giovedì, novembre 08, 2007

ESPLORANDO IL LETIMBRO
























































Scouting sul letto del Letimbro
Ore 7 , una mattinata limpida con un bel sole, scarponcini da trekking ai piedi, abbigliamento comodo da campagna, scendo nel letto del torrente Letimbro, passando dalla foce. Il mare e’ bellissimo e riflette i raggi del sole, la spiaggia e’ deserta e silenziosa, tranne che per il leggero rumore delle onde. Risalgo il torrente , praticamente asciutto tranne qualche pozza fetida e distese di fango marrone su cui si sprofonda leggermente,quasi sino a Lavagnola in perferia nord della citta’, passando sotto a 7 ponti e passerelle.

Lo spettacolo e’ decisamente deprimente, sporcizia e rifiuti, la vegetazione che cresce incontrollata come se fossimo in Amazzonia, le canne hanno un diametro di alcuni centimetril, sembrano bambu’ della giungle, svariate tonnellate di detriti di parti in muratura con i ferri arrugginiti che spuntano puntati verso il cielo, sono addossati al lato di ponente del Letimbro.
Alcuni scarichi continuano a rilasciare liquidi biancastri e maleodoranti ,nel letto del torrente e mi fanno capire come questo torrente possa essere inquinato. Ratti ben pasciuti . grossi come gatti, mi attraversano la strada quasi sui miei piedi , zampettando velocemente , senza neppure intimidirsi per la mia presenza. Una strana scultura attrae la mia attenzione: e’ un groviglio di ferri da cemento armato che esce dal terreno.

Un uomo esce da sotto il ponte di collegamento tra Santa Rita e Corso Mazzini, e’ un po’ malandato, vestito in modo approssimativo con vecchi abiti sdruciti,mi avvicina e mi racconta che non ha un tetto se non il ponte, che la notte viene a dormire qua, sotto l’arcata vicino agli appartamenti di eccellenza da 10 mila euro al metro quadro, ha un materasso che ora ha appoggiato al la spalla del ponte, dei cartoni, uno scatolone gli funge da armadio, ci ha messo delle coperte , degli abiti, in un sacchetto c’e’ una caffettiera e sparse in giro delle scarpe. Li sotto al ponte afferma che dorme al coperto e quindi in caso di maltempo e’ al riparo, inoltre nessuno lo vede e non viene infastidito. Gia’ ma se arriva un’onda di piena ?? Poi si allontana per cercare da mangiare sulle strade di Savona.

Proseguo nel mio cammino, trovo vecchie biciclette , un mucchio di sacchi di plastica, bottiglie, ferri arrugginiti. Il letto del torrente potrebbe e dovrebbe essere ripulito e ….disboscato, prima che accada l’irreparabile: una bella alluvione con relativa onda di piena. Sui ponti fanno bella mostra di se’, cartelli che indicano il rischio di esondazione: certo , se nessuno libera il letto del torrente e’ proprio un rischio tangibile.

Roberto Nicolick
Consigliere Provinciale gruppo Misto Savona





























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