venerdì, luglio 24, 2020

Il Maresciallo Silvestro Cau


Il maresciallo dei Carabinieri
Silvestro Cau

A fronte dei recentissimi accadimenti criminosi di Piacenza in cui sono rimasti coinvolti alcuni appartenenti all'Arma, voglio trattare di un maresciallo dei Carabinieri, in servizio una settantina di anni fa che all'opposto dei soggetti di Piacenza fu un fedele ed onesto servitore dello Stato.
Silvestro Cau, nativo di Narcao, classe 1901, fu un Maresciallo dei Carabinieri che negli ultimi anni della sua vorticosa carriera, dal 1945 al 1951, comandò la stazione territoriale dell'Arma di Castelfranco Emilia, Modena, in un uno dei periodi più sanguinari della storia dell'Emilia, quello del triangolo rosso della morte , dove le bande di partigiani comunisti a colpi di mitra, riempivano fosse comuni di ex fascisti, possidenti, benestanti, preti o di chiunque semplicemente era non comunista, e non voleva assimilarsi agli ordini della scuderia rossa. C'era uno di questi soggetti che per la molte di esecuzioni sommarie eseguite era noto in paese come l'affossatore.
Mentre al sud c'era la mafia, in quella porzione dell'Emilia, giovani pallidi ed esaltati con una forte voglia di rivalsa, uccidevano impuniti ed è merito di uomini come Silvestro Cau se molti corpi nascosti in fosse comuni, sono state ritrovati e molti criminali sono stati trascinati alla sbarra e in giudizio.
Cau era nato nel 1901, in un paesino montuoso, del Sulcis, figlio di un assistente minerario e di famiglia povera , giovanissimo si arruolò nell'Arma dei Carabinieri, seguendo le orme di uno zio molto noto nell'Arma, Lussorio Cau, classe 1867, che ad uno ad uno saliva impetuosamente tutti i gradini della gerarchia dell'Arma, da appuntato sino ad arrivare a colonnello, dal primo encomio alla medaglia d'oro al V.M. Alle tre d'argento e alle quattro di bronzo, ogni anno il suo palma res aumentava , Lussorio era un vero sceriffo.
La medaglia d'oro la meritò come vicebrigadiere in Sardegna, quando per arrestare un feroce capo banda di briganti si infiltrò dentro questa banda e ci visse per circa un anno, in attesa del momento buon per agire. Un giorno che il capo era disteso a riposare, Lussorio Cau lo colpì alla gola, e poi tornò al suo comando a comunicare che la missione era stata portata a termine.
Partecipò con il suo reparto e gli ufficiali comandanti, al conflitto a fuoco di Morgogliai, nel 1899, in cui una banda di pericolosi banditi furono sterminati. Terminato il suo onorato servizio con onore, il colonnello Lussorio Cau andò in pensione a Palermo, dove condusse vita serena da pensionato con la moglie spegnendosi a 94 anni.
Silvestro Cau , maresciallo, prima ha prestato servizio a Torino, ha famiglia con due figli, ha un passato sportivo di judoka e fondista, con un fisico asciutto e forte, ha all'attivo operazioni di servizio contro bande di falsari, mafiosi a Marsala, briganti nel Nuorese, servizio bellico a Pantelleria e nella ex Jugoslavia, ma soprattutto lo scontro a fuoco con un pericoloso latitante, nel 1945 a Castellamare di Stabia, Rizzieri che girava sempre armato con una carabina a canne mozze, una lupara, nacque un violento scontro a fuoco tra Cau e Rizzieri della durata di circa un'ora in cui il bandito perse la vita.
