sabato, marzo 07, 2020

l'omicidio di Aventino Borione


Aventino Borione , ex alpino, partigiano della Brigata Garibaldi di Verres, classe 1922, scomparve nel marzo del 1945, ucciso da un suo compagno, appartenente alla stessa banda, fu assassinato a sangue freddo e soprattutto a tradimento con un colpo alla schiena, poi il corpo venne occultato sotto ottanta centimetri di terra in un campo di segale, della frazione di Champurney nel comune di Arnaud in Valle D'Aosta. Accanto al luogo dell'occultamento solo un piccolo melo, unico punto di riferimento.
La madre e la sorella del partigiano vennero tenute all'oscuro di tutta la vicenda e per circa 50 anni non seppero mai la verità su questo delitto.
La sorella Angela, una donna forte ed energica, tuttavia non si era mai arresa , non si era mai fatta convincere dai silenzi colpevoli dei compagni di Aventino, dagli sguardi sfuggenti di chi sapeva ma non voleva parlare. Qualcuno sapeva la verità ma aveva l'interesse a tacere.
La madre del povero Aventino si spense senza la consolazione di poter pregare sulla tomba del figlio ma la sorella non mollava e continuava a indagare senza sosta, a chiedere in giro , ottenendo solo questa terribile risposta : “soldi quanti ne vuoi ma le ossa non chiederle”, perchè evidentemente si era trattato di una esecuzione.
Un giorno finalmente, una donna spinta dalla pietà e dalla ingiustizia di quel gesto, parlò alla sorella, le disse di sapere dove era sepolto, un'altra donna le disse di averlo incontrato, proprio il giorno del suo assassinio, mentre saliva lungo un sentiero in direzione di Champurney con un piccone ed una pala, si erano parlati, lui le disse in dialetto che il suo capo lo avevano mandato a lassù a fare un lavoro, non sapeva bene cosa.
In realtà era un appuntamento con la morte. Ad attenderlo c'era il suo assassino, gli fece scavare una fossa, lo fece addirittura sdraiare due volte sul fondo per verificare se lo scavo fosse sufficiente. A scavo ultimato lo ammazzò colpendolo alle spalle come solo un vile sa fare
Il movente dell'omicidio non si seppe mai esattamente, forse è da ricercare in una iniqua spartizione di un bottino. I partigiani avevano rubato un furgone carico di scarpe di un magazzino di Verres, appartenente ad un commerciante Piemontese, poi si erano distribuiti le scarpe fra di loro. Dalla spartizione Aventino era rimasto fuori, contrariato si era allontanato dalla brigata ed era entrato nella Brigata di Brusson nella Valle d'Ayas, con questo gesto aveva firmato la sua condanna a morte.
Dopo che la ruspa lo ha trovato in quel campo di segale e lo ha riportato alla luce , Aventino Borioni, risposa nel camposanto di Verres, finalmente accanto alla tomba della sua mamma e dove sua sorella Angela lo può andare a salutare. Secondo alcune voci ad uccidere il povero Aventino sarebbe stato un certo Bruno B. che non potrà più parlare in quanto morto a seguito di un incidente.
, prIn quella zona Aventino non fu l'unico a perdere la vita per la malvagità umana di chi diceva di combattere per la libertà, ma molti altri innocenti morirono, per esempio presso la cappella di San Rocco a Verres , sei persone furono passati per le armi, accusati essere fascisti e fra di loro una giovane donna dai capelli rossi incinta, prima violentata dai partigiani e poi sventrata. Mentre nelle vicinanze del forte di Machaby alle spalle di Arnaud, tuttora sono sepolti i corpi di una donna e del suo bimbo.




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