, di essere in procinto di lasciare il matrimonio che gli va stretto, e poco per volta le  fa capire che potrebbero iniziare un rapporto di convivenza: alla donna si apre una prospettiva allettante e inizia a cadere nella rete del marpione.
Gli incontri continuano fino a quando lei ha un rapporto sessuale con l’uomo. Non sarà il primo ovviamente, l’uomo deve essere confermato nella sua conquista che ovviamente non è la prima e non sarà l’ultima,tuttavia  sempre gentilezza, complimenti, seduzione a piene mani, la donna, oramai sedotta, è in uno stato di esaltazione ed appagamento personale, il solito in cui cadono molte donne ad opera di molti uomini che in realtà sono predatori agonistici sempre in competizione e alla ricerca di un trofeo da appendere al muro, di una conferma alla propria virilità sempre minacciata dai loro complessi.
Poi, improvvisamente, l’uomo sparisce nel nulla, non la ricerca più, non si fa sentire in alcun modo, niente messaggini affettuosi, niente saluti. La donna inizialmente non capisce, lo cerca, sempre con maggiore foga, lui si nega, poi messo nell’angolo usa la solita e desueta scusa : “il nostro è diventato un rapporto difficile da gestire, troppo difficile, che mette in pericolo il mio matrimonio che peraltro non mi sento di abbandonare”. La donna di fronte a questo improvviso voltafaccia, che ci ricorda molto i nostri politicanti, cade in una depressione sempre più nera, la vita per lei perde colore, ha subito un abbandono, forse il primo abbandono reale della sua vita che la mette a dura prova, inoltre un abbandono da chi l’ha cercata, le ha detto un sacco di cose carine e le ha fatto un bel mucchio di promesse. Si intristisce, si stringe ai suoi figli, ma la sua anima è ferita, non conta l’età adulta, qualcuno in pochissimi mesi, l’ha corteggiata, sedotta, presa, e poi lasciata , il tutto in una manciata di settimane. Poi apprende che lui ha un’altra relazione e il mondo le crolla attorno, lo cerca e lo affronta , lui nega e le fa capire che la vuole ancora o meglio che vuole che lei si presti alle solite cose che gli uomini vogliono dalle donne: sesso e niente complicazioni. La botta è davvero forte per la giovane donna che è ancora, per lei, presa da da questo soggetto che agisce con grande ma efficiente banalità. Ora la donna vive di ricordi di quella che è stata la sua prima relazione extraconiugale, ricercata in un clima di grande infelicità, e naufragata ad opera di un marpione, magari neppure violento ma unicamente di un egoismo fortissimo che si nutre dei sentimenti di una donna infelice.
Ecco come molti, moltissimi uomini si comportano nei confronti di donne  che forse dovrebbero essere trattate con maggiore riguardo, perché fragili e con poca autostima. Ma forse gli uomini vanno alla ricerca, proprio, di queste donne, altrimenti essi non avrebbero la facilità di seduzione e di conquista che li contraddistingue, questa attività si potrebbe chiamare pesca facilitata, dove pescatori da quattro soldi, che gettano l’amo in una vasca artificiale di acqua stagnante e pescano pesci rincitrulliti da mostrare agli amici con malcelato orgoglio. Essi sono solo questo e le donne , anche in questo caso, sono solo vittime, una volta di più.


Roberto Nicolick

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