Dora Ciok
Groppada è un piccolo
comune di 500 abitanti, vicino a Trieste, alla sua periferia esiste
ancora ora un bunker e una foiba che furono l'inizio e la fine di una
giovane e bella ragazza Tiestina, Dora Ciok, di appena 20 anni, una
splendida ragazza molto corteggiata, soprattutto da un caporione di
una banda di partigiani Slavi, Danilo Perot, uno spietato miliziano
comunista, giovanissimo, tenente dell'Esercito di liberazione
Jugoslavo, dotato di un occhio vitreo fisso.
Egli era un suo lontano
cugino e si era morbosamente invaghito di Dora che però lo rifiutava
perchè nbe aveva paura. Perot dopo l'ennesimo rifiuto, a inizio
maggio del 1945, la fa prelevare dai suoi sgherri, la portò in una
fortificazione situata a Groppada e qui le usò violenza, poi la
consegna ai suoi uomini che anch'essi ne abusarono per cinque
lunghissimi giorni. La ragazza più morta che viva verrà trascinata
sino alla foiba di Groppada e gettata nuda nell'orrido come si faceva
in quei giorni con gli Italiani. La madre di Dora si reca inutilmente
dal capo dei partigiani cercando sua figlie, inutilmente.
Alla fine alcuni giovani
coraggiosi raggiungono la foiba e vi ci si calano, trovano una
montagnola di cadaveri e riescono a riconoscere Dora da un sandalo,
scattano delle foto che verranno mostrate al governatore militare
della zona, Bowman il quale si convinse della gravità della cosa e
permise solo allora il recupero della povera ragazza. I suoi
stupratori e assassini, tutti partigiani Slavi e comunisti, verranno
indagati, inquisiti e rinviati a giudizio ma prosciolti dalle
amnistie di quel periodo.
Nell'immediato
dopoguerra, lo stato Italiano, corrispose ai 32 mila infoibatori
Slavi, così definiti dal governo yugoslavo, una pensione di 650 mila
lire dell'epoca e la stessa cosa fece nei confronti dei direttori dei
campi di sterminio in Slovenia dove si faceva la pulizia etica degli
Italiani definiti Fascisti !
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