giovedì, novembre 05, 2009

IO DRAGONE DEL QU QLUX QLAN


Nicolick "io gran dragone del Ku Klux Klan per caso"


E' arrivata presso la nostra redazione la mail di Roberto Nicolick nella quale replica a uno spiacevole episodio che lo ha visto diventare un protagonista inconsapevole del Ku Klux Klan e che pubblichiamo qui di seguito.

Vi spiego, come, attraverso l’uso distorto della Verita’ o meglio solo di alcune Verità, disposte ed organizzate, come meglio conviene, si può infilare in testa a chiunque il cappuccio bianco con i buchi per gli occhi e farlo assurgere quasi al grado di gran Dragone del Klan. Ecco il fatto:

Ricevo ieri pomeriggio una telefonata da una persona, che si qualifica, anche attraverso una mail, come Federico Mello, giornalista di un nuovo quotidiano a tiratura nazionale, in giro da poche settimane.

Mi racconta che sta facendo una inchiesta sul Ku Klux Klan in Italia! Afferma che esiste un sito della suddetta organizzazione in cui vi è un link al mio blog, Nicolickblog, il quale modestamente vanta circa 70 mila visite.

Costui, aggiunge che il sito del KKK e’ linkato anche sul mio blog, quindi me ne chiede la ragione. Spiego che in occasione di diverse lettere minatorie anonime giuntemi nel corso del mio mandato in Provincia, più di un anno fa, il sito del KKK, che all’epoca aveva un nome un pò fantasioso, qualcosa sul tipo i cavalieri bianchi etc. aveva pubblicato la notizia, con sentimenti di solidarietà, linkando per primo il mio blog.

Ad un primo esame, all’epoca, il sito era pittoresco, artigianale, limitatissimo nei contenuti e nella grafica e pareva privo di pericolosità.

Per ricambiare, e non trattandosi di siti che propagandano la pedopornografia o appelli deliranti al terrorismo, ho linkato il blog in oggetto, sull’elenco di quelli cosiddetti amici, in mezzo ad altri 15 blog e, francamente l’ho lasciato nel dimenticatoio, sino alla telefonata del Federico Mello.

A seguito di questa telefonata, ho immediatamente rivisto il blog della setta e l’ho trovato aggressivo, delirante, razzista, xenofobo e violento, pertanto ho deciso di rimuoverlo dall’elenco dei siti amici in quanto non compatibile con i contenuti del mio blog che sono, all’opposto, di informazione, denuncia sociale e civica pur sempre in uno spirito di moderazione e di civiltà.

Però, sul quotidiano su cui dovrebbe scrivere Federico Mello, trovo invece, un articolo a firma di Giampiero Calapà, che in modo disarticolato, disordinato e sciatto, e soprattutto scarsamente professionale, miscela un insieme di verità, banalità e soprattutto inesatte con lo scopo di farmi apparire per quello che in realtà non sono: un affiliato del KKK?? Un reclutatore di aspiranti membri? Un diabolico infiltrato della setta nella società civile?? Un razzista che incendia le Croci?

A completare il quadro, a destra del ridicolo articolo a firma Calapà, un box in cui in poche righe si accredita ai membri del KKK, di annoverare tra i suoi miti Alessandro Magno e il suo amico Efestione, presentato il tutto in chiave omosessuale. Accostando erroneamente il mondo Gay per natura libertario e non violento a quello della setta che ha dimostrato nel corso degli anni una incredibile tendenza alla violenza anche verso gli omosessuali, come peraltro scrive l’articolista poche righe prima.

La farsa deve essere completata e si va poi associare nel pentolone anche il movimento politico in cui milito, il PDL, il Presidente della Provincia di Savona che anche lui viene intervistato per telefono e non si riesce, purtroppo, a trovare mia nonna, altrimenti sarebbe l’en plein.

A seguito di questo tristissimo articolo in molti mi hanno telefonato per assicurarmi la loro solidarietà sapendo che sono una persona moderata e corretta, quindi questo “piccolo” quotidiano ha ottenuto l’effetto opposto, quello di fare avvicinare ancora di più la gente alla mia persona.

Fino a poche ore fa non sapevo neppure come si scrivesse o pronunciasse il nome di qella famigerata setta e uno dei miti della mia giovinezza è stato Martin Luther King.

Poi mi viene anche da riflettere sulla tempistica sospetta dell’articolo :

Il link era presente da più di un anno, perché solo ora viene portato all’onore della cronaca? Forse perché il mio libro che va a tangere la mitologia resistenziale sta vendendo alla grande? Perché il Giornale, quotidiano serio e corretto, sta pubblicando con regolarità i miei editoriali sulla guerra civile?? Perché oggettivamente sono una persona per bene che da fastidio?

Forse esiste una volontà di delegittimare le voci fuori dal coro. Ma gli è andata male non hanno raggiunto lo scopo di tacitarmi.



Roberto Nicolick

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