Atti di morte della
famiglia Turchi
Questi che ho postato
sono gli atti di morte dei componenti la famiglia Turchi, Flaminio ,
sua moglie Caterina Carlevarino e le giovani figlie Giuseppina, Maria
Benedetta e Giovanna Pierina. Un gruppo di assassini armati, pare
almeno cinque ma non ci sono conferme, salì la notte del 12 maggio
1945, su per Via Ciantagalletto, una stretta strada che porta ad una
collina Savonese e arrivato al civico 44 fece irruzione nella casa
colonica dove la famiglia Turchi viveva.
Fu uno degli eccidi più
crudeli che si ricordano nella storia di Savona, e ce ne furono molti
altri, e come gli altri, una strage inutile, compiuta su persone
indifese e sorprese nella loro intimità famigliare.
Soffermandoci sui
documenti redatti dal Parroco di San Dalmazio, Don Pino Cristoforoni,
si leggono i dati anagrafici e soprattutto alla voce , munito dei
Sacramenti, barrata con un tratto di penna, si legge “assassinato
da sconosciuti”, a tutt'oggi non si conosce l'identità di questi
“sconosciuti”.
Ma si capisce benissimo
l'ambiente dove è maturata questa strage, i Turchi erano considerati
benestanti e Fascisti, una accoppiata molto pericolosa in quei tempi,
pochi giorni prima due delle figlie di Flaminio Turchi, avevano
subito il taglio dei capelli nella piazza di Lavagnola e una vecchia
nonnina del quartiere rosso, M.V. mi ha detto che il suo vicino,
morto da poco, le mostrava spesso le forbici da parrucchiere con cui
, a suo dire, avrebbe devastato la chioma delle due giovani figlie di
Flaminio, il quale sconvolto per quel gesto infame , andò a
protestare al C.N.L. Dopo pochissimi giorni l'intera famiglia fu
soppressa.
Sempre la stessa anziana
signora mi ha comunicato il nome del cane della casa, anch'esso
ammazzato , la povera bestia si chiamava Morris. Questi criminali non
amavano i Cristiani e neppure gli animali.
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