lunedì, aprile 07, 2008

MOLESTAVA LE NIPOTINE MA VIENE ASSOLTO GRAZIE ALLA CIRELLI


MOLESTA LE NIPOTINE, MA VIENE ASSOLTO GRAZIE ALLA “CIRIELLI”
Le accuse erano terribili: pedofilia e maltrattamenti in famiglia.
Atti sessuali con due nipotine acquisite che al momento delle molestie avevano quattro anni e maltrattamenti alla moglie con percosse e umiliazioni che non sono mai cessate durate l’intera vita matrimoniale.
Per quei reati però l’imputato, che all’epoca dei fatti abitava a Santo Stefano Magra, e oggi ha 88 anni non ha fatto né farà neppure un giorno di galera.
L’avvocato Katia Acquaro che lo difendeva è riuscita a ottenere l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. A pronunciare la sentenza è stato, martedì 1 aprile, il presidente del collegio giudicante, Giulio Cesare Cipolletta, con giudici a latere Paolo Scippa e Giuseppe Pavich. A carico dell’imputato restano le accuse del pubblico ministero e le denunce delle tre donne nei suoi confronti ma il reato è prescritto, almeno per la parte della pedofilia, e per questa ragione in aula non si è neppure iniziato il dibattimento,
e quindi non sono state provate le accuse che restano solo un racconto di parte non confortato da nessuna prova testimoniale. Le due bimbe, nipotine acquisite, furono molestate per anni. Prima la più grande che aveva quattro anni e poi l’altra quando ha raggiunto la stessa età. Comportamenti terribili secondo il capo di imputazione con atti osceni, palpeggiamenti e anche penetrazioni con le dita. Tutto cominciò nel giugno del 1987 quando la bimba più grande aveva appena compiuto i quattro anni e terminò nel giugno del 1993. Il fatto che l’ultimo episodio risalga proprio a questo mese ha fatto scattare la prescrizione. Solo dopo anni e quando hanno raggiunto la maggiore età le due ragazze hanno trovato il coraggio di denunciare il “nonno-orco”. Troppo tardi però perché la “Cirielli” ha ulteriormente ridotto i tempi di prescrizione del retato al punto che quando hanno presentato la denuncia di fatto per le nuove norme il reato era già estinto. Non è invece prescritto il reato di maltrattamenti alla moglie perché le vessazioni durarono sino al 2005 quando la donna trovò il coraggio di abbandonare la casa e, assieme alle due nipoti, denunciare tutto. Alla donna sposata in seconde nozze l’uomo riservava un trattamento da marito padrone. Insulti quotidiani, botte, schiaffi e calci con cui la buttava giù dal letto anche durante la notte. Le impediva di andare da sola a fare la spesa, le dava solo pochi spiccioli e poi quando era ubriaco defecava e urinava sui pavimenti dell’abitazione costringendo la povera donna a un penoso lavoro di ripulitura:
lei può ancora sperare in una condanna del “marito-padrone” perché il reato non è ancora estinto.

1 commento:

  1. Signor Nicolick, come tutti ben sappiamo la Cirielli è stata voluta ed approvata dai suoi colleghi di centrodestra. Ammetterà ora che molte delle leggi ad-personam fatte per il suo caro Cavaliere sono state seriamente dannose per la giustizia dell'intero Paese....

    RispondiElimina