domenica, settembre 24, 2023

L'eccidio di Monte Zuccaro, Isola del Cantone, GE,




 

Oggi ho voluto andare al Cimitero di Borlasca, Isola del Cantone, Genova, a rendere omaggio a dei giovani che furono assassinati pur disarmati da un reparto di partigiani comunisti. Una semplice lapide ne ricorda i nomi e il loro sacrificio.
Sul Monte Zuccaro, Isola del Cantone, 750 msl, era stato posto un servizio di avvistamento degli stormi di bombardieri alleati che passavano su quelle valli per anadre a colpire Genova, il porto , le infrastrutture industriali, civili e militari. Il reparto di avvistamento aveva il compito di allertare la difesa antiaerea di Genova ed era composto da un sottufficiale e otto giovani mobilitati, tutti privi di armi individuali.
il 12 gennaio 1944 verso le ore 13 un gruppo di partigiani comunisti sale indisturbato sul Monte e sequestra il reparto di avvistamento antiaereo , prima deruba i giovani degli effetti personali quindi li costringe sotto la minaccia delle armi a scavare una fossa e quindi barbaramente li assassina, uno dopo l'altro, con un colpo alla nuca. Otto di loro morirono subito, mentre il nono, rimasto ferito, riuscì a darsi per morto ed a farsi soccorrere da una contadina di Pietrabissara e a dare l'allarme. Al di fuori del sottufficiale Luigi Compagnoni che aveva 50 anni gli altri caduti e cioè Aldo Furfaro, Eugenio Albertini, Ermanno Vallieri, Vincenzo Furigino, Arturo Vinafro, Rosario Buttere e Giorgio Sigona avevano età che oscillavano tra i diciannove e i ventun anni. La strage partigiana è ancora più infame ed efferata in quanto si trattava di giovani mobilitati civili disarmati che prestavano un servizio utilissimo di difesa passiva finalizzato a dare tempestivo allarme agli abitanti della Valle Scrivia e della stessa Genova in caso di incursioni aeree nemiche. Ai funerali solenni che si tennero a Genova il 17 gennaio 1944 parteciparono migliaia di genovesi

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