Aventino Borione , ex alpino,
partigiano della Brigata Garibaldi di Verres, classe 1922, scomparve
nel marzo del 1945, ucciso da un suo compagno, appartenente alla
stessa banda, fu assassinato a sangue freddo e soprattutto a
tradimento con un colpo alla schiena, poi il corpo venne occultato
sotto ottanta centimetri di terra in un campo di segale, della
frazione di Champurney nel comune di Arnaud in Valle D'Aosta. Accanto
al luogo dell'occultamento solo un piccolo melo, unico punto di
riferimento.
La madre e la sorella del partigiano
vennero tenute all'oscuro di tutta la vicenda e per circa 50 anni non
seppero mai la verità su questo delitto.
La sorella Angela, una donna forte ed
energica, tuttavia non si era mai arresa , non si era mai fatta
convincere dai silenzi colpevoli dei compagni di Aventino, dagli
sguardi sfuggenti di chi sapeva ma non voleva parlare. Qualcuno
sapeva la verità ma aveva l'interesse a tacere.
La madre del povero Aventino si spense
senza la consolazione di poter pregare sulla tomba del figlio ma la
sorella non mollava e continuava a indagare senza sosta, a chiedere
in giro , ottenendo solo questa terribile risposta : “soldi quanti
ne vuoi ma le ossa non chiederle”, perchè evidentemente si era
trattato di una esecuzione.
Un giorno finalmente, una donna spinta
dalla pietà e dalla ingiustizia di quel gesto, parlò alla sorella,
le disse di sapere dove era sepolto, un'altra donna le disse di
averlo incontrato, proprio il giorno del suo assassinio, mentre
saliva lungo un sentiero in direzione di Champurney con un piccone
ed una pala, si erano parlati, lui le disse in dialetto che il suo
capo lo avevano mandato a lassù a fare un lavoro, non sapeva bene
cosa.
In realtà era un appuntamento con la
morte. Ad attenderlo c'era il suo assassino, gli fece scavare una
fossa, lo fece addirittura sdraiare due volte sul fondo per
verificare se lo scavo fosse sufficiente. A scavo ultimato lo ammazzò
colpendolo alle spalle come solo un vile sa fare
Il movente dell'omicidio non si seppe
mai esattamente, forse è da ricercare in una iniqua spartizione di
un bottino. I partigiani avevano rubato un furgone carico di scarpe
di un magazzino di Verres, appartenente ad un commerciante
Piemontese, poi si erano distribuiti le scarpe fra di loro. Dalla
spartizione Aventino era rimasto fuori, contrariato si era
allontanato dalla brigata ed era entrato nella Brigata di Brusson
nella Valle d'Ayas, con questo gesto aveva firmato la sua condanna a
morte.
Dopo che la ruspa lo ha trovato in quel
campo di segale e lo ha riportato alla luce , Aventino Borioni,
risposa nel camposanto di Verres, finalmente accanto alla tomba della
sua mamma e dove sua sorella Angela lo può andare a salutare.
Secondo alcune voci ad uccidere il povero Aventino sarebbe stato un
certo Bruno B. che non potrà più parlare in quanto morto a seguito
di un incidente.
, prIn quella zona Aventino non fu
l'unico a perdere la vita per la malvagità umana di chi diceva di
combattere per la libertà, ma molti altri innocenti morirono, per
esempio presso la cappella di San Rocco a Verres , sei persone furono
passati per le armi, accusati essere fascisti e fra di loro una
giovane donna dai capelli rossi incinta, prima violentata dai
partigiani e poi sventrata. Mentre nelle vicinanze del forte di
Machaby alle spalle di Arnaud, tuttora sono sepolti i corpi di una
donna e del suo bimbo.
Nessun commento:
Posta un commento