Jolanda Dobrilla
Una ragazza Istriana
Aprile 1944
Non tutti gli Istriani
vennero massacrati nelle foibe, Jolanda ne è un caso esemplare,
infatti fu assassinata nel centro Italia.
Lei è una ragazzina
Istriana, nata a Capodistria ( Pola ) il 30 agosto del 1926, figlia
di Mario e di Ines Puglie, al momento dei fatti ha appena sedici
anni, è decisamente molto bella, piena di voglia di vivere, si
innamora di un militare del Regio Esercito Italiano e decide di
seguirlo, lasciando la sua famiglia in Istria.
Con questo ragazzo in
uniforme, dopo lo sbandamento dell'8 settembre 1943, raggiunge il
centro Italia. Qui ad un posto di blocco Tedesco, il fidanzato viene
arrestato dai Tedeschi e deportato mentre lei, grazie ai suoi studi e
alla padronanza della lingua Tedesca, viene assunta come interprete
presso il locale comando di Velletri.
Nel corso di un attacco
aereo Alleato a questo comando , lei viene dispersa e dopo aver
vagato sotto choc per la campagna , accolta come una figlia a Lugnola
di Configli ( Rieti ) presso una famiglia della zona, i Papucci.
In quella zona
dell'appennino Umbro Laziale, purtroppo imperversano delle bande
partigiane Umbre.
Una sera due partigiani
comunisti della banda Manni facente parte della Brigata Gramsci, tali
Francesco
Marasco e Luigi Menichelli,
appartenenti ad un gruppo che si trovava sul monte Stroncone a Terni,
arrivano al casolare dei Papucci e prelevano la sedicenne, affermando
che sia una spia, in realtà è solo un pretesto. I Papucci tentarono
in ogni modo di evitare il rapimento di Jolanda, ma dovettero cedere
alla minaccia delle armi
La ragazza non era
assolutamente una delatrice anzi era una pia ragazza, benvoluta da
tutti, molto devota alla Madonna di Loreto che in quei giorni si
festeggiava nel piccolo paese.
Era il 23 aprile del
1944, da allora non si seppe più nulla di Jolanda, era come sparita
nel nulla e le indagini di un graduato della Guardia Nazionale
Repubblicana Primo De Luca, servirono solo a identificare chi la
prese ma non a sapere i particolari della sua fine o a localizzare i
suoi resti, anzi quel militare repubblicano fu assassinato anch'esso
per bloccare le indagini, un omicidio per insabbiarne un altro.
Solo nel 1947, un
magistrato inquirente di Terni, interrogando alcuni partigiani venne
a sapere il caso di una giovanissima Istriana che era stata presa e
assassinata in modo crudele.
Il maresciallo dei
Carabinieri Angelo Fregoli, prosegue le indagini ed apprende dai
pastori della zona che effettivamente Jolanda Dobrilla, era stata
“arrestata” da alcuni partigiani rossi con l'abusata accusa di
spionaggio, portata a Cottanello, in un territorio isolato al confine
tra la provincia di Rieti e quella di Velletri, qui, dopo aver subito
sevizie, fu uccisa con una bomba a mano tipo Balilla, quindi data
alle fiamme.
I resti carbonizzati
della povera vittima furono lasciati all'aperto in una carbonaia e
lasciati in pasto ai maiali, di lei ben poco si ritroverà.
I responsabili della
morte di Jolanda e del graduato della GNR che indagava sulla sua
morte, verranno indagati e giudicati ma nel 1950, prosciolti dalla
Sezione Istruttoria della Corte di Appello di roma perchè il loro
agire fu un legittimo atto di guerra.
Nessun commento:
Posta un commento