mercoledì, aprile 05, 2017

esposto di Laura Mongolli

Siamo nel 1950, sono passati cinque anni circa, dall'assassinio di Giuseppina Ghersi, sul cui omicidio le indagini vanno molto a rilento. La povera madre di Giuseppina, Laura Mongolli, coniugata Ghersi, viene nominata in una relazione della Questura , indirizzata al Giudice Istruttore del Tribunale di Savona. In questo rapporto, si parla della povera bambina, di un attentato dinamitardo che fu compiuto con dell'esplosivo applicato alla porta della casa dove abitava il padre di Giuseppina, Antonio. Ma soprattutto l'ultima parte del documento è molto interessante perchè si verbalizzano le accuse dei coniugi Ghersi verso alcuni nominativi di poliziotti partigiani che a vario titolo sono stati coinvolti nella vicenda e soprattutto si fanno due nomi , uno avrebbe rapito Giuseppina Ghersi e l'altro sarebbe, secondo la denuncia l'autore materiale dell'omicidio. In particolare emerge dalla denuncia anche il nome del mandante del rapimento , un soggetto estremamente attivo in numerose vicende oscure che avvennero nel periodo successivo al 25 aprile 1945. Questi documenti provengono dall'Archivio di Stato di Savona.



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