lunedì, giugno 29, 2009

UNA TERRIBILE POESIA SULLE FOIBE

Eran giorni di sangue, eran giorni senza fine
Per le orde slave l’ultimo confine
Erano gli ultimi fuochi di un’infinita guerra
E quei barbari feroci volevan quella terra
Uomini e donne venivan massacrati
Loro sola colpa italiani essere nati
Vecchi e bambini gettati negli abissi
Spinti giú nel vuoto dal gendarmi rossi
Foibe nella roccia e di roccia era anche il cuore
Di un maresciallo boia di tanta gente senza nome
Venivano sospinti con furore e odio
Vittime prescelte per un vero genocidio
E dopo cinquant’anni han finito di scoprire
Ció che sempre si é saputo continuano a mentire
Ma non avranno mai pace quelle nude ossa
Finché esisterá l’immonda bestia rossa
E’ passato tanto tempo ma il mio cuore gioisce ancora
Quando Signora Morte suonó la sua ultima ora
Per quel maresciallo assassino di innocenti
Per quel boia immondo assassino di tanti
E non posso piú scordare e il mio cuore piange ancora
Al ricordo di un presidente che ha baciato la sua bara
Presidente di quell’Italia che ha voluto dimenticare
Chi fu massacrato perché Italiano volle restare
Maresciallo Assassino Tito boia

1 commento:

  1. .facciamo tutti ,sempre se volete,un piccolo pensiero a tutta questa nostra gente,morta,perchè come noi ,in questo gruppo,amava tanto il loro paese

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