LE PULCI AL GRILLO...SUL SUO BLOG HA SCRITTO DI AVER AVUTO UN INCIDENTE STRADALE NEL 1980 (ERA IL 1981), DI NON AVERE UNA BARCA PERCHÉ L’HA VENDUTA (INVECE SI È INABISSATA), E DI POSSEDERE SOLO DUE CASE (AL CATASTO NE RISULTANO MOLTE DI PIÙ)
… Stefano Sansonetti per “Italia Oggi” Dalle colonne del suo blog, due anni fa, decise di fare un'operazione di trasparenza. Esattamente la caratteristica che, secondo le vibranti accuse lanciate in questi anni, manca troppo spesso alla classe politica italiana. Beppe Grillo, che già nel 2005 si era ritagliato il ruolo di fustigatore dei costumi del parlamento nostrano, intendeva con quell'atto fugare una volta per tutte le voci che iniziavano a rincorrersi sul suo conto. «Parlo adesso e poi basta», annunciò il comico mostrandosi disponibile a vuotare il sacco. Nella sua confessione on-line, però, come dimostrano le schede che seguono, si sono persi alcuni dettagli di non poco conto. Lui scrive che ebbe un incidente d’auto nel 1980, che non ha una barca perché l’ha venduta, e che ha due case, a Genova e in Toscana. Le cose non stanno proprio così...
1 - LA TRAGEDIA DI CUI NON RICORDA L’ANNO… L'evento è stato tragico. Una gita in montagna trasformatasi in un dramma che ha visto la morte di tre persone, tra cui un bambino di 8 anni. Beppe Grillo, dalle pagine on line del suo blog, nel 2005 ricordò agli internauti quel terribile evento. Con una imprecisione, però. L'anno in cui fu protagonista della vicenda che lo avrebbe segnato per sempre, infatti, era il 1981. E non il 1980, come riferì erroneamente il comico genovese sul suo sito. Sta di fatto che il 7 dicembre del 1981, Grillo stava facendo una gita sulle montagne intorno a Limone Piemonte. Si trovava alla guida del suo fuoristrada, una Chevrolet Blazer, in compagnia di due amici genovesi, ovvero i coniugi Renzo Giberti (45 anni) e Rossana Guastapelle (33), e di uno dei loro due figli, Francesco (8 anni). A un tratto l'autovettura slittò su un lastrone di ghiaccio facendo perdere del tutto il controllo al comico. Il fuoristrada precipitò in un burrone causando la morte dei tre componenti della famiglia Giberti. Grillo riuscì a salvarsi per miracolo, come lui stesso ha ricordato più volte, saltando fuori dall'abitacolo prima che l'auto venisse proiettata fuori dalla strada. L'evento provocò all'attore uno choc tremendo, a cui seguì tutto il periodo delle indagini e del processo. Grillo, infatti, venne rinviato a giudizio il 14 giugno del 1983 con l'accusa di omicidio colposo plurimo. Il tribunale di Cuneo, con sentenza del 21 marzo del 1984, assolse il comico genovese per insufficienza di prove. Venne invece concordato un risarcimento di 600 milioni di lire, per metà pagati dall'assicurazione e per metà rifusi dallo stesso Grillo, gran parte dei quali messi a disposizione della piccola Cristina, 9 anni, superstite della famiglia Giberti. Il verdetto, però, venne capovolto dalla Corte d'appello di Torino il 13 marzo del 1985, con una decisione che condannò l'attore a un anno e due mesi con il beneficio della condizionale. Sentenza di condanna che venne confermata dalla Cassazione l'8 aprile del 1988.
2 – IL SUO PANFILO SI INABISSO’ IN SARDEGNA… Fu un corpo sommerso, presumibilmente una bombola, a danneggiare la barca di Beppe Grillo e a causarne l'affondamento nel mare della Costa Smeralda l'8 agosto del 1997. È con questa valutazione che si concluse un'altra inchiesta che coinvolse il comico 10 anni fa e che lo vide per qualche tempo indagato per naufragio colposo. Il pubblico ministero, dopo l'esito delle perizie svolte sullo scafo dalla guardia costiera della Maddalena, chiese però l'archiviazione e il proscioglimento dell'attore. Quel giorno sul panfilo «Jo II», il magnum di 12 metri all'epoca di proprietà di Grillo, si trovavano diverse persone. Oltre al comico c'erano sua figlia Parvin, la madre Valeria Carlucci, il presentatore Corrado Tedeschi e la compagna di quest'ultimo, Corinne Sommaruga. A un certo punto, almeno secondo le ricostruzioni che furono offerte in un primo momento, lo yacht si incagliò in una secca, nella zona prospiciente l'isoletta di Mortorio, a largo di Porto Cervo. L'incidente provocò un danno non da poco allo scafo del «Jo II», costringendo il comico genovese a lanciare l'allarme. E così gli occupanti vennero soccorsi da una motovedetta della guardia costiera che li ricondusse a riva. Tra l'altro, proprio al momento dell'incidente, nei pressi della barca di Grillo si trovava anche il panfilo «Romantica», di proprietà dell'editore Rusconi. A ogni buon conto il giorno successivo, il 5 agosto del 1997, iniziarono le operazioni di recupero del magnum dell'attore genovese che nel frattempo si era inabissato nel fondale di otto metri. Di qui partì una girandola di perizie, prima da parte della stessa guardia costiera, poi da parte della commissione amministrativa d'inchiesta sui sinistri navali. Quello che emerse, secondo quanto riferì il pm di Tempio Pausania nella richiesta di archiviazione e di proscioglimento, fu appunto che lo scafo era stato danneggiato dall'urto di un corpo sommerso, presumibilmente una bombola.
