venerdì, febbraio 01, 2019

I SEPOLCRI NELLA CARNIOLA INFERIORE ED INTERNA


I SEPOLCRI NELLA CARNIOLA INFERIORE ED INTERNA
situata tra la il Friuli, Stiria, Croazia ed Istria, attualmente è il nucleo fondante dell'attuale stato Sloveno



Più conosciuta è la foiba Krimska nei boschi fra Rakiti e Kozljek, a sud-ovest di Krim. La foiba era così la più massiccia necropoli che i partigiani del 2° battaglione Ljubo Sercer, attivarono nella primavera de! 1942, e tutto durò fino al rastrellamento italiano, del luglio 1942, là, al margine della foiba fucilavano oppure in altro modo assassinavano gente semplice, per lo più contadini delle vicinanze e li gettavano nel precipizio. Si accertò che la foiba un tempo era profonda 30 metri successivamente, intorno ai 20 metri per tutto quel materiale che in 50 anni si era accumulato sul fondo. Si valutò che di resti umani ve ne sono per circa 7 metri, pressappoco alcune centinaia di vittime. Molte furono le donne e le ragazze
Dall'altra parte di Krim, sopra Zgornji Ig lungo la strada verso Krim, alla sinistra di Kosenici, c'è il precipizio Koscevo. All'interno i partigiani gettarono i domobranzi del campo di concentramento di San Vito e quelli che si erano consegnati alle autorità nei primi giorni di giugno del 1945.
Le tombe nella colonia del vicariato Iski Vintgar. È la necropoli dei 52 domobranzi feriti gravemente, portati via dall'ospedale militare il sabato di Pentecoste.
Qualche centinaio di metri più avanti è la necropoli dei 42 Rom. Il 2 maggio 1942 li avevano condannati a morte davanti alla caserma dei pompieri del villaggio di Iski. Non si è mai capito il motivo di questo eccidio, forse molto semplicemente i Titini erano più razzisti degli stessi Nazisti.
La necropoli della vecchia segheria sul Golem. La necropoli è nell'abisso dietro alle croci. Qui ci furono 10 vittime accertate.
Le tombe a Kriza e sul versante del monte Racne nelle vicinanze di Poljane. Le vittime che sono qui seppellite, furono condannate dal Tribunale del Popolo, che era presso nel castello di Sneznik. In una stanza foderata di panno rosso e con le parole d'ordine "Morte al fascismo - Libertà al popolo" scritte sul tavolo del giudice, queste furono le ultime parole che le vittime avevano dovuto leggere prima essere assassinate dai miliziani rossi.
La necropoli nella foiba Kozlovka lungo la strada del castello di Sneznik nella valle di Leskovo. All'interno furono gettate le Guardie Campestri nel settembre del 1943.
Sul pascolo comunale di Rugarski sulla pianura di Blosk. Le vittime furono assassinate nel 1942. 16.
La necropoli sul Kjuci sopra Dobrava. Là sono seppellite molte vittime assassinate nella primavera del 1942.
La necropoli a Podutiki. Gli assassinati furono scagliati nell'orrido di Brezarje. Lì assassinarono i domobranzi con ferite leggere che ingenuamente si erano presentati e qualificati su invito delle autorità. la maggioranza di essi erano croati. Le vittime sono state da 800 a 1000. Si suppone che altri feriti leggeri siano stati gettati ancora vivi nell'abisso dei Repicnikov sopra Zgornji .
I sepolcri delle vittime dell'Istituto Skofov sono dietro al muro del cimitero a San Vito..
I sepolcri sul monte Koscak sopra Grosuplje. Gli eccidi furono eseguiti dal 26 al 28 ottobre 1943.
La necropoli nel bosco vicino al villaggio di Bliska. Là era stato il campo di concentramento della squadra partigiana della Carniola Inferiore IOOF. Le vittime provenivano da varie zone.
La necropoli nel bosco Stehan sotto Visnja Gora. Gli eccidi furono eseguiti nell'ottobre del 1943 e nel dopoguerra. Le vittime erano della prigione di Grosuplje e molti di loro erano stati amnistiati dalla accusa di collaborazionismo. Dopo l'amnistia li agguantavano per la strada dove li trucidavano e li gettavano nelle cunette ai margini delle strade.
La necropoli nella foiba dei Poljancev vicino al villaggio di Oslici presso a Muljava. Gli eccidi sono stati di paesani e di altri che si trovavano li occasionalmente. Gli assassini erano tutti del paese e conoscevano le vittime. Gli eccidi erano avvenuti nel 1942.
La necropoli nel precipizio dei Repicnikov sopra Krvavi Pec. Il tribunale del popolo era nella stessa località. Il baratro era pieno di ossa umane. Le vittime erano state trucidate nella primavera del 1942.
