martedì, maggio 01, 2018

Oggi primo maggio ricorre la strage di Quiliano

Oggi primo maggio 2018, ricorre questo triste e terribile anniversario, la strage di cinque anime innocenti in quel di Quiliano e voglio ricordarli
Il manoscritto che mi è stato gentilmente concesso dall'archivio della Parrocchia di Quiliano ( Savona ), ripercorre con grande semplicità e con tragica drammaticità, la strage di cinque cittadini innocenti da ogni colpa, di Quiliano – Valleggia, massacrati all'alba del 1° maggio 1945, da un distaccamento di partigiani comunisti.
Il documento che venne redatto dal Parroco di allora, appare breve ma sintetizza e raffigura molto bene quello che avvenne nello spiazzo retrostante il camposanto di Quiliano, l'odio che questi partigiani nutrivano, il loro forte desiderio di spargere sangue, peraltro innocente e soprattutto la loro protervia quando con crudele sadismo negarono ai poveretti la possibilità di avere i conforti religiosi, si può affermare senza tema di smentita che questi partigiani si comportarono peggio dei nazisti verso questi cinque, senza contare il fatto che la guerra era finita.
In genere ad un condannato a morte non si nega l'ultimo desiderio, una sigaretta o un prete, è solo l'ultima cosa, in vita, che potranno fare prima di morire. Ebbene neppure questo fu concesso ai cinque, c'era la fretta bestiale di ammazzare.
Ecco il testo :
“Il 1 maggio del 1945, i partigiani comunisti, alle cinque del mattino, hanno condotto cinque parrocchiani di Quiliano, al cimitero li hanno uccisi con il mitragliatore sotto l'accusa di essere fascisti. Tutti e cinque erano brave persone, testimoni oculari , nascosti dietro alla piante hanno riferito che il Dottor Rossi gridava che volevano il Parroco , che volevano confessarsi , cosa che fu negata, passando il ponte del fiume, detto dottore disse ai compagni, raccomandiamoci a Dio perchè dagli uomini nulla possiamo ottenere”.
Da questa strage, mai ricordata dalle Istituzioni di Quiliano, giganteggia la figura del dottor Rossi che realizza quello che sta per accadere e di fronte alla malvagità di questi partigiani, infonde coraggio ai suoi compagni con le sue parole a fronte di questo tranquillo e sereno eroe gli assassini che hanno compiuto la strage fanno la figura di quello che sono : insetti privi di ogni umanità.
I nomi dei caduti sono :
Rossi Innocenzo, di anni 64, professione medico,
Croce Luigi Costantino di anni 44,
Isetta Giovanni di anni 57,
Scarrone Giovanni di anni 40,
Fossini Vincenzo di anni 59,
tutti avevano una famiglia, ed erano persone per bene, il prete li definisce nel suo scritto : “cinque parrocchiani “.
Le famiglie di questi cinque non hanno mai dimenticato la strage , iniqua e feroce, conoscono i nomi degli autori, per lo più morti, e ogni 1° di maggio, si raccolgono in preghiera durante una messa in suffragio presso la Chiesa di Quiliano.
Purtroppo solo loro non dimenticano, il Comune di Quiliano non ricorda o meglio non vuole ricordare."

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