venerdì, agosto 11, 2006

lettera aperta al sindaco di savona



















Stamane, una lunga palizzata con rete arancione , si e’ materializzata come un muro di vecchia memoria, tra la spiaggetta libera e la foce del torrente Letimbro. Due fogli (sic) appiccicati con delle graffette, intimavano su Tuo ordine , Sindaco di Savona, il divieto di balneazione nello stagno formatosi alla foce e frequentato dalla infelice fauna del Letimbro. I risultati dell’ordinanza saranno questi: i volontari dovranno aggirare faticosamente la lunga palizzata per soccorrere gli animali in difficolta’, la rete arancione coprira’ pudicamente l’agonia dei pennuti ,per non disturbare i bagnanti ,mentre gli animaletti continueranno a morire tra grandi sofferenze, lo stagno fetido che dovrebbe essere il bagno di coltura di pericolosi bacteri, continua a permanere e le mie speranze di un suo svuotamento si affievoliscono. L’ordinanza sindacale che proibisce la balneazione nello stagno fetido e’ inutile , caro Federico, sono arcisicuro che non esista un bagnante cosi’ stupido da immergersi in uno stagno pieno di schifezze e dall’odore e dal colore nauseanti. Eventualmente, dovevi far prosciugare lo stagno e immettervi acqua dal mare attraverso un canale fatto aprire dalla ruspa, invece non hai dato questo ordine. Praticamente, qualcuno, caro Sindaco, ha scopato e raccolto lo sporco e lo ha nascosto sotto il tappeto del salotto. La gente, che arriva alla spiaggia libera per usufruire del mare e del sole a gratis come suo legittimo diritto, inoltre, si e’ anche trovata l’arenile ridotto in dimensioni da un muro di legno e plastica, spero che tu non voglia seguire l’esempio di un Tuo collega del ricco e grasso ponente, vero?? Mi deluderesti moltissimo. Questa palizzata e’ il monumento al non vedere le tragedie, a negarle nel loro essere e divenire, e’ un monumento fallace alla non azione ( chi non fa non sbaglia). Spero caro Federico, che Tu faccia svuotare lo stagno, sostituisca l’acqua lurida e forse venefica con acqua pulita, di mare. Altrimenti mi auguro che il mare, nella sua grande saggezza attraverso una delle sue rabbiose ma giuste mareggiate, nel tempo molto vicine, faccia a pezzi questa artificiale barriera inutile e dannosa liberando le povere bestiole e permettendo a chi vuole aiutarle di intervenire.

Roberto NICOLICK
Consigliere Provinciale Lega Nord

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