I sepolcri nei fossati tra Prezganje e Janca. Le prime vittime furono i minatori trucidati la Domenica delle Palme del 1942. .
Le tombe degli 8 ragazzi dì Podgora nei pressi di Dobrepolje, del 16-6- 1945, nel bosco di Gorizia.
La necropoli nel precipizio dei Ziglavic a Mala Gora sopra Ribnica (l'italiana Ribenizza). Le vittime sono del 1942, Gli uomini ed i ragazzi erano di Prigorici e di Zagorici (circondario di Gorizia ).
Vicino a Konfina (l'italiana Confine) sopra Grgar (l'italiana Gargaro) furono trucidati i domobranzi dell'ospedale civile di Lubiana. Li trucidarono il 24 giugno 1945. Il numero delle vittime è di 22.
La necropoli di Travna Gora a qualche centinaio di metri dalla omonima casa di riposo. Le vittime erano delle guardie campestri della prigione del castello di Ribnica (l'italiana Ribenizza). Gli eccidi sono del 17 e del 23 ottobre ed anche del 2 novembre 1943. Quante fossero con precisione le vittime, non è conosciuto (52 oppure 102).
Le sepolture a Mozelji. A circa cento metri da Mozelji nei prati ci sono più tombe, Vi sono le tombe dei condannati ai processi di Kocevje e di altri catturati a Grgar (l'italiana Gargaro) e sul Turjak, che erano detenuti nel castello di Kocevje.
Le Sepolture a sull'altipiano di Kocevski Rog
La necropoli sul crocevia presso il palo telefonico numero 86, è a 100 metri dalla strada. Una piccola croce era stata posta nel 1990. Su di essa è scritto: "Anche noi siamo morti per la Patria". In questo abisso si trovano i volontari Nedic, trucidati insieme ai poliziotti di Ljotic e certamente anche (7-8 mila) militari dell'esercito regolare croato (domobranzi croati).
La necropoli sotto Kreno è conosciuta da tutti. Lungo la strada, dopo le croci su molti sepolcri vi sono due foibe, dove erano state portate e scaricate le vittime. La maggioranza delle vittime sono domobranzi croati.
La necropoli Macesnova Gorica. Qui ci sono due strapiombi. In questi abissi ci sono solamente militari domobranzi sloveni.
La necropoli nella foiba dei Zepna. La localizzazione è a qualche cento I metri dalla salita di Rugerje e solamente a qualche metro dalla strada. Qui venivano scaricate le vittime. .
Due i precipizi per la croce dei Cinko Qui sono le vittime della prigione di Novo Mesto.
La necropoli del bosco Cetezki. Sopra il villaggio di Cuzno nella casetta del vignaiolo nel 1942- 1943 c'era la sezione del VOS che pronunciava verdetti in nome del popolo. I partigiani avevano raccolto qui molti prigionierie di entrambi i i sessi. Tra le altre cose questo tribunale del popolo aveva anche il gruppo addetto alle esecuzioni. Dopo gli interrogatori le persone venivano condotte nel bosco dei Lukovnik e là assassinate e seppellite. Nel corso delle ricerche e dopo aver parlato con i più anziani del posto, alla fine si concluse che di sepolcri ve ne erano oltre 50.
Nei boschi dei monti Kosen e Usivec sono le necropoli degli anni 1942-1944. Qui era il campo di concentramento dei partigiani e anche il tribunale. Le vittime sono di Novo Mesto
La necropoli tra Sekirisce e Purkace. Qui è la necropoli dei domobranzi sloveni dell'Istituto Skolov. Le tombe degli amnistiati (tutte su territorio italiano)
La necropoli sopra Rakek. Dopo l'amnistia del 9 agosto la maggioranza degli amnistiati stava tornando a casa. Sopra Rakek furono intercettati dai miliziani del luogo e trucidati nel bosco Kamna Gorica. Gli assassinati avevano dai 20 ai 24 anni.
La necropoli nel bosco di Stehl vicino a Visnja Gora. Gli amnistiati erano di varie zone di provenienza.
Il cimitero dei militari tedeschi a Kranjska Gora. La più numerosa colonna tedesca alcune migliaia di soldati era stata intercettata a Krarf Gora dalla divisione Herzegovina, che era arrivata attraverso Vrsici. I tedeschi avevano deposto le armi e indisturbati se ne andarono attraverso le Karava (gli herzegovini rispettarono la capitolazione), i morti furono sotterrati.
Le tombe di Lancovo vicino a Radovljici. La località si chiama Predgrad. Sopra la strada e sotto la strada sono i sepolcri dei croati e dei civili. Li aveva trucidati il 15 e 16 maggio 1945. La valutazione sul numero delle vittime si aggira intorno a 1.300.


1 commento:

  1. Ottimo articolo, ben documentato. Sapresti dirmi le fonti da cui hai attinto le informazioni ? Grazie, a risentirci.

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