sabato, dicembre 29, 2018

Luca Osteria, il nostro agente segreto


Il nostro agente segreto di Genova


Quando si pensa ad un agente segreto, o per lo meno allo spionaggio in genere, si pensa subito a 007, alla CIA o al KGB, pochi sanno che il Regime Fascista o meglio la Presidenza del Consiglio, ebbe nei suoi ruoli, dal 1928 un agente segreto di tutto rispetto che inanellò una serie di successi, dovuti soprattutto alla sua grande abilità nel saper mentire e nel sapersi infiltrare tra le file nemiche e creare notizie false tese a sviare le attività militari nemiche.
Quest'uomo, Luca Osteria, classe 1905, nato in una casa di una creuza, Salita degli angeli, che iniziava di fronte alla chiesa di San Teodoro a Genova, proveniva da una famiglia meridionale di umili origini, frequenta il corso sottufficiali della Regia Marina, ha una innata intelligenza, all'anagrafe era Luca Osteria ma bisogna ricordare che negli anni successivi , ebbe anche altri alias corrispondenti ad altrettante personalità, Ugo Modesti, Umberto Upentik, Giovanni Parodi,
Osteria ha il sogno di fare l'agente segreto e ci riesce nel 1928, in un modo tutto Italiano, attraverso una raccomandazione addirittura di Costanzo Ciano , parente di Galeazzo Ciano genero di Mussolini. Costanzo Ciano era un potente ammiraglio di cui il sottocapo Luca Osteria era l'attendente, l'alto ufficiale comprese le potenzialità del giovane marinaio e lo raccomandò.
Attraverso questa presentazione entra nello spionaggio politico, e riceve l'incarico di raccogliere informazioni su coloro che non essendo d'accordo con il Regime riparano all'estero , in particolare il Club de marins, un covo di fuoriusciti comunisti che facevano attività di propaganda e stampavano materiale da inviare in Italia.
Osteria dai modi eleganti e miti, va in Francia a Marsiglia, proprio nel Club de marins, da li riesce a collegarsi sotto mentite spoglie ad una S.M.S. La branca Marinara comunista di Genova, addirittura riesce ad infiltrasi in un congresso del partito comunista a Berlino come delegato e in tale veste fa un'ottima figura pur non avendo grandi titoli di cultura, a Parigi ha modo di conoscere e di carpire la fiducia di Togliatti che rimase conquistato da questo giovane entusiasta. La sua opera di penetrazione all'interno delle organizzazioni comuniste fu un danno enorme per i marxisti, con arresti a Genova che ovviamente furono collegati alla attività di Osteria..
In seguito, grazie alle rivalità interne dei servizi informazioni fascisti, il Dottor Ugo fu individuato dai comunisti che pubblicarono la sua foto ed il suo nome sull'Unità, in pratica un most wanted e quindi la sua copertura era saltata, rendendolo pericolosamente visibile.
Compie una altra spericolata missione in Australia , identifica e rapisce un Italiano dissidente, tale Pagnotti, che progettava un attentato a Mussolini , lo trasferisce via nave in Italia e sventa questa azione.
Inizia la seconda guerra mondiale e Osteria entra nell'OVRA, organizzazione vigilanza repressione antifascista, almeno questa fu una dei significati dell'acronimo, comunque anche qui Osteria si fa notare per competenza e intelligenza, non è un torturatore ma un vero e proprio cervello, versato allo spionaggio, alla intossicazione del nemico, alla infiltrazione e alla organizzazione di reti spionistiche fuori e dentro al territorio nazionale, anzi fa parte del settore missioni estere e infatti riesce ad entrare in nazioni che fanno parte della coalizione alleata belligeranti contro l'Italia e raccogliere informazioni utili all'Asse . Insomma una persona all'avanguardia che agisce nell'ombra senza fare trapelare nulla ne prima ne dopo delle sue azioni, un vero professionista dello spionaggio.
Famosa fu la sua iniziativa di creare una rete spionistica assolutamente farlocca con degli agenti operativi chiamati tigrotti e in seguito cuccioli, l'organizzazione fu chiamata in modo melodrammatico terzo fronte, fece credere ad uno dei migliori servizi segreti del mondo, quello Britannico, che invece questa rete esisteva realmente, riuscì a beffare così bene gli Inglesi da fare eseguire da loro diversi lanci di materiale destinato a questa organizzazione fantasma , invece tutto il materiale cadde nelle mani del suo servizio informazioni , i lanci di materiale avvenivano sulla costa tra Savona e Finale Ligure o anche attraverso un sottomarino della Royal Navy che lasciava dei contenitori impermeabili ancorati a dei gavitelli.
Per questa beffa gli Inglesi giurarono di prenderlo appena possibile.
Osteria non si fidava assolutamente degli altri enti di polizia segreta di Mussolini e spesso operava alla completa insaputa degli alti comandi in cui non riponeva alcuna fiducia. Grande estimatore dei valori di Italianità, al di fuori dalla politica, dopo l'otto settembre 1943, fu richiamato in servizio ma alle sue condizioni, volle formare una squadra di collaboratori tutti suoi ex colleghi della P.S. uomini di cui conosceva a la piena attendibilità e competenza e iniziò ad operare, tuttavia nonostante fosse alle dirette dipendenze delle SS, si rese conto della mediocre professionalità di questo corpo nello spionaggio, e decise di prendersi la massima autonomia lavorando a tutto campo. Prima riuscì a avere credibilità presso i Tedeschi, fingendo un ritrovamento di una ricetrasmittente alleata in un casale diroccato, in realtà fu una scenetta da lui stesso pilotata per guadagnarsi il plauso degli ufficiali tedeschi.
Era di stanza a Milano presso un Hotel, il Regina, in quel contesto aveva, per il grado, che rivestiva e per il suo essere pragmatico, un osservatorio privilegiato sulle varie fasi della guerra e una capacità di giudizio che trascendeva una appartenenza politica, aveva capito dai rapporti riservati che la guerra era persa. Scelse sempre di condurre egli stesso gli interrogatori agli intellettuali e alle personalità antifasciste con cui riuscì a mantenere un rapporto sul piano umano e di empatia evitando qualsiasi violenza anche perchè Osteria aveva capito come sarebbero andate le cose nel prossimo futuro e forse voleva cadere in piedi.
Ebbe un incontro con un prigioniero , Ferruccio Parri che in seguito sarebbe diventato primo ministro del governo di liberazione nazionale, questo colloquio lo convinse a riallacciare con gli Inglesi, che non avevano dimenticato il tiro mancino che Osteria gli aveva giocato con Terzo Fronte, fu invitato a cena in Svizzera, da un esponente della intelligenze britannica, Mac Caffery, drogato e rapito, finì la guerra in prigionia in un campo di prigionia Britannico in Sud Italia, e a guerra terminata potè tornare .
Grazie al colloquio con Parri, il Dottor Ugo, salvò dal campo di concentramento numerosi antifascisti e fece espatriare fra gli altri Indro Montanelli
Fondamentalmente Osteria più che fascista era un amante dell'avventura, della cappa e spada, degli intrighi, marcatamente anticomunista, avvicinato in seguito dai servizi Italiani appena ricostituiti nel 1954 organizzò e diede impulso ad una rete di servizi poi alla fine decise che era venuto per lui il momento di lasciare e dedicarsi ad una attività di piccolo imprenditore, recuperi navali all'interno del porto di Genova, si spense a Genova la sua amata città nel 1988 dopo una vita spesa all'insegna dello spionaggio moderno.

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