Un'altra foto analizzata e
commentata
Una fila di uomini,
piuttosto male in arnese, con l'aria stanca e rassegnata, con accanto
altri, armati che hanno un atteggiamento diverso, sono eretti nel
portamento e osservano truci e con attenzione la fila di quelli che
sembrano prigionieri e che hanno un mix di divise e di abiti laceri,
stazzonati come se ci avessero dormito, qualcuno di loro sembra
scalzo.
Sullo sfondo quella che
pare una tribuna di uno stadio, con altri uomini che si affacciano.
Siamo a Novara,
all'interno dello stadio di Via Alcarotti, ex stadio Littorio,
nell'aprile - maggio del 1945, gli uomini in fila e quelli sulle
tribune sono prigionieri che facevano parte della cosiddetta Colonna
Morsero, un raggruppamento di circa 2000 elementi militari e civile
della R.S.I. Tra cui circa 300 ragazze in uniforme del servizio
ausiliario.
La colonna sarà
accerchiata dai partigiani comunisti a Castellazzo Bormida e dopo la
loro resa, concentrati in quello stadio e sorvegliati da loro.
Erano circa 1300 li
ristretti, in condizioni inumane, praticamente senza servizi
igienici, dormivano all'addiaccio senza alcun riparo , solo
saltuariamente ricevevano qualcosa da mangiare.
In seguito, a maggio del
45, fra il 12 e il 13, elementi partigiani della 182° Brigata
Garibaldi, ne prelevarono arbitrariamente dal campo, diverse decine,
per un totale di 150 circa e li eliminarono in vari modi tra Vercelli
e Greggio, con metodi cruenti e inumani. Molti di quei corpi non
verranno mai più ritrovati.
I capi della Brigata
comunista erano Moranino e Ortona, che in negli anni a seguire
sarebbero diventati deputati per il P.C.I. Nel parlamento di questa
repubblica.
La Magistratura riuscì a
indagare e rinviare a giudizio Moranino, che tuttavia non conobbe le
patrie galere perchè fuggì in Cecoslovacchia da dove attraverso
Radio Praga lanciava messaggi radiofonici anti Italiani.
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