Con questi trascorsi e perfettamente sconosciuto in Emilia, il maresciallo Cau viene trasferito in proprio a Castelfranco Emilia, nel 1946, gli abitanti della zona ogni notte, sentivano raffiche di mitra e badavano a farsi gli affari loro, e quando queste esecuzioni sommarie erano finite, i responsabili di queste mattanze giravano tranquilli e impuniti per i paesi dove avevano mietuto tante vittime, incontrando in modo spudorato i parenti di coloro che avevano ucciso e depredato, il loro senso di impunità si spingeva sino ad esibire il vestito, le scarpe, l'orologio o l'anello del morto. Tutti sapevano ma nessuno osava fiatare per ragioni facilmente intuibili.
Ad un tipo come Silvestro Cau, questa situazione appariva assurda prima ancora che scandalosa, lui vedeva la cosa come un tutore della legge il cui compito era quello di assicurare alla giustizia i criminali colpevoli di queste atrocità, iniziò ad annusare l'aria, decise di indagare prima in modo discreto, e poi in modo sempre più concreto per arrivare a chiarire decine di omicidi e di sparizioni. Sulla sua scrivania c'erano quarantuno fascicoli relativi ad altrettanti morti ammazzati solo nel suo territorio di competenza, da riaprire e da riesaminare, cosa che iniziò a fare assieme ai suoi carabinieri e in collegamento con la Procura di Modena.
Quindi iniziò il lavoro di ascolto del territorio e cominciò a trovare cadaveri occultati in fosse di cui nessuno sapeva nulla, trovò i parenti delle vittime e li convinse ad aprirsi con lui e con la procura. Oramai era noto come il disotterratore, ed è chiaro che si trattava di vittime dei partigiani comunisti .
La cosa cominciò a dare fastidio ai ras comunisti del posto, che cominciarono ad avere paura di quel carabiniere brusco e diretto ma soprattutto tenace ed intelligente che trovava ovunque fosse comuni e faceva domande molto scomode agli ex partigiani rossi un tempo intoccabili.
La prima mossa fu quella di inviargli alcuni parlamentari del PCI che lo invitano ad essere meno duro verso chi ha liberato l'Italia dai fascisti e ad avere riguardo per le povere madri dei partigiani che stava torchiando , ma Cau non si lascia intimidire e nel frattempo arriva ad arrestare una intera banda di una cinquantina di persone , detta la banda della trancia, che con uno di questi strumenti, appunto una trancia meccanica tagliava le inferriate , penetrava nei magazzini, nelle stalle e nelle officine e ruba bestiame, automezzi, merci pregiate di ogni tipo. La banda operò indisturbata per tre anni in tutta l'Emilia, compiendo più di cento furti, poi si imbatte nel Maresciallo Cau che la sbaragliò completamente, arrestando una cinquantina di persone.
La seconda mossa fu quella di accusarlo di aver estorto delle confessioni a degli ex partigiani usando metodi poco ortodossi, per queste accuse il Maresciallo Cau fu al centro di indagini ma di fronte ai giudici la sua onestà fu riconosciuta , anzi i cittadini del posto riconoscenti di tutto quello che egli aveva fatto nel triangolo della morte per riportare la legge nelle strade, inviò centinaia di lettere in procura a Modena in sua difesa, Cau fu prosciolto dalle accuse pretestuose e montate ad arte e continuò la sua attività investigativa portando alla luce solo nel suo territorio ben settantun corpi riconosciuti. In realtà Cau attento conoscitore dell'animo umano, nel corso dei sopralluoghi per riesumare le fosse, invitava i sospettati a prendere un badile per aiutare i militari nell'opera di scavo, erano presenti anche i parenti delle vittime che osservavano i presunti assassini dei loro cari senza l'aura di arroganza e minaccia che un tempo esibivano, e questo contribuiva a sgretolare il muro di omertà che i partigiani rossi avevano creato, con il badile tra le mani, disarmati, con i piedi nel fango della fossa, tutta la loro arroganza spariva per lasciare spazio allo sconcerto e al timore di finire in galera.

