sabato, maggio 04, 2019

Sempre Giuseppina Ghersi e le sue lettere

L'omicidio di Giuseppina Ghersi ha bucato la cronaca nazionale e continua ad appassionare l'opinione pubblica , come è noto la ragazzina tredicenne, orientata politicamente come milioni di Italiani verso il regime Fascista, molto verosimilmente firmò la propria condanna a morte scrivendo una lettera in cui elogiava la personalità politica di Benito Mussolini, forse qualcuno che odiava i fascisti repubblicani, lesse quelle righe, inoltre il padre della bimba era un commerciante che prosperava vendendo derrate alimentari alle forze tedesche e repubblicane, quindi la ragazzina e la sua famiglia erano già dei target per la banda dei partigiani rossi di Legino.
La lettera che lei inviò alla Segreteria Particolare di Mussolini ebbe una risposta ufficiale molto lusinghiera, forse i genitori peccarono di imprudenza e si vantarono della risposta di Mussolini e forse la stessa cosa fece la piccola Ghersi sottovalutando il pericolo e il clima montante di odio che stava per travolgere tutti e tutto, si era nel gennaio del 1945.
In quartiere come quello delle fornaci dove la famiglia Ghersi abitava le voci correvano a gran velocità ma l'invidia e l'odio anche.
Sulla busta che conteneva la lettera di risposta a Giuseppina c'è un appunto che da molto da pensare "3/5 alla squadra per indagine", potrebbe essere 3 maggio e la squadra che deve fare l'indagine a quale gruppo appartiene ? Se la lettera fosse caduta nelle mani sbagliate, e se a indagare fosse stata una squadra di poliziotti partigiani.
Quando il 25 aprile 1945 ci fu la grande fuga da Savona , la sede della Federazione del Fascio in piazza Saffi fu invasa da centinaia di persone e molti documenti e schedari riservati sparirono e sicuramente finirono nelle mani sbagliate.





Nessun commento:

Posta un commento