La giovanissima venditrice
di sale
della Valle Corsaglia
marzo 1945
In quei giorni terribili
di vite spezzate per un nonnulla, saliva spesso in valle, Valle
Corsaglia e Valle Mongia, una giovanissima che cercava di
raggranellare qualche soldo vendendo sale, un bene molto prezioso a
quei tempi e tabacco. La ragazza faceva commercio con chiunque le
chiedesse il prodotto, con i tedeschi, con i repubblichini e
ovviamente con i partigiani. La giovane era graziosa e certamente
attirò su di sé le attenzioni dei maschi, i militari Tedeschi erano
inquadrati in una rigida disciplina e non era permesso loro di
fraternizzare con le ragazze, la stessa cosa era per i repubblichini
ma il discorso era diverso per i partigiani di quella zona che in
buona sostanza nei confronti dei civili si prendevano molte libertà.
Secondo alcune voci la ragazzina respinse gli approcci in modo anche
deciso e questo segnò la sua sorte.
Dopo qualche settimana i
partigiani iniziarono a sospettare che fosse una spia venuta apposta
per segnalare i loro spostamenti ai Fascisti, cosa ci fosse di
fondato in questa accusa è tuytto da verificare ma in quei tempi le
cose andavano così.
La giovane venne presa e
reclusa in un una pensione a Fontane, una frazione di Frabosa
Soprana, la piccola pensione si chiamava Stellina ed esiste ancora
adesso, all'epoca per la sua posizione era stata occupata dai
partigiani che la usavano come sede del comando.
Anche in questo caso,
come nel caso della povera Anna Maria Araldo, una contadina del
posto ora novantenne, che conosceva i partigiani in quanto suoi
paesani, vide passare la ragazza con gli uomini armati che salivano
verso la pensione ed ebbe paura per il suo destino chiese che cosa
accadeva e questi risposero che avevano arrestato una spia dei
Tedeschi e la portavano al comando della Stellina per interrogarla.
Anna supplicò che non la uccidessero, questi risposero che le
avrebbero risparmiato la vita a patto che non tornasse più in val
Corsaglia.
In seguito la giovane, di
cui non si conosce il nome, sparì e non fu mai più vista, ma c'è
una voce , non confermata, secondo la quale la piccola venditrice di
sale sarebbe stata portata alla pensione e qui violentata da questi
soggetti e dopo qualche giorno assassinata e il corpo gettato nel
torrente Corsaglia che è un affluente del Tanaro.
Solo una voce ovviamente,
ma consolidata nel corso degli anni e che circola tuttora tra i
vecchi che vissero nel 1945 , e avvalorata dal fatto che i forestieri
in quelle zone di montagna non erano ben visti. Resta il fatto che
nessuno venne a reclamare per la sparizione di questa giovane e
nessuno la cercò, sparì nel nulla e l'ultima volta che fu vista era
con dei partigiani armati che l'avevano “arrestata”.
Robert Nicolick
dovrebbe essere Angela Cuneo di Luigi, nata a Voghera (PV) il 06/07/1912, resid. ad Ivrea soppressa da elementi partigiani a Frabosa Soprana il 5 Aprile 1945
RispondiElimina