lunedì, febbraio 20, 2017




Un'altra foto analizzata e commentata

Una fila di uomini, piuttosto male in arnese, con l'aria stanca e rassegnata, con accanto altri, armati che hanno un atteggiamento diverso, sono eretti nel portamento e osservano truci e con attenzione la fila di quelli che sembrano prigionieri e che hanno un mix di divise e di abiti laceri, stazzonati come se ci avessero dormito, qualcuno di loro sembra scalzo.
Sullo sfondo quella che pare una tribuna di uno stadio, con altri uomini che si affacciano.
Siamo a Novara, all'interno dello stadio di Via Alcarotti, ex stadio Littorio, nell'aprile - maggio del 1945, gli uomini in fila e quelli sulle tribune sono prigionieri che facevano parte della cosiddetta Colonna Morsero, un raggruppamento di circa 2000 elementi militari e civile della R.S.I. Tra cui circa 300 ragazze in uniforme del servizio ausiliario.
La colonna sarà accerchiata dai partigiani comunisti a Castellazzo Bormida e dopo la loro resa, concentrati in quello stadio e sorvegliati da loro.
Erano circa 1300 li ristretti, in condizioni inumane, praticamente senza servizi igienici, dormivano all'addiaccio senza alcun riparo , solo saltuariamente ricevevano qualcosa da mangiare.
In seguito, a maggio del 45, fra il 12 e il 13, elementi partigiani della 182° Brigata Garibaldi, ne prelevarono arbitrariamente dal campo, diverse decine, per un totale di 150 circa e li eliminarono in vari modi tra Vercelli e Greggio, con metodi cruenti e inumani. Molti di quei corpi non verranno mai più ritrovati.
I capi della Brigata comunista erano Moranino e Ortona, che in negli anni a seguire sarebbero diventati deputati per il P.C.I. Nel parlamento di questa repubblica.

La Magistratura riuscì a indagare e rinviare a giudizio Moranino, che tuttavia non conobbe le patrie galere perchè fuggì in Cecoslovacchia da dove attraverso Radio Praga lanciava messaggi radiofonici anti Italiani.  

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