3 commenti:

  1. Il maresciallo Silvestro Vai era un mascalzone che ha disposto l Arma macchiandosi di crimini furto aggravato corruzione concussione strage procurato allarme violenza e torture come ampiamente documentato in rapporti prodotti al Comando Generale dell arma e depositati presso l Archivio ISDR di Modena e l istituto Ferruccio Patti di Bologna nel fondo Enzo Gatti.

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  2. io non sono anonima mi chiamo savina reverberi mia madre é gabella degi esposti med doro al valor militare alla memoria e di bruno reverberi che quel criminale di cau ha mandato in galera innocente per 17 mesi e non contento per tre volte mi ha arrestato ora ho 90 anni ed allora ne avevo 14 ho visto il suo manganello ,la sua maschera antigas che ha fatto impazzire persone innocenti solo perche comunisti ! quel vigliacco ha fatte cose che solo un malato di mente od un criminale puo fare ha messo una bomba fra il fieno in un campo da segare evmentre un povero bracciante stava segando la bomba é scoppiata ed il povero uomo resta gerto gravemente solo perche venissero inctolpati gli scioperanti poi per farsi bello coi suoi subalterniha riferito la sua bravata il suo crimine era pagato dalla dc e dallassociazione agricoltori con a capo petazzoni alla dc e malagutti grande propietario terriero ! si é poi servito di pedretti segretario associazione agricoltori voleva un premio destinato alla caserma per lui di 350 mila lire per andare in vacanza in sardegna ,ma il pedretti non aveva la possibilita di accontentare quel ladro perche i padroni erano in vacanza e lui non poteva disporre di tanto danaro si rivolse allora al signor bergamini per 150 mila lire ma la figla carla non glieli diede consegno a pedretti solo 50 mila in una busta che pedretti gli consegno ma lui furioso col suo amico il pregiudicato tinti oliviero fece fare una ca0mbiale liquida di 75mila lire cosi lui parti per la vacanza con una macchina nuova di tinti ed i suoi soldi que ladro criminale che andava a badare i ldri della banda trincia mentre loro rubavano e poi facevano meta infatti nella sua cantina vennero trovati pani di burro da dieci chili salami gentili e prooscutti farina a quintali e tanta legna da ardere per la sua casa e vendere alla caserma un giorno arresto un povero zuffi che non aveva fatto nulla se non essere comunista e lo servi con la sua micidiale maschera che metteva a lui poi con un tubo in posto del filtro metteva il tubo in un secchio di acqua e sale da purgare i cavalli poi il prigioniero doveva respirare inalando questam acqua e lo faceva impazzire lui credeva che il zuffi fosse morto elo butto perterra nel cortile della caserma ma lui si sveglio e comincio ad urlare e tutto il vicinato lo senti e vide anche cio che faceva un carabiniere ma per paura scappo lui prese zuffi e lo lego il poveretto termino la sua vita in manicomio per colpa di quel mascalzone criminale assassino di cau cosi come rovino la vita di tanti superiori a lui della sua arma come cap corallo ,ed altri come Rizzo e massacesi che vissero in miseria con le loro famiglie ! non dico quello che ha fatto a me credo che quanto ho scritto basti a definire una persona che voi lodate ma che tutti odiavano un megalomane fascista con metodi nazisti un criminale mascalzone e ladrro che ha recato disonoro alla sua arma che tutti temevano ! non sapete quanto i suoi sucessori hanno penato per farsi rispettare e cosi le loro famiglie ci sono voluti anni e finalmente giunse un maresciallo a quale anche oera i castelfranchesi provano gratitudine a differenza di quel mascalzone ed i suoi sudditi dc e associazione agricoltori ho dimenticato di dirvi oltre alle altre poche azioni ed amicizie che aveva uno di questi suoi amici era un impiegato nellazienda bini che venne dal ing. mario bini licenziato per che rubava ed il nome del maresciallo che ha ridato onore alla sua armasi chiama maresciallo antonino burgio a lui va il mio grazie per aver dato serenita al nosto paese ora citta med dargento al valore castelfranco emilia

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  3. Il maresciallo silvestro cau non é stato altro che una persona degna solo di disprezzo per tutto quanto ha commesso ! Un criminale seriale ladro avido di danaro ,e di potenza che ha distrutto la vita di suoi commilitoni superiori a lui ,solo che fu mandato apposta dal governo dc per distruggere il movimento partigiano di pianura e montagna ! Un criminale ladro di beni altrui pure degli agricoltori ricchi possidenti ,ha distrutto il nome emerito e dignitoso dellarma a cui apparteneva ,con i suoi delitti ! Ci sono voluti anni per riabilitare larma ,a causa dei suoi criminosi sfruttamenti ladrocini e torture di coloro che sfortunatamente passavano fra le sue mani ! Ha creato un masche che venne chiamata maschera cau ,che quel criminale aveva creato con una maschera a gas con un tubo che attingeva acqua con sale da purgare i cavalli e i macapitati che la hanno dovuto indossare sono impazziti ! Ha mandato in rovina i suoi superiori che sapevano i crimini che commetteva ,sempre col benestare di scelba e del governo dc ECCO CHI ERA IL FAMIGERATO MARESCIALLO SILVESTRO CAU ED I SUOI COMMILITONI SARDI VOLUTI DA LUI !

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