3 – I SUOI MATTONI, DA AOSTA E RIMINI… Altro che due case. Basta fare un salto negli archivi del catasto per vedere che quella del mattone, per Beppe Grillo, se non è una passione poco ci manca. Che abbia una casa in Toscana, come ha riferito dalle colonne del suo blog nel 2005, non ci sono dubbi. E che casa. Il comune è Bibbona, in provincia di Livorno, e lì si erge una villa di 21 vani, per una superficie catastale complessiva di 379 metri quadri, con relativa rimessa di 70 metri quadri e terreno di 5.600. Poi si passa a Rimini. In questo caso al comico genovese risulta intestata un'abitazione di sette vani con annesso garage di 16 mq. Dal mare alla montagna. Si arrivi dritti in Valle D'Aosta dove Grillo ha un garage, o comunque una rimessa di 14 metri quadri. Chissà, probabilmente utilizzata per riporre gli sci dopo il weekend sulla neve. Il fatto è che non finisce qui. Perché l'attore, insieme al fratello Andrea, risulta titolare di una società immobiliare che ha in pancia un bel po' di cosette, tra case, uffici e negozi. La società in questione si chiama Gestimar, e in essa Beppe Grillo fece il suo ingresso l'8 aprile del 1997, quando di fronte al notaio Rosetta Gessaga di Genova venne perfezionato l'atto di cessione con cui Andrea cedeva al fratello una quota pari al 9% del capitale sociale della società. Il tutto a un prezzo complessivo di 348 milioni di lire. Successivamente Beppe è salito in cattedra all'interno della srl, di cui oggi controlla il 99% del capitale. Se si dà un'occhiata al bilancio della Gestimar, però, si scopre che alla srl sono intestati diversi immobili. Ce ne sono tre nel villaggio di Marineledda-Golfo Aranci e uno a Porto Cervo. Poi seguono un piccolo appartamentino di due vani a Genova con annesso garage, quattro uffici e quattro cantine in uno stesso stabile sempre nel capoluogo ligure e un negozio da 160 mq a Casella (Ge). Infine figura ancora un negozio da 11 vani sempre all'ombra della lanterna.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Anna Maria Araldo 25 aprile 1945 Un altro caso Giuseppina Ghersi in Valbormida Un martirio accuratamente nascosto e dimenticato ...
-
Da Prometeo, il sito per eccellenza anti - pedofilia LA STORIA DI SILVESTRO. Silvestro ha 9 anni, lo sguardo furbetto e il nome simpatico, ...
-
Nel mezzo di multisale cinematografiche, Megapalestre, centri commerciali e ristoranti ecco un classico esempio di degrado e di abbandono, s...
Ebbravo il sommo zeccone...
RispondiEliminaè che reati cè in tutto questo?
RispondiEliminae chissà cosa potremmo scoprire indagando sulla vita di roberto nicolick
RispondiEliminaAmmesso che tutto quello che affermi è vero MBè? dove vuoi arrivare?
RispondiEliminaBeh non capisco il senso di questo post.
RispondiEliminaIl racconto dell'incidente non è veritiero.
RispondiEliminaGrillo è stato condannato per l'omicidio di tre persone perchè ha praticato una strada di montagna che era CHIUSA al traffico pur essendo avvertito dei pericoli, tanto è vero che una persona che era a bprdo decise di scendere dall'auto, il fuoristrada, un enorme Chevrolet da bauscia milanese, è slittato su di una lastra di ghiaccio che Grillo nel processo ha affermato di aver ben visto prima di finirci sopra, forse è per questo che lui è saltato fuori in tempo dall'auto mentre le altre persone, tra cui un bambino di 8 anni non sono riusciti.
Mi chiedo come faccia a dormire la notte il Signor Grillo.
