mercoledì, luglio 22, 2020

L'omicidio di Walter Marchio

Water Marchio

Cavezzo ( Modena)

Aprile 1945


Water Marchio era un eroe di guerra, grande invalido, aveva partecipato alla campagna d'Africa della seconda guerra mondiale perdendo entrambi gli arti inferiori in azione durante la battaglia di Tobruk, che vide contrapposte le truppe Italiane a quelle britanniche.

Marchio era tornato a Cavezzo, un piccolo centro della bassa Modenese, dopo un periodo di riabilitazione in un centro ortopedico, non poteva più camminare e quindi si spostava su una sedia a rotelle.

Era da poco passato il 25 aprile e le bande di partigiani comunisti imperversavano in quella zona.

Nonostante le sue condizioni fisiche, i rossi del luogo lo consideravano un pericoloso fascista, in particolar modo il sindaco comunista di Cavezzo, Veliardo Bonfatti, pensava che Marchio doveva essere interrogato e sottoposto ad un processo del popolo, cosa che infatti avvenne , una mattina di fine aprile del 1945, un gruppo di partigiani comunisti, una decina , tutti armati, fermarono la carrozzina dove viaggiava Water Marchio, lo portarono all'interno di un cortile lontano da chiunque potesse assistere al loro gesto infame, lo interrogarono e poi gli spararono il classico colpo alla nuca.

Il corpo dell'invalido venne sepolto a fior di terra e come ulteriore oltraggio i suoi assassini lo posizionarono a testa in giù nella fossa e gli incrociarono i moncherini a imitazione di una croce.

Il sindaco comunista di Cavezzo, interrogato a luglio del 45, dai Carabinieri ammise di aver impartito l'ordine di uccidere una “pericolosa spia fascista”.


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