martedì, marzo 16, 2010

ERANO 25 ANNI CHE QUESTO PERSONAGGIO IMPERVERSAVA


Un altro caso di pedofilia sta scuotendo gli ambienti ecclesiastici. Dopo la vicenda del prete alassino Luciano Massaferro, la Procura di Savona torna a indagare su un’altra storia di abusi commessi da un sacerdote. L’uomo, secondo quanto trapelato, sarebbe accusato di violenze sessuali, descritte come veri e propri «stupri», che risalirebbero a circa vent’anni fa, su minorenni (all’epoca). Le vittime, che hanno trovato il coraggio di raccontare quello che avrebbero subito solo nei mesi scorsi, all’epoca dei fatti erano minorenni. Adesso hanno tra i 30 e i 40 anni. Destinatario delle accuse un prete della diocesi di Savona, cinquantenne, di recente messo a riposo su sua richiesta. Ufficialmente per una pausa spirituale a fronte di una vocazione che si sarebbe incrinata nel tempo. Su di lui la Procura della Repubblica ha aperto nei mesi scorsi un’inchiesta affidata agli uomini della squadra mobile della Questura che hanno già raccolto la testimonianza di un gruppo di ragazzi che sarebbero stati molestati. Minorenni che erano abituati a frequentare le sue case. Il racconto dei molestati, a cui è stato chiesto il massimo riserbo su quanto messo a verbale come «persone informate sui fatti», è ora al vaglio della Procura che si sta impegnando nel verificare quanto riferito. Perchè i presunti episodi di violenza sarebbero stati riferiti a così tanto tempo di distanza? È l’interrogativo su cui si stanno muovendo gli inquirenti che non escludono ulteriori episodi, abusi continuati nel tempo. Al centro dell’inchiesta anche l’attendibilità di alcuni dei presunti testimoni dell’epoca, ora adulti in alcuni casi al centro delle cronache locali per svariati motivi. Alcuni di loro avrebbero anche registrato conversazioni con lo stesso prete in cui vengono citati gli abusi. Confidenze raccolte di recente da parte di chi è rimasto in contatto con lui. Nella serata di ieri il vescovo della diocesi di Savona-Noli, monsignor Vittorio Lupi, in merito all’inchiesta ha chiarito come «il prete in questione che conosco, su sua richiesta si sia preso un anno sabbatico, di pausa. Adesso non esercita le sue funzioni religiose». Sulle indagini la curia, per il momento, non ha espresso alcun commento.

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