Se volete leggere di più su Grillo:
RispondiEliminahttp://www.123people.it/ext/frm?ti=ricerca%20di%20persone&search_term=alberto%20mambretti&search_country=IT&st=ricerca%20di%20persone&target_url=http%3A%2F%2Fblog.maxbruschi.it%2Fwp-content%2Fuploads%2Fla-vera-storia-di-beppe-grillo.doc§ion=document&wrt_id=352
oppure http://www.123people.it/z/alberto+mambretti
RispondiEliminali trovate il testo di Facci su Grillo
sei pagato dal PD?o forse da Vendola.....porta via voti vero?
RispondiEliminaNon sapevo che una persona dovesse mettere sul blog anche i suoi incidenti stradali. Alle donne è consigliato di riportare anche il numero di aborti?
RispondiEliminaUno che ha fatto dello spulciare il culo a tutti la propaganda del proprio movimento, direi di sì!
EliminaUno che disse che i condannati non dovevano avere nulla a che fare con la politicia... uno che è condannato per omicidio colposo plurimo e contravvenendo alle sue stesse sventolate parole fonda un movimento politico che per il 20% entrò a Palazzo!
omicidio colposo, indica l'uccisione di una o più persone senza che ve ne sia stata volontarietà. detto questo (non per giustificare nessuno), i condannati per corruzione o reati simili (quelli che rubano quotidianamente dalle nostre tasche) sono in parlamento, grillo no.
EliminaVoleva mettere in mostra il gippone nuovo. Così ha alzato la sbarra di una strada chiusa perché troppo pericolosa.
RispondiEliminaGli altri hanno dissentito, ma lui non sente opinioni. I due fidanzati, dopo aver verificato la scarsa tenuta del veicolo e l'imprudenza del guidatore, decidono prudentemente di scendere e farsela a piedi.
Ma la famiglia Giberti non ha questa alternativa. Francesco è troppo piccolo per camminare al freddo per tutta quella strada e i cellulari non esistono. Non hanno quindi altra scelta che mettere la vita propria e del figlio in mano a un criminale sbruffone.
Ad un certo punto, per la presenza di una fontana, c'è un tratto di strada completamente ghiacciato. Grillo rallenta un po' ma lo stesso decide di provarci, incurante del fatto che la sua auto - con solo due porte - è una trappola mortale per i passeggeri.
Quando finisce sul ghiaccio comincia a sbagliare manovre. Ad un certo punto urta una piccola sporgenza di roccia con la ruota di scorta posteriore e l'auto si gira, puntando minacciosamente verso il baratro. Inizia così lentamente a muoversi. Appena avvertito il pericolo, Grillo, senza dire una parola, in preda al panico perché non sapeva che manovre fare, scende dall'auto. Gli altri non hanno ancora realizzato nulla. Ormai salvo, fuori dall'auto senza controllo, Grillo invita gli altri a scendere. Il più veloce è sul sedile del passeggero, ce la fa per un pelo. I coniugi, non potendo abbandonare il figlio, sono troppo lenti.
Grillo non è vittima di un tragico incidente, è un omicida. E per questa ragione è stato condannato.
Ditemi cari grillini: se delle persone avessero perso la vita per colpa della vostra superbia, voi che per lo più siete persone etiche, voi che vita avreste vissuto dopo? Avreste preso il podio di santissimi moralizzatori? Io credo di no. Che razza di persona può riuscirvi con tale disinvoltura?
Di cazzate nella vita ne abbiamo fatte tutti,ma credo anche che Grillo non volesse certo amazzare i suoi amici, che vederli morire sia stato per lui ben peggio che qualsiasi altra punizione.
EliminaComunque quello che vuole fare lui adesso esula da questo fatto...
ma si parla di grillo o di schettino???:S
Eliminauno che parla per non pensare perché se si fermasse a farlo sarebbe la fine.
EliminaE quindi??
RispondiEliminama perche non chiudi questo blog che fai prima?
RispondiEliminaSONO UN'IMMIGRATA OBBLIGATA A PARTIREDALL'ITALIA PER MANCANZA DI LAVORO E SONO CONTENTA DI NON ABITARCI PIU.l'italia era un bel paese che la politica ha rovinato. Quando vediamo all'estero quello che la televisione fa vedere mi vergogno di tutto quello che succede nel nostro paese perché per colpa di certe persone ci vanno di mezzo anche le brave persone. Spero che le cose andranno meglio per tutti l'anno2013 auguri a tutti anticipatamente.
RispondiEliminapure noi siamo contenti che te ne vai? Cosi puo darsi che il tuo posto di lavoro lo prende un italiano con la propia famiglia.. BYE BYE!!!!!
EliminaNon sputare sul piatto dove hai mangiato finora, vergogna!
Elimina