É la notte del 30 aprile 1945, quando
a Milano, in Via Poliziano, si arresta un camion dal cui cassone
vengono fatti scendere una donna, bella e giovane, e un uomo
anch'egli dai tratti molto belli.
Sono due attori, Luisa Manfrè Ferida e
Osvaldo Valenti. Dal mezzo scendono anche dei partigiani della
Brigata Pasubio, comandata dal famigerato Marozin, un ras partigiano,
condannato a morte dai suoi stessi compagni di lotta per crimini
particolarmente efferati compiuti in Veneto.
Marozin ha ricevuto una comunicazione
da Sandro Pertini il quale , prima si informa se egli detenga i due
attori, poi avuta risposta positiva gli ordina di “giustiziarli”
cosa che viene fatta celermente. Mentre i due sono messi al muro, i
fari del camion li illuminano agli occhi dei loro boia, che sparano a
raffica sulla coppia.
Poi qualcuno di loro poggia sui corpi
due cartelli in cui i partigiani della Pasubio si accreditano come
giustizieri di Luisa Ferida e Oscar Valenti. I due bellissimi attori,
erano una coppia oltre che nel cinema, anche nella vita, e Luisa era
infatti incinta di Valenti. Mentre stavano per essere uccisi, lei
terrorizzata si strinse al suo uomo e lui ebbe il tempo di dirle
“assieme nella vita e nella morte” poi caddero sotto il piombo
ingiustamente assassino.
Robert Nicolick
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