sabato, aprile 13, 2024

Rolando Livi ucciso spietatamente nel 1945 dai partigiani comunisti A 11 anni, nel 1942, mentre l’Italia è in guerra, il ragazzo entra nel seminario di Marola nel Comune di Carpineti (Reggio Emilia) e veste per la prima volta l’abito talare sino al martirio. Nell’estate del 1944 il seminario di Marola viene occupato dai tedeschi. Rolando, tornato a casa, continua gli studi da seminarista, sotto la guida del parroco, nel suo paese, vestendo sempre l’abito talare. Rivi, finisce nel mirino di un gruppo di partigiani comunisti. Il 10 aprile 1945, il seminarista viene sequestrato, trascinato a Piane di Monchio, nel Comune di Palagano sull’Appennino modenese, rinchiuso in un casolare per tre giorni, brutalmente picchiato e torturato. Venerdì 13 aprile 1945, alle tre del pomeriggio, il ragazzo innocente, a soli 14 anni, spogliato a forza della sua veste talare, viene trascinato in un bosco di Piane di Monchio e ucciso con due colpi di pistola. Quando Rolando capisce che i carnefici non avrebbero avuto pietà, chiede solo di poter pregare per il suo papà e per la sua mamma. Fu un grande esempio di fede anche nel Martirio. La solenne cerimonia di beatificazione avverrà il 5 ottobre alle ore 16,00 a Modena nel Palazzetto dello sport, per l’enorme afflusso di persone prenotate, alla presenza del card. Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi.


 

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