sabato, giugno 20, 2015

alla fine la Giustizia arriva

La Giustizia è molto lenta ma alla fine arriva.
Conoscevo molto bene il prete arrestato ieri a Lusignano, Albenga, per scontare una condanna definitiva,  infatti era il mio insegnante di religione quando frequentavo l’Istituto Tecnico per Geometri “Paolo Boselli “, non mi era particolarmente simpatico, se la tirava molto e prediligeva scambiare battute con gli alunni più fashion, quelli con la spider, con la moto sportiva e con risorse economiche , dei genitori benestanti, io figlio di operaio ero poco gettonato quindi . Questo soggetto doveva scontare una pena detentiva di più di tre anni e sei mesi, per aver compiuto atti sessuali su un minore , straniero, mi pare Marocchino, che gli era stato affidato dall’allora Vescovo in un progetto di una comunità per giovanissimi migranti disagiati. La Diocesi di Savona e Noli, è nota per aver sempre affidato le comunità di giovani  disagiati, alle persone giuste, peccato che poi non si rivelavano del tutto scelte corrette per i risultati ottenuti. Ritrovai questo bel soggetto dopo una  ventina di anni dal diploma, io ero in un movimento politico con poca sintonia verso i migranti extracomunitari, lui, invece aveva una grande simpatia per questi, soprattutto se erano giovani e meglio ancora se minorenni. Il gruppo che egli gestiva, con finalità , direi educative ma non ne sono del tutto certo, era allocato presso un grande edificio della Curia di Savona, in piano centro. In quel sacro  palazzo la sua camera era a pochi metri da quelle dove i giovani dormivano, immagino per meglio aiutarli a crescere in una ottica religiosa e per favorirne meglio l’ambientamento. Sono sicuro che egli fosse disponibile ad “aiutarli” giorno e notte. Rammento che questi ragazzi indossavano abiti e accessori griffati, che il bravo sacerdote non faceva mai mancare loro usando non so quali fondi. Molto perplesso da queste grandi marche sempre presenti su di loro, scrissi una lettera aperta ai media, “lettera ad Aziz”, che immaginai scritta da un ragazzo Italiano, a questi giovani, in essa, lamentavo i piccoli benefit di cui loro usufruivano, ma sospettavo che questi vantaggi in realtà nascondessero qualcosa di fangoso, purtroppo senza poterlo provare. L’ineffabile sacerdote, in seguito, fu indagato, rinviato a giudizio, processato e condannato in via definitiva a tre anni e sei mesi nel 2000. Ovviamente qualcuno gli consigliò di espatriare e lui seguì questo intelligente consiglio, sparendo dalla vista di tutti. Tuttavia, la Giustizia in questo Paese è lenta, spesso inefficiente, ma qualche volta arriva e in questo triste caso, è proprio arrivata: il gentile sacerdote, alla non più verde età di 79 anni è tornato, come d’altra parte avrà fatto in altre occasioni senza essere visto e questa volta gli è andata male, molto male, arrestato, portato in un luogo di espiazione sperando che stia qualche anno in galera. Solo qualche piccola domanda: dove ha soggiornato questo soggetto in tutti questi anni, chi l’ha aiutato e cosa gli sussurrava nel frattempo la sua coscienza ???
Roberto Nicolick


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